Campobasso, evento UPTeR: il francese Raimondo Laurent, proclamato Pizzaiuolo dell’anno 2018
Il programma di impegni per la valorizzazione della pizza che l’UPTeRconduce con la famiglia Folliero e che riscuote sempre più successi in Italia e nel mondo, anche in questa occasione della ventesima edizione del “Pizzaiolo dell’anno” non ha mancato di cogliere consensi e partecipazioni da parte il un significativo numero di pizzaiuoli che sono anche partecipi dell’evoluzione dell’Upter. Ad ospitare le gare per l’assegnazione del trofeo di XX Pizzaiuolo dell’anno, è stato il ristorante –pizzeria “Da Tony” in Contrada Colle Delle Api a Campobasso, del quale è titolare il maestro formatore UPTeRAntonio Di Lieto che con i suoi familiari hanno messo a punto un’organizzazione perfetta di arredamento della più grande sala del ristorante con forni, tavolo giuria, poltrone per gli spettatori e stand per alcuni sponsor. Fra gli sponsor ricordiamo la famosa farina Caputo per la quale era presente con la consorte uno dei titolari del Mulino Carmine Caputo, l’azienda conserviera “La Torrente” famosa nel mondo per i suoi pomodori, i Forni artigianali “M P” con la partecipazione anche del titolare il titolare Pilla Michele di Mirabello Sannitico CB, poi la scuola Pizza Style che l’UPTeR ha creato per corsi amatoriali e professionali sulla materia pizza ed altro. A questi vanno aggiunti sponsor minori come il liquorificio artigianale “Belmonte” di Montenero di Bisaccia CB e Luigi Popolo di Caivano NA con “Italcanapa” che ha presentato i prodotti birra, olio, farina, pasta e biscotti di canapa.
Al presidente dell’UPTeRAlfredo Folliero abbiamo rivolto il microfono per sentire dal vivo quelli che sono gli intendimenti e le aspirazioni che porta avanti questo sodalizio, realizzato da lui che è ora presidente, e che con il figlio Mario che è il direttore generale sta ottenendo sempre maggiori affermazioni in Italia e nel mondo, senza dimenticare l’attiva partecipazione che tutta la famiglia dedica a questo sviluppo con la consorte di Afredo , Flavia Ferraro, discepolo di Auguste Escoffier, e tutti gli altri figli Augusto, Tiziana e Daniela. Alfredo Folliero ci ha detto: “Facciamo tanto per il mondo pizza, impegnandoci a pieno e con grade passione da mattino a sera, per dare qualità, professionalità con semplicità e al tempo stesso lavoriamo nel nostro locale -Folliero- dove presentiamo un Food napoletano con pizza, friggitoria e tutto quello che è sinonimo di pizza napoletana. Poi facciamo alta formazione che vuol dire formazione di qualità per qualificare al meglio questa categoria che vanta tanti bravissimi ragazzi. Abbiamo visto oggi, che questi bravi pizziuoli vengono anche da tanto lontano quando si organizza qualcosa di buono, e vuol dire che scelgono i campionati con quella serietà professionale nei quali si confrontano fra di loro per conquistare una coppa, un trofeo o magari il solo portare a casa un attestato di partecipazione che certamente costituisce un vanto essendo questa Upter una organizzazione riconosciuta in campo mondiale. Stiamo vedendo, io che sono il presidente, ma anche i qualificati e selezionati giurati da me scelti per giudicare i pizzaiuoli in gara che questi gareggianti si impegnano sempre più per una qualità del prodotto che elaborano con un salto di qualità di questa categoria, vediamo degli abbinamenti gastronomici, preparati con accurata selezione, giuste lievitazioni di pasta per le pizze con farine di qualità indipendentemente dal molino preferito e tutte queste cose belle citate devono essere curate affinchè possano essere sempre più valorizzate e non distrutte. E’ proprio questo il nostro impegno come Upter perché rappresenta un patrimonio di questi artisti, proprio come affermava il prof. Mario, mio papà, quando parlava di questi ragazzi in pizzeria dicendo sono veri artisti. Se i giovani del mio papà erano miei coetanei e potevano essere vantati, siamo orgogliosi che i nostri attuali giovani possono essere ancor più elogiati per l’impegno che profondono in quest’Arte e cito mio figlio Augusto che a San Diego sta divulgando la formazione italiana della pizza napoletana con grandi consensi. Ha appena terminato con Gambero Rosso due step uno a Los Angeles ed Un Altro a San Francisco. Anche l’atro mio figlio Mario direttore generale dell’UPTeR è partito per Tokio dove si svolge un festival dei prodotti mediterranei di qualità. La nostra associazione attualmente conta 30 istruttori in tutte le regioni dello stivale, stiamo creando le basi anche in altre nazioni e continenti per formare le nuove leve che siano bravi professionisti.
