“Dalla luce l’ombra”, personale di Salvatore Fratantonio a Palazzo Garofalo

 “Dalla luce l’ombra”, personale di Salvatore Fratantonio a Palazzo Garofalo

Dal 24 maggio al 13 giugno il Museo della Cattedrale (Palazzo Garofalo, Corso Italia 87) ospiterà la mostra d’arte “Dalla luce l’ombra” di Salvatore Fratantonio, a cura di Andrea Guastella (inaugurazione sabato 24 maggio, ore 18.00). La mostra, che propone paesaggi “notturni” e visioni crepuscolari, scaturisce da un coacervo di suggestioni artistiche, letterarie e psicologiche. Essa si pone in un rapporto di dialettica alternanza luce-buio con una precedente rassegna dal titolo “La collina del grano duro”, che rappresentava un viaggio nella luce e alla ricerca della luce, alla sua massima intensità percettiva. Le opere esposte nella presente mostra si caratterizzano, invece, per il loro cromatismo cupo, per le “gamme arcane dei viola”. «Ho cercato di realizzare dei notturni luminosi – afferma l’artista – Li ho dipinti tutti la sera con lo sguardo alla finestra e la nostalgia nel cuore. Il buio è presente ma voglio credere che al termine del tunnel ci sia ancora la luce». La gamma cromatica, dunque, è la spia di uno stato d’animo interiore caratterizzato dall’angoscia, dal pensiero incombente della morte. Come Ivan Il’ič, il protagonista di un celebre racconto di Tolstoj (La morte di Ivan Il’ič), Fratantonio guarda oltre il buio della notte e vede la luce dell’alba, in una visione ciclica dell’universo, della vita e della morte. Scrive Giorgio Sparacino nel catalogo della mostra: «Scopriamo, in quest’ultima produzione, il Fratantonio della piena e consapevole maturità, il Fratantonio delle ombre, ma anche il Fratantonio proteso alla ricerca di una luce che dia speranza e un nuovo vigore all’uomo e all’artista, una luce che pure si intravede, che spacca i profili delle colline e apre qua e là l’orizzonte, quasi volesse tornare a essere protagonista spaziale su quegli Iblei dove il carrubo […] domina, incontrastata cifra stilistica, che riassume in sé contenuto e forma, oltre a essere metafora di vita».Salvatore Fratantonio (Modica, 1938) si è formato artisticamente tra Roma e Milano, traendo spunto dall’esperienza di maestri quali Morandi, Mafai, Sironi per sviluppare una sua originalità espressiva. Protagonista di prestigiose personali e collettive, oggi dipinge dal suo “buen retiro” di Marina di Modica. La mostra, allestita con il patrocinio dell’Assessorato regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, del Comune di Ragusa, del Centro studi Feliciano Rossitto e con il contributo dell’associazione Visione Iblea, potrà essere visitata tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 16.00 alle 20.00. Il catalogo della mostra, con testi di Gonzalo Alvarez Garcia, Giorgio Chessari, Nicoletta Colombo, Andrea Guastella e Giorgio Sparacino, sarà disponibile nel foyer del Palazzo Garofalo.

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