“Condivido pienamente quanto affermato dal Commissario Straordinario dell’Istituto Superiore di Sanità prof. Ricciardi in merito alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dall’on. Renato Balduzzi, secondo cui dietro la tensione tra scienza e diritto ci sarebbe anche “il dubbio sull’indipendenza delle nostre istituzioni scientifiche”.
Lo afferma Sergio Pecorelli, che aggiunge: “L’autonomia delle autorità tecnico-scientifiche del nostro Paese è un valore che va riconosciuto, altrimenti si rischia, anche senza volerlo, di legittimare il sospetto e l’insicurezza dei cittadini, spalancando il terreno a chi punta proprio sulla diffidenza verso le Istituzioni, sulla deregolamentazione e sulla negazione del primato della scienza, per pericolose speculazioni che nulla hanno a che fare con la tutela del diritto alla salute”.
Nel caso “Stamina” l’AIFA ha agito con coerenza e indipendenza, emanando un’Ordinanza per vietare la prosecuzione dei trattamenti alla luce delle irregolarità rilevate nel corso delle ispezioni condotte con i NAS. Anche la Comunità scientifica, nei suoi massimi esponenti nazionali e internazionali, aveva messo in guardia tutti – pazienti, istituzioni, media e operatori sanitari – dai potenziali rischi derivanti dalla palese violazione del metodo scientifico e dalla strumentalizzazione delle sofferenze dei malati e delle loro famiglie”.
“Credo che per continuare a tutelare il diritto dei cittadini ad essere curati con farmaci sicuri ed efficaci sia necessario l’impegno di tutti, ognuno in relazione al proprio ruolo e alle proprie competenze, a un’onesta assunzione di responsabilità. Le Autorità sanitarie indipendenti dovranno sempre agire, come finora è avvenuto, in autonomia e con rigore scientifico; ma l’intero sistema dovrà impegnarsi a far sì che le conquiste della scienza, che hanno reso migliore la vita dell’uomo, non vengano subordinate ad altri interessi e che non venga messa in dubbio la credibilità delle nostre Istituzioni nei riguardi dei cittadini e del nostro Paese e nei riguardi del mondo intero”.