Pericolo ustioni tra bambini: validato progetto pilota ISS nelle scuole

 Pericolo ustioni tra bambini: validato progetto pilota ISS nelle scuole

Un kit didattico-formativo per incrementare la capacità di riconoscimento dei rischi di ustione da parte dei bambini (3-5 anni), e per promuovere sia il livello di competenze di primo soccorso che appropriate norme comportamentali preventive da parte dei bimbi più grandi (6-9 anni) e degli adulti (genitori e insegnanti). E’ quanto ha messo a punto, e poi validato con successo, l’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito del progetto pilota “PR.I.U.S. – Prevenzione degli incidenti da ustione in età scolastica”, finanziato dal Ministero della Salute e presentato oggi giovedì 30 ottobre 2014 presso l’Auditorium di Lungotevere Ripa 1 del Ministero della Salute.

Nel progetto sono stati coinvolti nove istituti scolastici di otto città campione (Torino, Milano, Verona, Padova, Roma, Napoli, Brindisi, Palermo) per un totale di 195 bambini delle scuole dell’infanzia e 175 bambini delle scuole primarie, che hanno potuto sperimentare il kit validato dall’ISS e composto, tra i numerosi materiali, da: album illustrati interattivi con tavole a disegno da colorare per i bambini; opuscoli informativi per gli adulti e poster per le classi; manuale operativo per i formatori (medici Centri Ustioni e insegnanti); schede valutative illustrate pre e post-intervento per i bambini; questionari valutativi pre e post intervento (per genitori, insegnanti e bambini della scuola primaria).

“Siamo molto soddisfatti dei risultati del nostro intervento formativo– ha commentato Alessio Pitidis, ricercatore dell’ISS – In particolare, per i bambini della scuola dell’infanzia, il kit ha prodotto un incremento della capacità di riconoscimento dei pericoli in ciascuno degli ambienti esaminati (cucina, bagno, soggiorno, esterni). Su 41 tipiche situazioni a rischio d’ustione illustrate nelle schede valutative per 36 è aumentata la percentuale di riconoscimento del rischio (ad es.: “piatto di minestra bollente sul tavolo della cucina” prima della formazione riconosciuto a rischio dal 73,1% dei rispondenti, dopo dal 97,5%). Riguardo ai bambini della scuola primaria (6-8 anni) in tutte le 47 situazioni a rischio illustrate si è riscontrato un incremento nella capacità di riconoscimento del pericolo dopo l’attività formativa (ad es.: “flacone liquido infiammabile ai piedi del barbecue”, prima della formazione riconosciuto come pericoloso dal 36% dei rispondenti, dopo dal 65,7%)”.
I bambini più grandi, inoltre, non solo hanno mostrato una maggiore capacità di percezione visiva del rischio, ma hanno anche acquisito nozioni sui corretti comportamenti preventivi, il primo soccorso e gli effetti delle ustioni (ad es. alla domanda su cosa fare in caso di ustione alla mano prima dell’intervento formativo il 72,6% dei bambini aveva risposto correttamente di metterla sotto acqua fresca, dopo l’83,7%).

Incidenti e ustioni, a rischio i più piccoli

Nell’Unione Europea gli incidenti domestici e del tempo libero sono la prima causa di morte in età pediatrica (0-14 anni) e, tra essi, le ustioni rappresentano una delle prime cinque cause di mortalità, pari al 3% di tutti i morti per incidenti e violenza in queste età.
In Italia dalle Schede di Dimissione Ospedaliera e similmente in quelle di Pronto Soccorso – monitorate dal Sistema di sorveglianza campionaria degli incidenti SINIACA-IDB (Sistema Informativo Nazionale sugli Incidenti in Ambienti di Civile Abitazione – Injury Database) dell’ISS, risulta come, nel periodo 2005-2009 – il 71% dei ricoveri per ustione in età pediatrica (0-14 anni) riguardi bambini di età non superiore a 4 anni; considerando gli ustionati fino a 9 anni d’età, tale quota sale all’86%. In oltre il 90% dei casi, l’ustione è avvenuta a seguito di un incidente domestico o del tempo libero.

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