Bellezza, come rimediare ai danni da sole sulla pelle
Abbronzata e luminosa, la pelle d’estate si mostra al suo meglio: si tratta però di un benessere effimero, destinato a scomparire in poche settimane lasciando spazio a problemi molto più duraturi, come macchie solari, rughe e danni da sole. Secondo uno studio scientifico, i raggi UV sono responsabili dell’80% dei danni alla pelle.
“L’abbronzatura ha un effetto scurente sulla pelle che ne nasconde i difetti, ma non appena si attenua, alla fine di settembre/inizio ottobre, appare il danno residuo. La pelle si secca, le rughe aumentano e anche le macchie: tutti danni che sono ben più duraturi di un’abbronzatura” dice il professor Raffaele Rauso, vicepresidente FIME Federazione italiana medici estetici, già professore all’Università Vanvitelli di Napoli.
Il maggior responsabile della gran parte dei danni causati alla pelle è proprio il sole: “In estate è normale trascorrere più tempo all’aria aperta, ma è bene esporsi sempre con i dovuti accorgimenti, con crema solare ad alto fattore di protezione ed evitando le ore più calde. In estate ci sono poi altri fattori che mettono la pelle a dura prova, come acqua salata o clorata della piscina e aria condizionata. Lo strato superiore della pelle si ispessisce e il naturale processo di idratazione rallenta, rendendola secca, opaca e ruvida” spiega Rauso.
Un altro problema frequente è la pigmentazione, come spiega il professore: “La comparsa di macchie solari è associata all’eccessiva esposizione al sole: i raggi UV aumentano la produzione di melanina, il pigmento che rende la pelle più scura. Di conseguenza sul corpo appaiono macchie marroni, lentiggini e tonalità della pelle non uniformi”.
Ecco alcuni consigli per rimediare ai danni da sole:
- Iniziare i trattamenti in autunno. “La medicina estetica consente di avere risultati rapidi e senza tempi di recupero lunghi, ma non esistono bacchette magiche: costanza e impegno sono necessari. I mesi autunnali sono un periodo ottimo per iniziare trattamenti e vederne i benefici, compresi tra il caldo dell’estate e il freddo dell’inverno” afferma il prof. Rauso.
- Tempo di peeling. Una delle soluzioni che ha dato risultati migliori per risolvere i danni da sole, come le macchie, è un peeling articolato in due step: uno nello studio del medico e l’altro a casa propria. “E’ un trattamento basato sull’inibizione della tirosinasi, il principale enzima responsabile della melanina: richiede applicazione costante e tempi lunghi per vedere i risultati, che sono ottimi – spiega Rauso -. Molto dipende dalla costanza del paziente: nella prima fase il medico estetico applica una maschera sul viso in maniera uniforme che dovrà rimanere in posa per 4-6 ore, per poi essere rimossa con del latte detergente. La seconda fase prevede una terapia domiciliare di uno o più mesi con l’applicazione di una crema specifica, con i tempi e le modalità indicate dal proprio medico estetico, a seconda del tipo di risultato che si desidera ottenere”. Durante il trattamento la pelle appare arrossata e screpolata, ma non c’è da preoccuparsi perché fa parte del normale processo di “sfaldamento” della pelle che può essere coperto da appositi trucchi e mantenendo la pelle costantemente idratata”. Unica accortezza è evitare di esporsi al sole per un paio di mesi.
- Eliminare le macchie migliora la pelle. Il trattamento che consente di ridurre le discromie, ha anche altri benefici che riguardano la qualità del derma. “Il peeling agisce anche sulla microrugosità superficiale, con una pelle più tonica e tesa.Non è raccomandabile la sua applicazione in gravidanza e in caso di assunzione di pillola contraccettiva, ma non ha particolari controindicazioni” afferma il vicepresidente FIME.
- Idratare, idratare, idratare. Un consiglio da seguire soprattutto dopo il peeling, ma valido sempre: sono utili trattamenti per il ripristino del turgore della pelle e per restituire idratazione e una buona soluzione sono i booster a base di acido ialuronico e idrossiapatite di calcio. “Questo tipo di iniettabile consente di intervenire con un effetto di idratazione garantito dall’acido ialuronico e di stimolazione del collagene data dall’idrossiapatite di calcio. Il trattamento è composto dal già noto acido ialuronico miscelato con l’idrossiapatite di calcio, un minerale naturalmente presente nella nostra struttura ossea e nei denti. Il suo utilizzo è piuttosto recente, ma offre ottimi risultati e soddisfa tutti gli standard di sicurezza” dice il chirurgo plastico.
- Ridurre le rughe. Allo scomparire dell’abbronzatura, le rughe saranno molto probabilmente più visibili. Un trattamento mirato per la zona delle guance e della bocca, sono filler a base di acido ialuronico. “In quest’area si concentrano diverse rughe di espressione ed è possibile attenuarle riempiendo i solchi che il tempo ha provocato sul viso», prosegue il professore.
- La prevenzione è sempre la scelta migliore. “Proteggersi in modo adeguato dai raggi del sole è la scelta migliore per la nostra pelle. Anche dopo un peeling, si rischia di tornare allo stato precedente se non ci si ripara e protegge adeguatamente” spiega il professor Rauso.
- Seguire uno stile di vita sano. “Buoni consigli sempre validi per il benessere della pelle sono bere molto, mangiare sano, fare un po’ di attività fisica e non fumare: un corretto stile di vita aiuta anche a mantenere giovane la pelle” aggiunge Rauso.
- Rivolgersi sempre a medici qualificati: anche quando si tratta di medicina estetica, i danni possono essere importanti e irreversibili. “Mai fidarsi del consiglio dell’amica o della vicina di casa: verificate che il medico a cui vi rivolgete abbia le competenze e le specializzazioni adeguate. Inserite il nome su FNOMCeO e verificate in pochi click” conclude il vicepresidente FIME.