Droga, Boldrin: “d’accordo con Della Vedova: legalizzerei anche la prostituzione”
Il leader del partito Fare per Fermare il Declino, l’economista Michele Boldrin, è intervenuto in una intervista a La Stampa nella quale difende la tassazione delle droghe leggere dichiara di essere “pienamente d’accordo con la proposta di Della Vedova. Anzi, le dico di più: legalizzerei anche la prostituzione”, “è un’attività che dura da migliaia di anni, credo che sia un mestiere che non cesserà di esistere, quindi tanto vale legalizzarlo, introdurre regole precise per rendere l’attività sicura e toglierla dalle mani dei criminali”. : lo Stato “riscuoterebbe entrate fiscali cospicue, basti pensare che solo il valore dei derivati della cannabis supera in Italia i 7 miliardi di euro all’anno. Tutti soldi che in gran parte oggi finiscono in mano alla criminalità organizzata”. Inoltre “i piccoli spacciatori e chi fa uso di piccole quantità di droghe leggere non sarebbero più perseguiti. Lo Stato risparmierebbe molto sulle spese di polizia, sui servizi giudiziari e soprattutto potrebbe svuotare di più le carceri”. Secondo Boldrin “la pericolosità delle droghe leggere è stata mitizzata a lungo e spesso da politici bacchettoni a caccia di voti. In realtà a mio avviso, marijuana e cannabis non sono più nocivi di alcol e tabacco. Certo come è stato fatto con questi prodotti, anche le droghe leggere vanno regolamentate bene e vietate ai minori”. E aggiunge: “Sono convinto che la repressione proibizionista non paga. Diverse statistiche dimostrano che i piccoli delinquenti che finiscono in carcere, diventano, dopo il periodo di reclusione, criminali decisamente più pericolosi”.