Campania, De Luca sull’articolo del Corriere della Sera: “pronti a qualunque confronto pubblico”

 Campania, De Luca sull’articolo del Corriere della Sera: “pronti a qualunque confronto pubblico”

“Nell’ambito della lunga campagna di diffamazione e mistificazione ospitata dal Corriere, viene proposta un’altra perla. In un articolo di un sedicente giornalista, recidivo in queste performance di politica politicante, viene presentata la Regione Campania come una istituzione impegnata in operazioni di vasta clientela politica. Viene ripreso in maniera acritica – e scorrettamente, senza dare nemmeno conto delle posizioni già espresse dalla Regione – il contenuto di una conferenza stampa di due soggetti dell’opposizione, che propongono argomenti ridicoli.
Si presentano come “nomine” (ovviamente clientelari…) le designazioni dei direttori generali delle Asl, dei dirigenti e funzionari interni all’amministrazione regionale chiamati a garantire la titolarità di uffici e commissioni per legge o regolamento, perfino le nomine di assessori.
Dovranno convincersi definitivamente. La Campania è oggi un modello di rigore spartano e di trasparenza amministrativa, che ha ridotto le aziende partecipate da 41 a 7; che ha eliminato incarichi legali esterni, che è passata dal letargo amministrativo all’efficienza. E’ la Regione che ha ereditato dal precedente governo regionale 1,3 miliardi di deficit (consuntivo 2013); 159 milioni di debiti verso Trenitalia, una sanzione europea per infrazione ambientale frutto della nullità amministrativa della precedente giunta e a cui stiamo ponendo rimedio (sono questi i 22 milioni…). E ancora decine di milioni di euro di debiti per i Piani sociali di zona, per contenziosi di ogni tipo, per parcelle milionarie. E’ la Regione nella quale il Capo di Gabinetto si raddoppiava lo stipendio, ed è stato invitato a restituire le somme non dovute.
Ovviamente, come sempre, tutte le informazioni di dettaglio sono sul Bollettino Regionale, e sul sito della Regione. Ne metteremo in evidenza altre ancora più specifiche, perché ogni cittadino possa verificare a che punto di analfabetismo e disonestà intellettuale può condurre la volontà di mettere in piedi campagne diffamatorie.
Ovviamente, siamo pronti a qualunque confronto pubblico, in qualunque sede, con il Corriere.”

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