Don Antonio Coluccia, prete vocazionidta: “La mia missione è salvare le anime, ma anche garantire un futuro migliore ai nostri giovani”

 Don Antonio Coluccia, prete vocazionidta: “La mia missione è salvare le anime, ma anche garantire un futuro migliore ai nostri giovani”

Don Antonio Coluccia: Continua a distinguersi per il suo instancabile impegno nella lotta contro la malavita e la droga. La sua ultima impresa si è svolta a Pianura, dove, in via Napoli 93, è riuscito a far chiudere una piazza di spaccio, dimostrando ancora una volta il suo coraggio e la sua determinazione.

Noto per la sua dedizione al recupero dei giovani e alla promozione della legalità, don Coluccia non è nuovo a queste battaglie. Nella sua missione di prete anticamorra, oggi vive sotto scorta, ha messo in campo una serie di iniziative per contrastare il degrado sociale e la criminalità. Le sue omelie sono spesso un richiamo alla coscienza collettiva, un invito a non voltarsi dall’altra parte di fronte alle ingiustizie.

L’operazione che ha portato alla chiusura della piazza di spaccio in via Napoli 93 è frutto di un lavoro di squadra tra don Coluccia e la polizia di Stato. Questo intervento rappresenta un colpo significativo alla rete di spaccio che aveva trasformato quella zona in un luogo di degrado e pericolo.

“La mia missione è salvare le anime, ma anche garantire un futuro migliore ai nostri giovani,” ha dichiarato don Coluccia. “Non possiamo permettere che la droga e la criminalità rovinino le vite di intere generazioni. Ogni angolo del nostro quartiere deve diventare un simbolo di speranza e rinascita, non è possibile che venga gestita una piazza di spaccio da giovani ventenni e a poche centinaia di metri dal commissariato di polizia di stato.”

Il prete vicazionista è conosciuto anche per il suo approccio pratico e diretto. Non si limita a denunciare le situazioni di illegalità, ma lavora attivamente per risolverle. Organizza incontri di sensibilizzazione, si mette in prima persona con il megafono.
La chiusura della piazza di spaccio è stata accolta con grande sollievo dai residenti di via Napoli 93. Molti di loro hanno voluto ringraziare personalmente don Coluccia per il suo intervento. “Grazie a lui, possiamo finalmente sperare in un quartiere più sicuro,” ha detto una delle abitanti storiche della zona. “È un uomo di grande coraggio e determinazione. Ci ha restituito la fiducia.”

Il successo di questa operazione non è un punto di arrivo, ma un nuovo punto di partenza per don Coluccia. Consapevole che la lotta alla criminalità è lunga e complessa, il prete continua a lavorare instancabilmente. La sua visione è chiara: creare una rete di supporto e solidarietà che coinvolga tutti, dalle istituzioni ai cittadini, per costruire una comunità più unita e resiliente.

Don Antonio Coluccia rappresenta un esempio luminoso di come il coraggio e la fede possano fare la differenza. Il suo operato è un richiamo alla responsabilità collettiva, un invito a non arrendersi di fronte al male. Ogni sua azione è un segnale che, con l’impegno e la determinazione, è possibile cambiare le cose, anche nei contesti più difficili.

Mario Orlando

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