Affollatissima Conferenza stampa della Fondazione Prosud – FOTO
Affollatissima Conferenza stampa della Fondazione Prosud, moderata da Gianfranco Coppola, oggi alle ore 11.30 in Sala Giunta, a Palazzo San Giacomo. In presenza dell’Assessore al Welfare del Comune di Napoli, Roberta Gaeta, il Prof. Vincenzo Mirone, Presidente di Prosud e Ordinario di Urologia presso l’Università Federico II di Napoli, ha presentato la nuova campagna di sensibilizzazione nei confronti del tumore alla prostata: L’ORO DELLA PREVENZIONE, patrocinata dal Comune di Napoli e chiaramente ispirata al film L’ORO DI NAPOLI, che il 23 dicembre di quest’anno compie 60 anni.
La campagna e’ stata realizzata con 4 spot, ciascuno della durata di un minuto, interpretati da testimonials che hanno regalato la loro bravura a questa importante causa assieme a tutto lo staff tecnico: Germano Bellavia, Rosaria de Cicco, Mimmo Esposito, Francesco Paolantoni, Patrizio Rispo, Gino Rivieccio. Con loro, una squadra di addetti ai lavori che hanno sposato con entusiasmo l’iniziativa, guidati dal Regista Giuseppe Bucci, ideatore del remake in oggetto.
Negli spot, accolti da risate e applausi, gli attori invitano il pubblico maschile a fare le giuste analisi, i controlli e le visite necessarie per prevenire o intercettare la malattia. Ed è così che Gino Rivieccio diventa il Pazzariello, Patrizio Rispo e Germano Bellavia reinterpretano la famosa partita a scopa, Rosaria de Cicco e Mimmo Esposito ci regalano la scena della pizzaiola, lanciando anche il messaggio della prevenzione di coppia, e Francesco Paolantoni si cimenta brillantemente nel difficilissimo confronto con il pernacchio di Eduardo.
L’iniziativa vuol trasmettere al pubblico maschile in modo “leggero” un importante messaggio dedicato alla prevenzione della malattia, e probabilmente anche il grande Regista sarebbe felice di sapere che il suo capolavoro è stato “usato” per contribuire a una causa così importante.
La conferenza stampa, moderata da Gianfranco Coppola, si è aperta con l’intervento del Prof. Mirone che dopo aver ringraziato i testimonials, il regista e lo staff tecnico che ha sposato l’importante iniziativa, ha fatto un bilancio sui primi due anni di attività della Fondazione Prosud, nella sua opera di sensibilizzazione verso la prevenzione del tumore alla prostata.:
“Il carcinoma della prostata rappresenta il tumore più frequente, nonché la seconda causa di morte oncologica, nei maschi dopo i 50 anni. La particolare caratteristica di questo tumore è quella di non causare, soprattutto nelle sue fasi iniziali, nessun sintomo o segno che possano farne sospettare la presenza. La maggior parte dei Registri Tumori rileva un aumento dell’incidenza del carcinoma prostatico. In particolare, secondo le stime AIRTUM, nel 2014 in Italia, più di 217.000 maschi adulti sono affetti da tumore della prostata, con circa 36.000 nuovi casi diagnosticati e 7.500 decessi. Il carcinoma prostatico ha mostrato negli ultimi decenni una costante tendenza all’aumento, particolarmente intorno agli anni 2000, in concomitanza con la maggiore diffusione del test del PSA quale strumento per la diagnosi precoce dei casi prevalenti. Come per altre neoplasie è presente un gradiente Nord-Sud tra le diverse regioni italiane: rispetto ai 109,5 casi/anno tra residenti del Nord-Italia, le regioni del Centro registrano un –22% (85,3/100.000) e quelle del Sud addirittura un –44% (61,4/100.000). Questo dato va riferito di certo non ad una reale minore incidenza e prevalenza della malattia, ma piuttosto ad una più bassa “cultura” della prevenzione medica nelle regioni del mezzogiorno. Infatti le stime epidemiologiche indicano un trend in costante aumento, laddove si applichino i corretti metodi di prevenzione, tant’è che si stima un’incidenza di circa 43.000 casi nel 2020 e di circa 50.000 nel 2030.
