Al MIPAAF insediata oggi la Cabina di regia della Rete del lavoro agricolo di qualità

 Al MIPAAF insediata oggi la Cabina di regia della Rete del lavoro agricolo di qualità

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è insediata ieri la Cabina di regia della Rete del lavoro agricolo di qualità, prevista nel provvedimento “Campolibero”, e composta dalle organizzazioni sindacali, dalle organizzazioni professionali, insieme ai rappresentanti dei Ministeri interessati (Politiche agricole, Lavoro, Economia) e della Conferenza delle Regioni. La presidenza della Cabina di regia è stata assunta dall’INPS con il dott. Fabio Vitale, direttore centrale Vigilanza. La Cabina di regia ha già programmato i suoi lavori, con tre riunioni nel prossimo mese di marzo, così da determinare prontamente gli elementi essenziali dell’istanza telematica che dovranno rivolgere all’INPS le imprese agricole che vorranno aderire alla Rete del lavoro agricolo di qualità. Possono fare richiesta per entrare nella Rete le imprese agricole in possesso dei seguenti requisiti: a) non avere riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso per violazioni della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale e in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto; b) non essere stati destinatari, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative definitive per le violazioni di cui alla lettera a); c) essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi. “Con la Rete del lavoro agricolo di qualità – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – diamo il via a una semplificazione dei controlli previdenziali sulle imprese agricole che aderiranno, mettendo un altro tassello utile per la competitività delle imprese e per il contrasto al lavoro nero. Abbiamo fortemente voluto questo strumento anche per costituire un coordinamento tra istituzioni e parti sociali che potrà essere utile per il rilancio del settore e per un rafforzamento del lavoro sul piano della legalità. Siamo certi, poi, che anche le filiere agroalimentari ed i consumatori sapranno apprezzare la forma di certificazione etica che la rete del lavoro agricola di qualità sarà in grado di offrire”.

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