C.L.P. spa ex A.C.M.S. Caserta, sindacati: ”non accettabile che la crisi aziendale si scarichi sui lavoratori”
“E’ ancora all’esame congiunto delle parti la procedura di licenziamento collettivo per riduzione di personale avviata dalla Clp Sviluppo Industriale spa ex Acms con lettera del 08.06.2017 ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 223/91 . Il prossimo vertice e’ previsto per il giorno 27 settembre 2017 alle ore 13.00 presso la Regione Campania. Ed, intanto, e’ ancora battaglia tra i vertici dell’azienda e le organizzazioni sindacali che intendono garantire il diritto al lavoro dei dipendenti. Una battaglia lunga ed estenuante che ha come posta in gioco la vita di ben 63 dipendenti in provincia di Caserta e delle loro famiglie. Una situazione economica, sindacale e sociale dicile e tesa che ha le sue radici nel fallimento della ex Acms , azienda concessionaria del tpl in provincia di Caserta – anno 2012- con il conseguente adamento del servizio pubblico , da parte della Regione Campania , alla Clp spa, soggetto privato , colpito dal provvedimento di interdittiva antimaa emesso dalla Prefettura di Napoli. La Clp Sviluppo Industriale spa e’ titolare di autorizzazioni e concessioni per collegamenti nazionale ed internazionali di trasporto su gomma nonche’ adataria del servizio di trasporto pubblico locale anche in provincia di Caserta in base a contratti di servizio di autolinee di interesse regionale, interregionale, provinciale e comunale . L’azienda ha evidenziato la necessita’ di procedere ad una riduzione di personale soprattutto a causa della grave crisi economica in cui essa versa La procedura di licenziamento collettivo riguarda n.63 lavoratori addetti ai depositi di Calvi Risorta, Marcianise, Piedimonte Matese – per la provincia di Caserta – e di unita’ operativa nella sede di Pomigliano d’Arco – per la ” Non e’ accettabile – aermano le organizzazioni sindacali – che le conseguenze negative della crisi aziendale si scarichino sui lavoratori , cosi’ come i disavanzi e le perdite aziendali per cattiva gestione ed altre problematiche che non possono essere certamente attribuite ai dipendenti . Una gestione non equilibrata dei costi , risultante anche dalle precedenti gestioni, non puo’ essere pagata dai dipendenti con la perdita di posti di lavoro”. Ma non e’ tutto. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto alla Regione Campania di avere informazioni in merito ad eventuali residui di fondi relativi ai precedenti interventi regionali gia’ messi in atto. Questi i fatti. Con nota del giorno 09/08/2017 e’ stato comunicato l’esito negativo della consultazione sindacale esperita conclusasi il 27.07.2017 ai ni dell’attivazione della fase amministrativa . Le parti erano state convocate per l’esperimento dell’esame congiunto presso gli Uci della sede della Giunta Regionale della Campania – Direzione Generale Istruzione , Formazione , Lavoro e Politiche Giovanili , alla presenza della Dott.ssa Silvana Miele . L’incontro era poi stato rinviato alla data del 15 settembre 2017 su richiesta della societa’. All’esame congiunto del 15 settembre 2017 erano presenti : per la Clp Sviluppo Industriale spa il Dott. Gaetano Mirabella, l’ Avv. Giovanna Tussino e l’Avv. e l’Avv. Orsola Petrillo – per la FILT CGIL i Sindacalisti Angelo Lustro , Carmine Maresca e Giuseppe Schioppa – per la FIT CISL i Sindacalisti Pasquale Federico e Raaele Medici – per la UIL TRASPORTI i Sindacalisti Pierino Ferraiuolo , Vincenzo Sperlongano , Salvatore Nocerino- per la UGL TRASPORTI i Sindacalisti Eduardo Leongito, Giorgio Donato e Giuseppe Di Sarno – per la FAISA CISAL i Sindacalisti Francesco Falco , Carlo Nugnes e Pierluigi Lucignano- per la FAISA CONFAIL i Sindacalisti Franco Vuolo, Antonio Amoroso e Salvatore Azzurro. In tale occasione i rappresentanti della societa’ hanno confermato integralmente le motivazioni che hanno determinato la necessita’ di avviare la riduzione del personale , precisando che anche le iniziative ,attivate a seguito della precedente procedura, non hanno raggiunto i risultati sperati. La Clp Sviluppo Industriale spa ha , altresi’, confermato un esubero strutturale che riguarda prevalentemente le unita’ ” indirette” per le quali , al momento, non esisterebbe possibilita’ di riconversione. L’azienda, inoltre, ha precisato che , in sede di confronto sindacale gia’ avviato, e’ Le suindicate organizzazioni sindacali, che hanno preso parte all’esame congiunto del 15 settembre 2017, hanno , invece, confermato che allo stato non esistono elementi sucienti per una corretta valutazione della complessiva situazione dell’azienda , considerato che, nonostante le insistenti richieste di dati , la societa’ no ad oggi non ha fornito tutte le informazioni richieste ed indispensabili per l’adozione delle proprie decisioni in merito alla procedura in esame. Ancora una volta , inoltre, le organizzazioni sindacali hanno evidenziato, cosi’ come del resto gia’ concordato con la Regione Campania nel 2011, la grave situazione del trasporto pubblico locale per la cui denizione esse hanno richiesto specici interventi regionali che consentano di evitare i licenziamenti o , almeno, di attutirne gli impatti economici con le relative integrazioni. Le parti, pertanto , in deroga ai termini previsti , hanno concordato il rinvio al prossimo 27 settembre . Restano , oltre le norme di legge e gli accordi sindacali, l’ansia e la preoccupazione di 63 famiglie che rischiano di nire sul lastrico e di alimentare la gia’ folta schiera di quanti , in provincia di Caserta, vivono in condizioni precarie di estrema sussistenza.”