Al carcere minorile di Nisida, “L’ALTrA Cucina… Per un pranzo d’amore”
Un Natale speciale, ricco di emozioni e speranza, ha illuminato il carcere minorile di Nisida grazie all’iniziativa organizzata dall’associazione Prison Fellowship International (PFI) insieme al rinnovamento nello Spirito. L’evento, dal titolo “L’ALTrA cucina… per un pranzo d’amore”, ha regalato ai ragazzi detenuti un momento di gioia e umanità, trasformando un pranzo natalizio in un atto di solidarietà, amore e riscatto.
Come ogni anno, la giornata è iniziata con un tocco di magia musicale grazie alla performance del cantante Mister Hyde, che ha accompagnato i giovani detenuti in un’atmosfera di speranza. A seguire, la testimonianza dell’avv. Claudio Ciotola, Presidente della Stampa Campana dei Giornalisti Flegrei, che ha ribadito l’importanza di dare una seconda possibilità ai ragazzi, sottolineando come l’incontro tra il mondo esterno e quello carcerario possa essere una chiave fondamentale per la loro riabilitazione. La coordinatrice diocesana Luisa Priore con i collaboratori, ha fatto sentire la vicinanza della società civile ai ragazzi, mentre don Dario Colle, con gesto di grande umanità, si è fatto carico di servire personalmente i giovani detenuti. Un simbolo di unione e cura che ha reso questo pranzo ancora più speciale.
Quest’anno, per la prima volta, il pranzo natalizio non è stato preparato da uno chef stellato, ma da Salvatore Race, del ristorante Il Timone di Bacoli, che ha voluto offrire una cucina genuina, vicina ai gusti e alle tradizioni locali. La sua pasta e patate, con una generosa quantità di provola fornita dalla latteria ICCA, ha conquistato i palati, seguita da una polpetta della nonna con contorno di patate fritte. Il dolce finale è stato una grande torta azzurra offerta dalla pasticceria Flegrea di Raffaele Cardillo, i panettoni di Chocolate Naples e gli sfizi di nocciole, noci e cioccolatini che hanno chiuso il pranzo con un tocco di dolcezza e festa.
Il pranzo di L’ALTrA Cucina non è solo un momento di alta cucina, ma un evento che coinvolge non solo i detenuti ma anche le loro famiglie, creando un ponte di solidarietà tra il mondo carcerario e la società. Ogni anno, lo spettacolo si arricchisce della partecipazione di personalità del mondo dello spettacolo, del giornalismo e dello sport, che offrono il loro tempo per servire e condividere questo momento speciale con i ragazzi di Nisida.
Il progetto, nato dalla generosità dello chef Filippo La Mantia, che ha vissuto in prima persona l’esperienza della detenzione per un errore giudiziario, è diventato molto più di un semplice pranzo natalizio. L’ALTrA Cucina rappresenta oggi un’esperienza di solidarietà profonda, che dà speranza ai ragazzi e alle loro famiglie, ma anche a coloro che scelgono di fare un passo verso il perdono, l’integrazione e la comprensione reciproca.
Un messaggio di speranza e integrazione
L’evento ha dimostrato ancora una volta come la cucina possa essere un mezzo potente per abbattere le barriere, promuovere l’integrazione e stimolare una riflessione collettiva sul senso della vita. Il bene, come un seme, è stato seminato nei cuori di tutti i partecipanti, creando un’atmosfera di calore umano che ha reso questo Natale indimenticabile.
L’ALTrA Cucina è una testimonianza che, anche nelle situazioni più difficili, l’amore e la solidarietà possono trasformare la realtà e portare luce nelle vite di chi ne ha più bisogno. E quest’anno, al Carcere Minorile di Nisida, quella luce ha brillato più che mai.