Non esiste alcun esame che da solo consenta di diagnosticare con certezza un cancro della prostata. Per riconoscere una neoplasia prostatica è necessario avere in mano tre elementi: il dosaggio del PSA, l’esplorazione digito – rettale della prostata ed una valutazione ecografica specialistica della ghiandola. La prevenzione e la diagnosi precoce permettono di individuare il tumore ad uno stadio più iniziale, e oggi, grazie alla presenza di terapie efficaci, è possibile tenere sotto controllo la malattia: tutto ciò si traduce in un significativo miglioramento della sopravvivenza e della qualità di vita dei pazienti.
In Campania non esiste una statistica specifica di quanta gente si ammala e muore di cancro alla prostata, perché manca un registro di riferimento. La Prosud, per contrastare questa situazione, ha deciso di investire nella realizzazione di un database in cui vengono inseriti tutti i pazienti con tumore della prostata, gestiti nei centri della rete PROSUD. Infatti, questo strumento, è messo a disposizione dei principali Centri Regionali per il trattamento chirurgico del tumore prostatico ed ha lo scopo di creare un “registro campano” che possa essere poi impiegato per successivi studi clinici ed epidemiologici.
Nell’ambito del suo programma, la Fondazione ha come scopo prioritario quello di diffondere la coscienza della prevenzione del tumore prostatico: la scelta nasce dalla consapevolezza del fatto che i maschi riservano poca attenzione alla propria salute, e esiste, ancora oggi, una scarsa cultura della prevenzione, per cui si registra una maggiore incidenza ed aggressività delle malattie tumorali. Per questo motivo la Prosud ha attivato una serie di iniziative volte a cambiare l’approccio alla prevenzione:
In primo luogo, si è dotata di un’ Unità Urologica Mobile, che “porta la prevenzione in piazza” . Il camper Prosud si muove nei capoluoghi di provincia e nelle principali città della Campania: in sole 30 tappe sono state effettuate piu’ di 1.000 visite. Grande è la soddisfazione per l’operato svolto in più di un anno di attività. Gli urologi volontari, a bordo del camper, sono ormai concreta realtà della medicina solidale che scende in strada con le sue eccellenze per offrire controlli gratuiti e per favorire l’abitudine alla prevenzione. Ma il camper è impegnato anche in programmi di prevenzione dedicati alle grandi collettività maschili presso enti ed istituzioni. Nel mese di ottobre è stato realizzato un progetto in collaborazione con l’ARPAC, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. L’iniziativa, denominata: “PREVENIRE PER VIVERE: LA PREVENZIONE UROLOGICA ITINERANTE”, ha portato il camper Prosud nelle sedi Arpac di Napoli, Salerno, Caserta, Avellino e Benevento. Sono state effettuate più di 150 visite durante i giorni e gli orari lavorativi. Con queste operazioni, Prosud “abbatte un’altra frontiera” andando incontro alle esigenze del pubblico maschile che, già reticente verso i controlli, spesso usa gli orari di lavoro come pretesto per rimandare le visite di controllo.
A questo si aggiungono anche le campagne di comunicazione; quelle “a tappeto” attraverso il web e una intensa attività di distribuzione di brochures e leaflets sul territorio, e quelle “dedicate”, come quella che stiamo presentando oggi. Il coinvolgimento di testimonials famosi e “in target” con il pubblico maschile adulto è molto utile per lanciare messaggi importanti relativi alla prevenzione. La loro influenza mediatica puo’ fare molto per convincere il pubblico a prendere l’abitudine di controllarsi. Nei prossimi mesi, oltre a prevedere un intenso calendario di tappe dell’Unità Mobile, pianificheremo una corposa programmazione degli spot sui principali mezzi di comunicazione. Questa campagna culminerà il 19/3/2015, giorno della festa del papà che da tempo ormai è stata identificata come la “Giornata Prosud”. Per quel giorno è previsto un evento sociale destinato alla raccolta fondi.
