Al Teatro Troisi dal 27 novembre “Ce pensa mammà” con Antonella Morea e Oscarino di Maio
Appuntamento tutto da ridere al teatro Troisi che da venerdì 27 a domenica 29 novembre ospiterà “Ce pensa mammà”, commedia brillante tra le migliori scritte da Gaetano Di Maio, con Antonella Morea e Oscarino Di Maio (che ne cura anche la regia). Il duo sarà affiancato da Lucio Ciotola, Gabriella Cerino, Ornella Varchetta e vedrà la partecipazione di Fabio Brescia. Completano il cast Noemi Coppola, Salvatore Felaco, Rosario Ippolito, Alessia Esposito e Diego Menna.
TRAMA. Una mamma muore in giovanissima età e lascia quattro figli i quali, per volere della stessa, vivono tutti nella casa materna, da lei lasciata in proprietà. Anche da morta la presenza della madre in casa è costante anche nel continuare a dare ai propri figli direttive, consigli e addirittura ordini! Tutto ciò provoca piccoli ed esilaranti litigi e disagi in famiglia. In questo lavoro teatrale sono presenti tutti gli ingredienti della vera commedia tradizionale nel senso più nobile della parola. I momenti grotteschi e comici si alternano a fasi talvolta commoventi regalando allo spettatore, a spettacolo concluso, la leggerezza di una piacevole serata così come solo il buon teatro sa dare.
NOTE DI REGIA. Se si consulta Wikipedia, il significato della parola tradizione in Filologia è “L’insieme dei testimoni che trasmettono un’opera”, forse in questo senso noi siamo la tradizione, siamo cioè quelli che hanno conosciuto, vissuto ed apprezzato (vorrei dire amato), le opere e la personalità di Gaetano ed Olimpia Di Maio io, come nipote innanzitutto ma anche come collega in teatro come pure alcuni dei miei compagni di stasera, e che adesso tentano di ridare vitalità a quel repertorio, come atto d’amore ma anche come bagaglio da tramandare alle nuove generazioni, per spiegargli con affetto che il divertimento può essere anche qualcosa di meglio costruito che un semplice tormentone da cabaret. Un repertorio, quello di Olimpia e Gaetano Di Maio che, senza dubbio, è collocabile nelle più alte sfere del teatro comico napoletano, che trae linfa vitale da Petito, da Scarpetta e che riesce a brillare di una sua personale luce. Ho cercato con attenzione i compagni di viaggio, consapevole del fatto che questi copioni sono divertenti già solo in lettura, ma che il valore aggiunto lo danno sempre gli interpreti. Guardateci con affetto, non paragonateci a quei grandi artisti che ci hanno preceduto, sarebbe bello vederli ancora insieme, ancora in scena, ma purtroppo non ci sono più, umilmente ci proviamo noi. Spero tre cose: la prima che da lassù loro approvino, la seconda che Giacomo Rizzo l’unico di quei grandi, del quale possiamo ancora godere l’arte (ci auguriamo per tantissimo) sia clemente con noi e la terza che voi che tra poco ci vedrete vi divertiate e che al chiudersi del sipario vi brucino le mani, noi ce la metteremo tutta, buon divertimento!