Blocco prestazioni sanitarie in esenzione, Regione “dà ragione” a Federconsumatori Campania e Spi Cgil Campania
Il “blocco delle prestazioni sanitarie in regime di esenzione” per cui la Federconsumatori Campania ha più volte in questi mesi diffidato l’ASL Napoli 1 – a causa di pregressi prestazioni sanitarie beneficiate in esenzione e contestate, riferite agli anni precedenti – era da ritenersi “illegittimo”. Lo confermerebbe, stando a quanto comunica in queste ore l’associazione dei consumatori, la delibera 191 del 19/04/2023 della Regione Campania. Di fatto, accogliendo parte delle richieste della Federconsumatori da quando è iniziato questo braccio di ferro.
La Federconsumatori Campania e la Spi Cgil Campania, si sono immediatamente schierate da parte di chi si è visto rifiutato l’accesso alle prestazioni sanitarie parlando senza mezzi termini di “negare il diritto imprescindible alla cura” di quelli che per l’Asl Napoli 1 erano da considerarsi inadempienti.
Ora la Regione, dopo che la Federconsumatori ha sollecitato in data 13 aprile il suo intervento, con la delibera 191 ha nei fatti “preso atto delle criticità” denunciate e ha apportato correttivi fondamentali. In primis, è stata ribadita l’esigenza di un’apposita procedura di contestazione secondo le linee guida già approvate e aggiornate ma ancora inapplicate dalle Aziende sanitarie locali.
Inoltre, si stabilisce che non è “più possibile sospendere le prestazioni prima che l’istruttoria seguente alla contestazione sia stata completata” o il “giudizio instaurato dall’assistito sia stato definito”. In pratica, non prima che la cattiva condotta del cittadino sia comprovata oltre ogni dubbio.
In ogni caso, aggiunge la Regione, nessuna attività di recupero può essere avviata prima del decorso del maggior termine di 120 giorni. Infine, non meno importante, per le persone anziane il rinnovo delle esenzioni sarà automatico senza dover presentare una nuova istanza.
“Abbiamo detto, dal primo momento in cui abbiamo abbracciato questa battaglia, che eravamo ai limiti del ricatto da parte delle Asl, del servizio pubblico, nei confronti di tanti che non avevano risorse e non solo economiche per far fronte alle cure”, spiega Giovanni Berritto, presidente Federconsumatori Campania.
“Anche la Commissione tributaria in diverse sentenze ha confermato che il deficit procedurale di contestazione è vizio procedurale grave lesivo della posizione dell’assistito impedito a contraddire prima dell’avvio delle attività di recupero”, aggiunge, ricordando che la Commissione ha già “annullato ben tre cartelle esattoriali impugnate col nostro supporto legale”.
“I provvedimenti adottati dalla Giunta regionale sulle procedure da attivare per l’esenzione ticket vanno nella giusta direzione e rasserenano il clima di preoccupazione che ormai coinvolgeva migliaia di pensionati ai quali improvvisamente veniva negato il diritto all’assistenza sanitaria”, aggiunge Franco Tavella, il segretario di Spi Cgil Campania, che ha affiancato Federconsumatori in questi mesi di battaglia.
“Abbiamo un provvedimento che disciplina la materia su tutto il territorio regionale ed offre maggiori garanzie e tutele ai pensionati campani. È un primo significativo risultato, ma non è sufficiente”. E annuncia: “Lo Spi Cgil della Campania continuerà la sua azione a difesa dei diritti dei più deboli e per costruire un servizio sanitario regionale pubblico solidale ed efficiente a partire dalla riuscita della manifestazione unitaria nazionale che si terrà a Napoli il 20 maggio”.
“La nostra battaglia non si ferma”, conclude Berritto. “Alcune fasce sociali, disoccupati ed inoccupati, non ricevono ancora la dovuta attenzione. La sanità è un diritto essenziale tutelato dalla nostra Costituzione e dal nostro ordinamento e non può essere messo in discussione da una zelante burocrazia cieca e senza empatia alcuna”