Un altro importantissimo passo è stata l’istituzione di un servizio di specialisti online denominata “Urologo per te”, il cui obiettivo è rispondere in diretta alle domande degli utenti . Chiunque volesse fare delle indagini iniziali ha, dunque, diverse opzioni: 1)recarsi alla postazione dell’Unità Mobile presente in piazza: non c’è bisogno di ticket o prenotazione, e la visita è completamente gratuita. A tal proposito, stiamo elaborando un calendario, con il Patrocinio del Comune di Napoli, che preveda la presenza dell’Unità Mobile tutti i fine settimana per circa tre mesi nelle principali piazze di Napoli ed in quelle periferiche, per sensibilizzare il pubblico alla cultura della prevenzione; 2) utilizzare il servizio di consulenza online presente sul sito della Fondazione;3) far riferimento alle strutture ospedaliere che rientrano nella rete Prosud, dislocate in Napoli e provincia.
Il nostro scopo di “avvicinarci all’uomo” per sensibilizzarlo alla lotta contro il tumore della prostata, ci ha visto anche sfilare con uno striscione sulla pista di atletica dello Stadio San Paolo, il 13 aprile scorso prima dell’incontro di calcio Napoli – Lazio; occasione in cui ci siamo rivolti direttamente ai numerosi tifosi over 50 presenti allo stadio. E questa iniziativa sarà sicuramente ripetuta in futuro.
Nel nostro sforzo di coinvolgere il pubblico maschile non trascuriamo le fasce piu’ deboli: per questo abbiamo siglato degli accordi con la Curia di Napoli. Il primo è datato 4 dicembre 2012, quando fu creato un ambulatorio nella Basilica dello Spirito Santo per offrire consulenze gratuite ai cittadini meno abbienti.Il 19 marzo di quest’anno, sempre in collaborazione con l’Arcidiocesi, è stato firmato un nuovo accordo con la Fondazione In Nome della Vita Onlus, in virtù del quale la Prosud assiste, presso “La Casa di Tonia”, persone che versano in uno stato di reale indigenza su segnalazione delle Parrocchie di Napoli.
Infine, per incentivare la ricerca, la Fondazione organizza eventi sociali destinati alla raccolta fondi per finanziare progetti di ricerca per acquisire e donare strumentazioni diagnostiche e chirurgiche di ultima generazione. Grazie a una di queste iniziative, recentemente ha finanziato anche la creazione di un posto di Ricercatore di tipo A, dedicato alla ricerca nel settore del cancro della prostata. Inoltre, coordina un progetto di fund raising destinato all’istituzione della prima Scuola di formazione in chirurgia robotica del Sud Italia, oltre alla collaborazione scientifica e di ricerca con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS – Roma) per la scoperta di nuovi marcatori del tumore prostatico.”
Subito dopo, il prezioso intervento del Prof. Aldo Masullo, Vicepresidente di Prosud: “La fondazione PROSUD nasce da una generosa iniziativa, volta a diffondere la coscienza della prevenzione delle malattie oncologiche, in particolare di quelle specifiche del sesso maschile, e a richiamare l’attenzione fattiva della nostra società meridionale sulle condizioni oggettive e soggettive, necessarie allo sviluppo della pratica della diagnosi precoce, delle terapie avanzate, della ricerca scientifica.
L’impegno della Fondazione, pur nei ben definiti limiti programmatici, lascia intuire una rilevanza ben più ampia di quella strettamente sanitaria, ed una funzione culturale influente su almeno tre piani: l’antropologico, il civile, il politico.