Cerchiamo di lavorare per dare un esempio di qualità e professionalità in primis io stesso che ancora lavoro sul banco per la preparazione di pizze cercando si trasmettere quelle nozioni che ho ricevuto nei miei anni giovanili. Ho avuto la fortuna di inculcare questi miei saperi nei giovani e lotto con ancor più gioia quando vedo dei ragazzi che si esaltano dietro i banchi di lavoro, ma che non sono ancora preparati perché a domande tecniche non sanno rispondere e non so di chi sia la colpa di questa loro ignoranza in materia. Ritengo che qualsiasi associazione con in primis il presidente ed i dirigenti non possono solo vantarsi di essere dei grandi maestri, ma dovrebbero sentire la necessità di formare nuove leve, sedersi ad un tavolo e discutere con attenzione giuste finalità e l’impegno di formazione da attuare verso i giovani pizzaiuoli. A questa manifestazione partecipano pizzaiuoli di tante regioni d’Italia, ma anche dall’estero dove tanti professionisti ci seguono e sono ragazzi bravissimi che non hanno presunzione. Vedo dei lavori che preparano con tanta passione che aimè invece coloro che lavorano in note pizzerie non posseggono. Il nostro campionato è aperto a tutti i pizzaiuoli di qualsiasi località dell’Italia e del mondo, iscritti a qualsiasi associazione ed è quindi chiaro che la partecipazione di così numerosi gareggianti a questo trofeo rappresenta per noi un vanto ed uno sprono perché i numeri degli iscritti alle gare parlano chiaro e sono inconfutabili. Vuol dire che questi ragazzi sanno e vogliono scegliere gare ed associazioni che le organizzano dando qualità e professionalità. Il calendario dei nostri eventi, che anticipa quello clou d’ogni anno il “Pizza World Cup 2018” che si svolgerà il 9 e 10 ottobre, prevede tra un mese e mezzo la Coppa Italia, poi la Coppa Mediterranea e poi la Coppa Europea molto probabilmente in Puglia in Campania e in Toscana. Infine con una perfetta selezione di partecipanti andremo a Tokio a confrontarci con i professionisti d’oltre Oceano, dove ora si trova Mario Folliero per creare anche le basi della nostra presenza. Il nostro lavoro di pizzaiuoli come anche quello degli chef è già di per se un lavoro sacrificato, ma se ci impegniamo ancor più possiamo cogliere dei meriti, che ci danno il grande onore di aver trasmesso a chi viene e verrà dopo di noi un mestiere che è divenuto un’Arte che non deve sparire”. La giuria presieduta da Flavia Ferraro e dal gran maestro pizzaiuoloLuciano Sorbillo, titolare della nuova pizzeria “Pizza’ Street” in vico Acitillo 33 al Vomero Napoli; composta da esperti professionisti del settore e molti altri maestri formatori UPTeR come, Evandro Taddei con la consorte Annamaria Petti ed altri a termine di una intera giornata di gare ha proclamato i vincitori per le varie categorie.
Il Super Campione“Pizzaiuolo dell’anno 2018”è il francese Raimondo Laurent seguito da Matteo Di Cosmo e Antonello Lombardi.
Per le varie categorie si sono classificati come di seguito:
Pizza dessert 1° Raimondo Laurent, 2° Olivier Mazzadi, 3° Modestino Della Pia
Margherita doc 1° Antonio De Turris, 2° Mario Guarno, 3° Giuseppe Leopardi
Sapori del sud 1° Antonello Lombardi, 2° Nicola Vecera, 3° Walter Di Nonno
Spaghetto d oro 1° Nunzia Tenace, 2° Aniello Del Pezzo, 3° Davide Battista
Calzone doc 1° Ciro Leopardi, 2° Ciro Romito, 3° Giuseppe Piccolo
Emergenti 1° Alessio Ianno, 2° D’Apote Filomena, 3° Stefano Brunetti
No glut 1° Matteo Di Cosmo, 2° Antonio Mazzilli, 3° Giuseppe Piccolo
Pizza fritta 1° Gianluca Rotoldo, 2° Giuseppe Di Meo, 3° Daniela D’Angelo
Giuseppe De Girolamo