Cina, violenti scontri nella regione dello Xinjiang: 22 morti
Secondo quando riferisce l’emittente Radio Free Asia (Rfa) in queste ore, ventidue persone hanno perso la vita nella regione dello Xinjiang in Cina, la regione patria della minoranza etnica degli uighuri nel nordovest della Cina, in un incidente a sfondo razziale. La tragedia si è verificata quando quattro uighuri armati di coltelli e di esplosivi hanno fatto irruzione in un mercato nella città di Bachu (Maralbeshi in lingua uighura) attaccando i poliziotti che si trovavano sul posto e i commerciati cinesi di etnia han. In seguito, gli agenti hanno reagito e i quattro sono stati uccisi. “Stando alle mie informazioni, in totale sono state uccise 22 persone, inclusi gli aggressori”, ha dichiarato a Rfa Qahat Ayup, il capo della polizia della vicina località di Chongqurchaq. “Non ho idea di quanti poliziotti siano stati uccisi”, ha aggiunto il funzionario. Gli uighuri, turcofoni e di religione islamica, sono circa nove milioni e si lamentano di essere stati lasciati ai margini dello sviluppo, che favorirebbe solo gli immigrati da altre regioni della Cina nel Xinjiang. Dal 2009 la regione e’ sconvolta dalle violenze che hanno causato centinaia di morti, migliaia di arresti e decine di condanne a morte. Strettamente controllata dalle forze di sicurezza cinese, la regione e’ quasi totalmente inaccessibile ai giornalisti stranieri.