Cantone dichiara fuori norma i bandi sulla depurazione, il commento di Marevivo
Il magistrato Raffaele Cantone, nella sua qualità di Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, ha esaminato i bandi di gara della Regione Campania per la rifunzionalizzazione e la gestione degli impianti di depurazione nell’ambito del “Grande Progetto di Risanamento dei Regi Lagni” e, il 9 aprile scorso, ha espresso il parere che i bandi in oggetto “non sono conformi alla normativa”, li ha cioè dichiarati “FUORI NORMA” e, quindi, tutto da rifare!
Ricordiamo che questo “Grande Progetto” fu approvato nel 2008 dall’Unione Europea – che lo finanziò con € 230 Milioni (con scadenza nel 2013, poi rinviata al 2015) – e aspetta di partire da oltre 7 anni e, a furia di ritardi, rischia di perdersi il finanziamento europeo. Tuttavia le relative gare si sono già fatte e chiuse a inizio dicembre 2014 (quasi 6 mesi fa) con la presentazione di 25 offerte per i 5 impianti di depurazione, presentate da 7 raggruppamenti di imprese di tutta Europa. A questo punto, se la Regione annulla le gare o se andrà avanti comunque – non tenendo conto del parere contrario dell’Autorità Nazionale Anticorruzione – ci si potrebbe attendere una miriade di ricorsi e di opposizioni giudiziarie.
“Oltre ai ritardi di oltre 7 anni per mettere in gara tali progetti, di fatto si rischia il totale arresto di questo programma: i depuratori, vecchi di oltre 35 anni, sono oramai in uno stato di profondo degrado e potrebbero fermarsi da un momento all’altro e ciò significherebbe sversare in mare tutti i liquami non trattati, con conseguente aggravio dell’inquinamento marino”, spiega Gualtiero Parisio, coordinatore del Comitato tecnico scientifico per il disinquinamento del Golfo di Napoli di Marevivo.
Sul fronte del Sarno, invece, l’Agenzia Regionale ARCADIS non sta completando il lavoro che l’ex Commissario di Governo, il generale Roberto Iucci, andato via nel 2011, aveva lasciato incompiuto, con impianti di depurazione finiti ma non collegati ai Comuni che continuano a sversare i loro liquami nel fiume e quindi in mare.
Nel Porto di Napoli si riversano ben 17 alvei dal territorio comunale provenienti dalle spalle del Porto e questi sono inquinatissimi da liquami e da scarichi da attività industriali abusive e nemmeno censite, anche qui con conseguente aggravio dell’inquinamento marino.
Senza contare che sono ancora fermi gli impianti di depurazione di Punta Gradelle (Sorrento), Procida, Ischia e quindi i comuni continuano a sversare in mare.
Giorni fa, alcuni giornali riportavano i dati dell’Agenzia Arpac sull’eccezionale bontà di tutti i mari lungo le coste di Napoli e in generale della Campania e una domanda nasce spontanea: ma come mai sarebbe migliorata la situazione del mare di Napoli se non si è fatto praticamente niente?
“Dovremmo ribellarci a questo stato di abbandono. Dovremmo svegliarci dalla nostra inerzia di cittadini abituati ad essere trattati male dagli Amministratori della Cosa Pubblica e essere capaci di pretendere continui resoconti reali delle attività Pubbliche: non opere ma risultati!”, conclude Gualtiero Parisio.
Da trent’anni Marevivo lotta in difesa del mare e dà voce ancora una volta alla sofferenza del nostro Golfo. Risale a meno di un anno fa l’ultimo blitz dei volontari napoletani di Marevivo, in corteo dalla Rotonda Diaz per consegnare formale diffida a Palazzo Santa Lucia, quando chiesero alla Regione Campania di ricevere risposte sullo stato di avanzamento e messa in esercizio degli interventi necessari a porre rimedio alla ‘mala depurazione’ del Golfo di Napoli.
Infine, proprio ieri a Castel dell’Ovo, la delegazione napoletana di Marevivo ha organizzato NAPOLICULTURAVVENTURA “IL MONDO SUBACQUEO” per i 30 anni dell’ Associazione ed i 35 del Centro Subacqueo Napoletano. La manifestazione – a cui sono intervenuti Rosalba Giugni, presidente nazionale di Marevivo e Giovanni Capasso dell’I.S.FO.R.M., saranno presenti il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, l’Ammiraglio Felicio Angrisano, Comandante Generale del Corpo della Capitaneria di Porto, Guardia Costiera, l’Ammiraglio Antonio Basile, Comandante della Capitaneria di Porto di Napoli, il consigliere David Lebro, delegato dal sindaco della città metropolitana ai rapporti con l’Autorità Portuale – ha voluto far conoscere agli studenti delle scuole campane le potenzialità, in particolar modo quelle del mare e delle attività subacquee, del loro territorio dal punto di vista culturale e avventuroso.