In senso antropologico il progetto della Fondazione comporta di fatto un contributo incisivo alla maturazione di una coscienza maschile non più narcisistica, non più paralizzata dall’ossessivo fantasma dell’intangibile virilità corporea e dal connesso rifiuto fobico di alcune procedure diagnostiche. Il maschio umano si convince così all’esercizio della cura di sé non per esibizionistico egocentrismo ma per dovere altruistico, per la responsabile volontà di vita del padre perché il figlio non resti precocemente orfano.
Dal punto di vista della dignità civile, l’ispirazione della Fondazione esprime il nuovo sentimento degl’Italiani del Sud, i quali cominciano a sentire l’orgoglio di essere non i soliti portatori di vittimistiche lamentele e di richieste di aiuto, ma una matura soggettività collettiva, che s’avvia a decidere di uscire dal suo stato d’inferiorità, mobilitando le sue intelligenze e sviluppando la potenza dell’interna coesione.
L’importanza politica dell’azione di Prosud infine costituisce un non verbale ma esemplarmente fattivo richiamo alla responsabilità dei privati nell’iniziativa socialmente utile, e ancor più un appello a tutti gli sparsi attori personali e istituzionali della conoscenza e dell’economia ad uscire dallo stato di sterile separatezza e a farsi una buona volta guida affiatata e coerente della società meridionale nel cammino di riappropriazione della sua autonomia e di pieno riscatto della sua forza morale.”
Il Regista Giuseppe Bucci ha raccontato come è nata l’idea del remake : “Nel Natale del 1954 usciva in sala il film “L’oro di Napoli” la prima commedia di Vittorio De Sica dopo i fasti del periodo neorealista. Ispirato ai racconti di Giuseppe Marotta il film ebbe un successo clamoroso risultando tra i film italiani di maggiore incasso della stagione. I personaggi del film, interpretati da attori allora popolarissimi, diventarono col tempo delle vere icone ed oggi sono ormai nella leggenda del cinema. Sessant’anni dopo “L’oro di Napoli” è ancora nel cuore e nella mente della gente, soprattutto nel mio. Per un napoletano come me, cresciuto con De Sica, la Loren, Eduardo, Totò, e tanti altri attori napoletani la possibilità di giocare con quei personaggi così inimitabilmente interpretati era null’altro che un divertente sogno.
E invece, quando mi hanno proposto di girare questi spot per la prevenzione del cancro alla prostata e mi hanno fatto i nomi dei tanti attori bravi e popolari che si erano prestati come testimonial… questa idea che mi accompagnava da tanti anni è spuntata fuori come la sola possibile! E proprio nel 60° anniversario del debutto del film avvenuto 23 Dicembre 1954! Anche il titolo “l’oro della prevenzione” mi pareva perfetto per sottolineare quanto sia importante la prevenzione.
Quale occasione migliore quindi? Una giusta causa, un omaggio dovuto ad un film leggendario, un gioco irriverente nella scrittura (che è stata la parte più difficile da realizzare) che trasforma le conversazioni originarie in consigli sulla prostata, un gioco un po’ pazzariello ma pieno di amore e rispetto che gli attori di oggi intavolano con i miti del passato: La simpatia di Gino Rivieccio nel riproporre il pazzariello Totò, l’ironia di Patrizio Rispo che fa rivivere Vittorio De Sica, divorato dal gioco nella partita a carte con un bambino…stavolta un po’ cresciuto (Germano Bellavia), la avvenenza di Rosaria De Cicco, che gioca con la Loren proponendoci una pizzaiola non più giovane alle prese con i problemi dell’età del marito Mimmo Esposito (nel film Giacomo Furia), la maestria di Francesco Paolantoni in una lezione sul pernacchio sorprendente quanto quella del maestro Eduardo, Insomma un simpatico modo di festeggiare “L’oro di Napoli” sostenendo, importantissimo, “l’oro della prevenzione”!
