Alife, domiciliari confermati per il 28enne accusato di aver ucciso il padre per difendere la madre
Si è tenuta questa mattina davanti al gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) l’udienza di convalida per l’omicidio dell’imprenditore caseario di Alife Giuseppe Leggiero, per il quale è agli arresti domiciliari da domenica il figlio Daniele di 28 anni. L’uomo è stato ucciso con un coltellata al torace. Presente il sostituto titolare del fascicolo Giacomo Urbano.
Il pm ha però prodotto una prima parte della relazione del medico-legale, che ha effettuato l’esame autoptico sul corpo del 50enne Giuseppe Leggiero, da cui emerge la presenza di una seconda lesione oltre a quella letale all’emitorace già riscontrata all’ospedale di Piedimonte Matese sabato scorso. Una ferita più piccola, posta verso l’addome, che secondo la Procura confermerebbe l’ipotesi che il giovane non avrebbe lanciato il coltello, ma l’avrebbe appoggiato e spinto all’interno del corpo del padre.
La difesa ha chiesto di analizzare la maglietta che la vittima indossava al momento del delitto, al fine di riscontare la presenza di più ferite, come sostiene l’accusa; per ora comunque i difensori dell’indagato non hanno contestato la qualificazione giuridica del fatto, che resta di omicidio volontario, soffermandosi invece sull’insussistenza delle esigenze cautelari e chiedendo dunque al Gip di confermare i domiciliari e di non applicare la misura più afflittiva del carcere.