Minori impiegati nell’attività di accattonaggio

 Minori impiegati nell’attività di  accattonaggio

Nell’ambito delle attività di controllo finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni legati all’accattonaggio mediante lo sfruttamento di bambini sul territorio cittadino, personale della Unità Operativa Tutela Emergenze Sociali e Minori ha accertato che soggetti dediti all’accattonaggio, prevalentemente di etnia rom, partono dai campi rom sorti nella periferia cittadina di Poggioreale, oppure dalla cinta extraurbana, per giungere con bambini – spesso anche neonati – in diverse zone della città.
Si è constatata che la “trasferta” è spesso effettuata a piedi, con bambini trasportati in passeggini di fortuna, noncuranti del freddo o pioggia a cui sono sottoposti; esponendo i minori ad altissimo rischio in termini di salute e sicurezza prim’ancora di impiegarli nell’accattonaggio, tanto da privarli del diritto al gioco, all’istruzione e a vivere condizioni di vita normali.
Dai controlli effettuati negli ultimi sei mesi si è constatato che il fenomeno dell’accattonaggio non interessa soltanto i centri prossimi ai luoghi in cui dimorano, ma si estende anche a circa 10 / 15 Km dai campi.
Emblematico è il caso di una famiglia composta da padre C.C. di 31 anni, madre S.E. di 21 anni, che ogni giorno raggiungono Posillipo dal quartiere Poggioreale restando per strada con la figlia di appena tre anni fino al tardo pomeriggio, elemosinando spiccioli. Entrambi i genitori sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.
Negli ultimi 15 giorni si è proceduto a denunciare all’Autorità Giudiziaria Ordinaria nonché al Tribunale dei Minori 6 cittadini rumeni per violazione dell’art. 600 octies c.p., perché gli stessi impiegavano i propri figli, tutti al di sotto degli 8 anni, per mendicare e impietosire i passanti.
Altro caso significativo è quello di un’adolescente rumena di soli 16 anni, proveniente dal Campo Rom di Via delle Brecce, che utilizzava la figlia neonata di 7 mesi per mendicare davanti ad una chiesa di Via S. Lucia: si è provveduto per ambedue i minori, mamma e figlio, a informare la Procura Minori e ad attivare idonei interventi di assistenza tramite i Servizi Sociali competenti.
Gli agenti della Unità Operativa Tutela Minori ed Emergenze Sociali stanno procedendo a verificare anche l’eventuale frequenza scolastica dei minori in età scolare nei Circoli Didattici vicini ai campi Rom, incentivando l’inserimento dei minori nel percorso dell’obbligo scolastico, dandone notizia all’A.G. in caso di inadempienza o di evasione scolastica.

Mario Orlando

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