Particolarmente apprezzati gli interventi dei testimonials. Queste le parole di Rosaria de Cicco: L’oro di Napoli e’ uno dei film della nostra vita. Vittorio De Sica uno dei registi del nostro cuore. Sofia e’ l’attrice della nostra carne. Rendere omaggio a questi tre miti e’ il sogno di ogni attrice e di ogni napoletana. Una buona causa rende a volte possibile un piccolo sogno. Così hai la sensazione (rara) di essere al posto giusto nel famoso momento giusto. Questo. E credetemi non è poco.” Le fa eco Mimmo Esposito, suo partner nella scena della pizzaiola: “Reinterpretare a distanza di 60 anni (il 22 dicembre celebriamo l’evento della prima uscita del film) le battute celebri di Marotta interpretate allora dal grande Giacomo Furia, mi ha riempito d’orgoglio, soprattutto se lo scopo e’ quello di sensibilizzare gli uomini ad una corretta prevenzione del tumore alla prostata troppo spesso trascurata.” E Patrizio Rispo : “Sono come sempre presente per far sì che l’informazione sulla prevenzione sia quanto più diffusa possibile!!! La conoscenza in tutti i settori è fondamentale per crescere, ma in questo caso per difendersi da malattie che terrorizzano al solo nominarle!!! Bene; già conoscerle e sapere quanto si è fatto per combatterle ci fa spaventare meno e se si è attenti ad una prevenzione con controlli periodici pure se la malattia ha il coraggio di sfidarci, per lei la lotta sarà dura!”
Queste le parole di Gino Rivieccio: “Sono convinto, più che mai convinto, che la prevenzione sia alla base di tutto. Non è retorica ma prevenire è meglio che guarire. E poi dopo i 50 anni penso che il test alla prostata ogni 6 mesi debba rientrare nei comportamenti di vita naturali. Ecco perchè ho sposato in pieno l’iniziativa di partecipare allo spot, anche se il mio spot personale già lo giro da qualche anno attraverso la visita scadenzata con il mio urologo che mi fa uno scrupoloso check-up. Non c’è alternativa se non si vuole arrivare tardi.” Germano Bellavia ha così sintetizzato la sua esperienza: “OROrato di aver partecipato insieme a tanti nomi illustri ad una causa di VITALE importanza. Consideratemi sempre a vostra disposizione”. E per finire, Francesco Paolantoni:” Partecipare a un’operazione sociale così utile come la prevenzione alle malattie della prostata, farlo con il proprio mestiere, farlo con amici colleghi che stimi, farlo con una troupe fantastica, dagli organizzatori ai tecnici al regista, farlo interpretando un pezzo della storia del cinema, farlo vestendo addirittura i panni di chi mi ha fatto venire la passione per questo mestiere, il grande Eduardo, è stato davvero entusiasmante, spero che queste emozioni possano arrivare a tutti, insieme all’importantissimo messaggio. Grazie.”
Il ringraziamento della Fondazione Prosud Onlus, oltre ai testimonials e al regista, è andato anche a tutto lo staff e a quanti hanno sposato con entusiasmo l’iniziativa benefica:
Marco Cacciapuoti, Vittorio Brandi, Vincenzo Canzanella per i costumi , Paolo Tessitore per la fotografia, Luca Formicola per le musiche, Umberto Aprea, voce fuori campo, Federico Gravina per il compositing, Pierfrancesco Borruto per il progetto grafico, Kris Barone per il trucco , Maria Scala per le acconciature, Sergio Marra, produttore esecutivo, Paolo Terracciano per la preziosa collaborazione ai dialoghi, Ferdinando D’urbano, per la supervisione al montaggio, GIANMARCO Cesario, assistente alla regia, Rosa Perillo, assistente ai costumi, Tanai Baculo, per le riprese del backstage, Maurizio Massaro per il montaggio backstage, la preziosa collaborazione di Pino Sondelli, Lucio Allegretti di AQUILA FILM per la realizzazione. Si ringraziano inoltre CAMPANIA MOVIETOUR, PICCIONAIA EVENTI, Paolo Serretiello – Editore di RADIO MARTE STEREO, per la disponibilità data, Lucio Criscuolo, Marcella Cimmino, Maria Cuccurullo, Mario Febbraio.