De Pascale: Diritto alla Libertà di Comunicazione delle persone sorde e sordo-cieche
Presso il Consiglio della Regione Campania si è tenuto un interessante dibattitto sul Diritto alla Libertà di Comunicazione delle persone sorde e sordo-cieche organizzato da Carmine De Pascale Capogruppo di “De Luca Presidente” e dal Presidente della Fand Regionale, Cav. Camillo Galluccio. La sala gremita da rappresentanti delle associazioni, al primo piano della sede del Consiglio Regionale della Campania, ha assistito alla presentazione della proposta di legge “Disposizioni per la Promozione delle Barriere della Comunicazione e per la promozione dell’Inclusione Sociale delle Persone Sorde e Sordo-Cieche” presentata dal Consigliere Regionale Carmine De Pascale, questo provvedimento rappresenta uno strumento molto importante per l’abbattimento delle barriere della comunicazione e per l’inclusione dei cittadini sordi e sordo-cieche.
“In materia di sordità, negli ultimi decenni si sono realizzati notevoli progressi in medicina, audiologia, pedagogia e logopedia nonché nelle tecnologie di settore, che hanno contribuito in maniera significativa all’integrazione delle persone sorde nella società; parallelamente, è cambiato il modo di intendere la disabilità e la comunità si è aperta alle condizioni dei diversamente abili – continua il Consigliere Regionale De Pascale – Progressi e cambiamenti che hanno avuto ripercussioni sia nella legislazione nazionale (Costituzione) che nell’ambito del Diritto Internazionale (Unione Europea e Onu)”
L’uso della lingua dei segni trova rilievo nei principi di cui agli articoli 3 e 6 della Costituzione; nella legge 5 febbraio 1992, n. 104; nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del 30 marzo 2007; nella Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, adottata dal Consiglio d’Europa a Strasburgo il 5 novembre 1992 ed in altri atti dell’Unione Europea e dell’Onu.
“Questa proposta di legge ha l’obiettivo di individuare gli strumenti primari per rimuovere tali barriere, altrettanto gravi e invalidanti come quelle architettoniche e promuovere l’accesso all’informazione ed alla comunicazione per le persone sorde, sordo-cieche e con problemi uditivi in genere” questo il commento del Capogruppo di “De Luca Presidente”
Il dibattito ha visto la straordinaria partecipazione del Cav. Galluccio che dichiara “La Comunicazione è un diritto inviolabile dell’uomo ed in quanto tale, deve essere garantito a tutti. Da ciò consegue che la LIS, in quanto vera Lingua, deve poter godere di un apposito status giuridico che le permetta di essere qualificata come tale e non più, come accade oggi, confusa con sistemi comunicativi non qualificabili.
“Bisogna partire da una nuova visione della Persona Sorda Segnante che deve essere identificata quale soggetto bilingue in quanto sottoposto, talvolta fin dalla nascita, a due lingue veicolate da differenti canali: la lingua italiana e la lingua dei Segni Italiana. La lingua italiana, in quanto lingua che utilizza il canale fonico-acustico potrebbe non essere utilizzata pienamente da tutti i Sordi. È per questo che nel tempo, nonostante atteggiamenti ostruzionisti, la Lingua dei Segni Italiana ha continuato a sopravvivere, diffondendosi e cambiando nel tempo” ha affermato Gioacchino Lepore Presidente Ente Nazionale Sordi Regione Campania.
Nello specifico, in attuazione degli articoli 3 e 4 della Costituzione, si chiede che vengano garantiti:
– il rispetto della dignità umana;
– la piena inclusione sociale;
– la rimozione di qualsiasi barriera che ostacoli l’accesso all’informazione;
– la libertà di scelta dei metodi comunicativi.
Gli obiettivi della suddetta proposta di legge sono quelli del riconoscimento, la diffusione e l’acquisizione della Lingua dei Segni Italiana, utilizzata dai Sordi Segnanti.
La promozione e il riconoscimento della Lis, rimuoverebbero ogni ostacolo attualmente esistente al suo utilizzo, favorendo la comunicazione anche tra sordi e udenti. Di conseguenza, come la Regione afferma, la Lis si colloca tra gli strumenti volti ad eliminare le barriere che limitano la partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva. Tutti hanno il diritto, inoltre, all’accesso alle informazioni, all’accesso alla cultura e all’accesso ai servizi della pubblica amministrazione. La piena integrazione sociale, passa anche attraverso i metodi comunicativi, in questo caso la Lis, ma sempre nell’ottica della libera scelta di ogni individuo. Ecco perché si pone l’attenzione anche sull’autodeterminazione di ogni soggetto che, liberamente, sceglie di voler utilizzare la Lingua dei Segni.
Tra i vari obiettivi che ci si prefigge, inoltre, quello di favorire l’apprendimento attraverso tecnologie avanzate, programmi di riconoscimento vocale, scrittura veloce ed ogni altra tecnica o mezzo utilizzabili a questo scopo.
Particolare rilevanza assumerebbero i Servizi Socio-Sanitari e Assistenziali, che finalmente diventerebbero usufruibili in modo consono. Così come la fruizione di beni culturali, eventi di pubblico interesse e, non meno importante, la possibilità di usufruire del servizio pubblico offerto dalla RAI, con l’ausilio di sottotitoli per ogni tipo di programma.
Proprio alla fine dei lavori conferenziali e’ arrivata la notizia del primo via libera in Parlamento per la lingua dei segni. Il ddl, voluto dal relatore Francesco Russo (Pd), è stato approvato al Senato con 133 sì, 1 no e 61 astenuti e passa ora alla Camera. Fino a ieri eravamo l’unico Paese europeo, insieme al Lussemburgo, a non riconoscere il linguaggio con cui comunicano le persone con disabilità uditiva. In termini pratici, il linguaggio dei segni verrà utilizzato nei rapporti con le amministrazioni pubbliche e con gli enti locali e nei procedimenti giudiziari civili e penali. La legge garantisce l’insegnamento della lingua dei sordi nella scuola primaria e secondaria di primo grado, mentre nelle scuole superiori e nelle università sarà obbligatorio l’utilizzo di un interprete. Inoltre la normativa riconosce e tutela i diritti delle persone sorde e la libertà di scelta su modalità di comunicazione e percorsi formativi, ne promuove l’inclusione scolastica e lavorativa nonché la prevenzione, l’identificazione precoce e la cura della sordità e della sordocecità. Viene anche istituito l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con questo tipo di disabilità. La legge approvata a Palazzo Madama è attesa da due decenni e riguarda quasi un milione di persone sorde e le loro famiglie.
“Finalmente il DDL per il riconoscimento della Lis è passato alla Camera. È un momento importante per la nostra storia, importante per NOI! Una grande conquista che dovrà spingerci a lavorare più duramente ma con la consapevolezza che abbiamo ottenuto una vittoria! Grazie all’impegno di tutti, le battaglie si vincono!” questo il commento del Cav. Galluccio dopo aver appreso la notizia che del via libera in Parlamento del ddl sulla lingua dei segni.
Adesso attendiamo solo che la Campania si adegui ed approvi la pdl proposta di De Pascale frutto di un lavoro a quattro mani con le associazioni.