Camorra: si pente Giuseppe Setola, il killer dell’ala stragista del clan dei Casalesi
Giuseppe Setola, il killer dell’ala stragista del clan dei Casalesi si pente. Con un ennesimo colpo di scena, usando ancora le dichiarazioni spontanee in aula,è lui stesso a dirlo collegato in videoconferenza dal carcere di Opera durante il processo per l’omicidio Noviello in corso a Santa Maria Capua Vetere. Setola, dopo aver richiamato l’attenzione del pm Alessandro Milita, esordisce: “dottor Milita, io ci vedo benissimo. Da oggi voglio fare il collaboratore di giustizia. Mandatemi a prendere. Mettete in salvo la mia famiglia altrimenti i Bidognetti li uccidono. Dottore venga da me gia’ questa sera e le diro’ tutto. Mi dispiace per Casal di Principe”. Setola ha revocato l’incarico all’avvocato Paolo Di Furia nominando difensore il legale di molti collaboratoti di giustizia Di Micco, e ha rivolto un appello anche a un altro affiliato, Giovanni Letizia, collegato anche lui in videoconferenza: “Giova’ lo so che non sei d’accordo, ma a mala vita e’ finita. Milita metta in riparo la mia famiglia”. Setola ha revocato l’incarico all’avvocato Paolo Di Furia nominando difensore il legale di molti collaboratoti di giustizia Di Micco, e ha rivolto un appello anche a un altro affiliato, Giovanni Letizia, collegato anche lui in videoconferenza: “Giova’ lo so che non sei d’accordo, ma a mala vita e’ finita. Milita metta in riparo la mia famiglia”. “Ho ammazzato 46 persone, tra cui Mario Tavoletta, Diana Antonio e un siciliano per il cui delitto sono stato anche assolto”. È la confessione senza alcun apparente pentimento del capo dell’ala stragista dei casalesi Giuseppe Setola durante l’udienza del processo in corso al tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per l’omicidio dell’imprenditore Domenico Noviello. Il pm di Napoli, Maurizio Giordano, ha chiesto la trasmissione del verbale d’udienza in Procura per valutare eventuali ulteriori responsabilità del killer.