Asl Na e Sud. Interrogazione di Flora Beneduce per sospendere trasferimento GRU
Ennesimo terremoto all’Asl Napoli 3 Sud. Il commissario straordinario dell’azienda sanitaria, Salvatore Panaro, ha disposto il trasferimento del servizio di Gestione delle risorse Umane nella sede aziendale di Torre del Greco. Nulla di infondato, se non si trattasse di una procedura d’urgenza, che non tiene conto né delle organizzazioni sindacali aziendali né delle disposizioni dello stesso Panaro. Il commissario straordinario, infatti, in vista delle convocazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio regionale della Campania, aveva bloccato ogni provvedimento di conferimento d’incarico, di mobilità interna o esterna interregionale, salvo poi specificare “fatti salvi i motivi d’urgenza ovvero di pubblica e indifferibile utilità”. Il personale del G. R. U. di Castellammare di Stabia e Pomigliano d’Arco è in subbuglio, i sindacati infuriati. Infatti, il trasferimento del servizio era già stato concordato con l’allora direttore generale Maurizio D’Amora, alla presenza dell’attuale commissario, all’epoca direttore amministrativo aziendale, in una riunione a cui avevano preso parte le organizzazioni sindacali, che avevano chiesto e ottenuto di poter partecipare al confronto. La disposizione di Panaro è avvertita dai dipendenti dell’Asl Napoli 3 Sud come ingiusta e ingiustificata. Anche Flora Beneduce, consigliere regionale e componente della commissione Affari istituzionali non ci sta. L’onorevole ha già predisposto un’interrogazione al presidente della Giunta regionale, chiedendo un immediato intervento per sospendere il provvedimento. “Ritengo che la disposizione del commissario dell’Asl Napoli 3 Sud sia assurda e ingiustificabile – dice l’onorevole Flora Beneduce -. Ho chiesto a Stefano Caldoro, in qualità di commissario ad acta, di intervenire subito. Non si può pensare che un provvedimento, che cambia la vita di tanti dipendenti, possa passare senza la consultazione dei sindacati. I diritti non posso essere sostituiti da procedure d’urgenza. È una questione di dignità per i lavoratori e di immagine per le istituzioni”.