#Sbloccafuturo: dai rifiuti, alla mobilità e alla sicurezza del territorio.
Dissesto idrogeologico, trasporti, scuole, messa in sicurezza del territorio, impianti per la gestione dei rifiuti. In Campania tante le piccole e medie opere incompiute, utili davvero al territorio e ai cittadini. “Non basta fare. Occorre fare bene e soprattutto opere realmente utili. Come dimostrano i recenti crolli nella città di Napoli o la fragilità del territorio alle prime gocce di pioggia è opportuno scegliere le infrastrutture e le opere da mettere in cantiere per sbloccare il futuro della Campania e migliorare la sicurezza e la vivibilità, partendo dalle reali necessità dei territori. Sblocca Italia anche se è legge, è un provvedimento che racchiude una visione vecchia e sbagliata nella scelta delle priorità, e che non riesce a individuare criteri di utilità effettiva per il territorio e i cittadini. Si tratta quindi di una grande occasione persa, alla quale però vogliamo rispondere con nuove e più efficaci proposte raccolte sul campo, attraverso le segnalazioni dei cittadini realmente coinvolti e interessati a sbloccare il loro futuro”. In una nota Michele Buonomo presidente Legambiente Campania lancia la campagna di raccolta fotografica #sbloccafuturo, con le opere da realizzare segnalate dai cittadini. Dagli interventi di messa in sicurezza della Scuola Ciaramella Settembrini di Afragola alla Circumvesuviana con una rete su ferro di oltre 142 km distribuiti su 6 linee e 96 stazioni con pochi treni, spesso malridotti, poco personale e tratti di linea obsoleti e pericolosi che necessita di ristrutturazioni urgenti passando per la bonifica di Bagnoli e per funzionamento degli otto impianti di compostaggio dove le procedure risultano in vario grado avviate ma varianti al progetto originario e ostacoli burocratici rallentano l’iter per il loro effettivo funzionamento continuando con l’abbattimento degli ecomostri a partire da Alimuri in penisola sorrentina per concludere ad un piano di manutenzione ordinaria del territorio contro il dissesto idrogeologico e il consumo di suolo.