A Napoli l’edizione 2024 del Premio Pimentel Fonseca, “Imbavagliati”
Si aprirà oggi lunedì 22 aprile alle ore 17, all’Istituto Italiano degli Studi Filosofici di Napoli con l’edizione 2024 del Premio Pimentel Fonseca, “Imbavagliati”, festival Internazionale di Giornalismo Civile, ideato e diretto da Désirée Klain, per accendere una luce sugli O-Scurati in Italia nel mondo e in Italia e in programma fino al 24 aprile.
Prima della cerimonia di premiazione ci sarà una lettura collettiva della contestata orazione civile, scritta da Antonio Scurati, alla vigilia del 25 aprile con la proiezione del video promosso dallo scrittore Nicola Lagioia per la rivista “Lucy – Sulla cultura”, dove 50 scrittori leggono a staffetta il testo censurato.
La nona edizione del Premio è dedicata ai reporter assassinati in questi mesi di bombardamenti nella striscia di Gaza, oltre un centinaio, tra giornalisti e personale che lavorano sui media hanno perso la vita: ovvero ci sono stati più morti in pochi mesi che in un anno intero.
Con 109 vittime, secondo le stime di IFJ (Federazione Internazionale dei Giornalisti), si è configurato un vero e proprio “giornalisticidio”: la più grande opera di censura operata da uno stato in guerra.
In onore delle vittime sarà premiata la coraggiosa giornalista egiziano-palestinese Youmna ElSayed, corrispondente dalla Striscia di Gaza di Al Jazeera English, per “la coerenza etica e il senso della missione che sono propri del giornalismo, che hanno in Eleonora un eterno esempio, vivono nelle sue scelte di vita e nella sua determinazione a raccontare gli eventi sfidando rischi e sacrifici indicibili. Ciò le ha procurato ammirazione in tutto il Mondo tra le persone che desiderano e amano la ricerca della verità e detestano manipolazioni e deformazione dei fatti; con umanità, empatia, e oggettività ha messo a rischio ogni cosa perché il suo raccontare facesse giungere ovunque possibile notizie e immagini della tragedia umanitaria immane che è in corso a Gaza”, scrive Nino Daniele, presidente della giuria scientifica del premio. Il “Premio honoris causa” sarà conferito alla giornalista sotto scorta campana, Marilena Natale, “per il suo coraggio nel denunciare la criminalità organizzata e per il suo instancabile e fattivo impegno; per essere vicina ai bambini oncologici e le loro famiglie con la sua associazione ‘Terra di cuori’. Nel segno di Donna Eleonora la sua vita è un esempio di come si possa avere un impatto significativo sulla società e le persone”.
Dopo i saluti di Massimiliano Marotta, presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, sono previsti gli interventi di Omar Suleiman e Jamal Qaddorah referenti della comunità palestinese in città, Nino Daniele, presidente della giuria scientifica, Giuseppe Giulietti, coordinatore nazionale di Articolo21, Tina Marinari, Campaigner Amnesty International Italia, di Gianmario Siani, presidente della “Fondazione Giancarlo Siani” e del giornalista Marco Cesario.
Durante l’evento, Amnesty International Italia sarà presente con attiviste e attivisti per chiedere, ancora una volta, il cessate il fuoco nel Medio Oriente, iniziativa realizzata insieme con il gruppo “Fermatevi!”, madrina Marisa Laurito, che con un suo video appello farà partire da “Imbavagliati”, una campagna di sensibilizzazione contro la guerra.
Durante la premiazione è, inoltre, prevista una performance teatrale a cura dell’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema di Gianni Sallustro, abiti storici di Costantino Lombardo, con gli attori G Sallustro , Francesca Fusaro, Claudia Fusaro, Tommaso Sepe, Vincenza Granato, Davide Vallone, Noemi Iovino, Roberta Porricelli, Maria Crispo, Antonella Montanino , Carillo Paola , Carlo Paolo Sepe e Domenico Liguori.
Il festival, prodotto da “O.R.M.U. srl”, è realizzato dall’associazione “Periferie del Mondo – Periferia Immaginaria” con il patrocinio del Comune di Napoli – che per l’anno 2024 inoltre promuove e finanzia il “Premio Pimentel Fonseca” – e in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Articolo21, l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, la Federazione Nazionale della Stampa, il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania e il patrocinio di Amnesty International Italia.
L’immagine simbolo della IX edizione di Imbavagliati è firmata dal fotoreporter palestinese Abed Zagout ed è quella di uno dei tanti funerali di giornalisti a Gaza, microfoni e telecamere sulle bare. Insieme con sua moglie e i 5 figli, dopo aver vissuto in tenda a Rafah, Abed Zagout oggi è esiliato in Egitto. Un collettivo formato da storici fotoreporter napoletani, tra i quali Luciano Ferrara, Ciro Fusco, Stefano Renna, Sergio Siano e Salvatore La Porta, ha risposto all’appello del Festival di giornalismo civile per il giornalista palestinese.
Vincitore dell’Impact Awards 2023 e del Red Cross Photography Award (2008) non gli è rimasto nulla, durante i bombardamenti ha perso anche la sua attrezzatura fotografica, per ricomprarla è attiva una raccolta fondi al link https://gofund.me/964899d5.