A fine settembre in libreria: Steve McCurry India – Electa
Dopo il successo di “Le storie dietro le fotografie”, Electa “Steve McCurry India”, un volume che raccoglie il meglio dei reportage realizzati in territorio indiano dal grande fotoreporter. Steve McCurry, leggenda vivente della fotografia contemporanea, viaggia in India da oltre trent’anni: la conosce intimamente e l’ha vista cambiare. Le foto contenute nel volume, capaci di consegnare al lettore il vero volto dell’India, alcune già famose, molte altre inedite e illuminanti, rivelano la bellezza di questa terra mettendone in risalto gli incredibili paradossi. L’obiettivo di McCurry restituisce un mondo di luce limpida, colori accecanti e ombre scurissime, in un’atmosfera tanto malinconica quanto gioiosa. Forse i contrasti più crudi che il fotoreporter racconta riguardano il rapporto tra i ricchi e i poveri del Paese: il proprietario terriero con i trofei di caccia appesi al muro e il mendicante in agonia sui binari, del tutto ignorato dai passeggeri del treno; i piccoli questuanti bagnati fradici che accostano disperatamente le dita al finestrino di un’automobile per chiedere l’elemosina; la signora di Bombay, vestita e pettinata di tutto punto, accanto a schiere di macchine d’epoca e autisti in livrea, ma anche gli abitanti delle baracche con i tetti in latta di Mumbai e le maleodoranti discariche a cielo aperto. Tutto ciò fornisce una dettagliata rappresentazione delle spietate incongruenze che caratterizzano la realtà indiana, afferma William Dalrymple nell’introduzione al volume, che traccia un ritratto della società indiana attuale, delle rapidissime trasformazioni in corso in ambito economico, tecnico scientifico e sul piano internazionale. Il lavoro svolto da McCurry, documentato da questo libro, è ricchissimo di momenti eccezionali, di scatti preziosi e rivela un’altra delle contraddizioni più estreme dell’India: un paese da un lato avidamente materialista (l’ossessione per le grandi firme, l’estrosa macchina di Bollywood …), ma che dall’altro resta uno dei luoghi più spirituali del nostro pianeta, una terra profondamente intrisa di sacralità con un variegato mosaico di culti diversi. Gli elementi del paesaggio indiano (montagne e foreste, grotte e rocce sporgenti, grandi fiumi) sono considerati i lineamenti divini di un territorio sacro, dunque non inanimato ma assolutamente vivente. Nell’India di McCurry le religioni sono permeabili e filtrano l’una nell’altra: nei pressi del Tempio d’Oro, il tempio più sacro dei Sikh, un pellegrino indù allunga un braccio per toccare un albero sacro; un paesaggio himalayano innevato mostra i soldati dell’esercito indiano che, in grande difficoltà per le tempeste invernali, arrancano davanti a una chiesa, un tempio indù, una moschea …