Due rapine a Chiaia in pochi minuti: fermati due 17 enni

 Due  rapine  a  Chiaia in pochi minuti: fermati due 17 enni

Sono entrati in azione in centro nel quartiere Chiaia. In via Cavallerizza hanno gravemente ferito un 35enne che aveva tentato di difendere due amiche. L’altro colpo in vico Alabardieri. Un testimone:”Sembravano usciti dal film Gomorra”. Sono entrambi imparentati con un boss del clan Mazzarella attualmente detenuto al 41 bis Hanno un nome e un volto i due malviventi che ieri hanno messo a segno due rapine a distanza di pochi minuti una dall’altra, nel centrale quartiere Chiaia di Napoli: si tratta di due 17enni. Un passante li aveva notati qualche istante prima e si era spaventato: “Erano vestiti di nero e parlavano ad alta voce, sembravano usciti dal film Gomorra”, racconterà poi agli investigatori.
I due sono entrati in azione una prima volta alle 2.15, in via Cavallerizza: hanno aggredito pistola in pugno un gruppo composto da tre ragazze e due ragazzi intimando loro di consegnare borse e cellulari. Al rifiuto opposto dalle vittime, uno dei rapinatori, quello che aveva la pistola, ha strattonato violentemente una delle ragazze per strapparle la borsetta. A quel punto, uno dei due giovani, un musicista di 34 anni, è intervenuto in difesa dell’amica.
Ne è nata una violenta colluttazione. L’arma è caduta ma l’altro bandito ha estratto un coltello con il quale ha colpito per ben quattro volte il 34enne al fianco e al torace. Fallito il colpo, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Loreto mare, dove è stato ricoverato in prognosi riservata, sia pure non in pericolo di vita, i banditi si sono allontanati dopo aver recuperato la pistola.
Ma invece di scappare, sono rimasti nella zona. E sono entrati in azione per la seconda volta pochi minuti dopo, all’angolo di vico Alabardieri. Nel mirino è finita una coppia che stava passeggiando. I rapinatori sono riusciti ad impossessarsi della borsa, ritrovata successivamente in strada, dopo essere stata svuotata di soldi e cellulare.
Questa mattina alle 6, i poliziotti del commissariato San Ferdinando, hanno bloccato i due minorenni; attualmente sono in stato di fermo presso il commissariato ed indiziati entrambi di duplice rapina aggravata ed uno solo di tentato omicidio. Gli investigatori di San Ferdinando hanno trovato nell’abitazione di uno dei due fermati la felpa ed i pantaloni ancora sporchi del sangue della vittima dell’aggressione. Ritrovata anche la pistola caduta ad uno dei rapinatori e poi dallo stesso recuperata.
I due ragazzi fermati sono due cugini che abitano nel Pallonetto di Santa Lucia, e sono entrambi imparentati con con un boss del clan Mazzarella attualmente detenuto al 41-bis. Avevano già agito insieme circa due anni fa, il 12 agosto, rapinando due coetanei 15enni al borgo Marinari. Reato per il quale il 19 dicembre dello stesso anno, furono destinatari della misura cautelare del collocamento in comunità. I cugini agirono nelle notte sorprendendo le vittime che erano a bordo di una piccola barca, armati di coltello.
Intanto le condizioni del 34enne ferito dai due minori sono in netto miglioramento e si aspetta lo scioglimento della prognosi riservata. Era stato operato appena arrivato al pronto soccorso per le profonde ferite all’emitorace.

Mario Orlando

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