Siracusa, operazione “Doctor House”: denunciati 33 dipendenti dell’ASP – VIDEO
La Guardia di Finanza di Siracusa ha accertato la responsabilità per truffa ai danni dello Stato nei confronti di 33 soggetti in servizio presso l’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa. L’operazione, denominata “Doctor House”, è il risultato di un’attività di indagine protrattasi per mesi con l’ausilio di telecamere, collocate all’ingresso dell’ex Ospedale Neuropsichiatrico Provinciale di via traversa la Pizzuta di Siracusa, che hanno consentito di monitorare sia gli strumenti per la rilevazione delle presenze del personale che l’ingresso principale. Millecinquecento scatti fotografici e seicento ore di videoriprese in 44 giorni hanno fatto emergere che 33 dipendenti si assentavano, arbitrariamente, dal posto di lavoro (17 dirigenti e 16 dipendenti). In totale 870 ore di assenza che vanno da un minimo di 4 ad un massimo di 156 ore di presenza falsamente attestata. Le indagini delle fiamme gialle aretusee hanno consentito di provare che i dipendenti, a piccoli gruppi, si mettevano d’accordo tra loro affinchè uno timbrasse il badge magnetico degli altri, consentendo a questi di arrivare in ritardo, andare via in anticipo dal posto di lavoro, ovvero uscire per dedicarsi a faccende personali. Il fraudolento sistema adottato, permetteva a taluno di trascorrere gran parte del tempo lavorativo al bar, ad altri di passeggiare per le vie dello shopping insieme a colleghi, ad altri di recarsi al mercato ed altri ancora a svolgere attività sportiva. Le indagini dirette dal Procuratore Capo Dott. Francesco Paolo Giordano e coordinate dal Sostituto Procuratore Dott. Antonio Nicastro, sono state eseguite dalla Compagnia di Siracusa, hanno permesso all’A.G. inquirente di richiedere, per 19 indagati, la misura dell’interdizione dai pubblici uffici, su cui si pronuncerà, nei prossimi giorni il G.I.P. di Siracusa. Ai dipendenti sono stati addebitati i reati di falso (art. 479 c.p.), di truffa aggravata ai danni dell’Ente Pubblico (art. 640 c.2. c.p.) e di false attestazioni o certificazioni (art. 55 quinquies del D. Lgs. 30 marzo 2001 nr. 165 Testo Unico del Pubblico impiego). Questi, oltre alla condanna per i reati commessi, potranno essere chiamati a risarcire il danno patrimoniale, pari al compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i quali sia accertata la mancata prestazione, nonché il danno all’immagine subita dall’amministrazione pubblica. Il fenomeno dell’assenteismo oggi provoca un peggioramento della qualità dei servizi resi, una riduzione della produttività, un aumento dei costi ed un’immagine negativa della P.A.. L’operazione si attesta, quindi, in un segmento operativo nel quale il Corpo acclara le sue peculiarità di Polizia Economico Finanziarie e si pone come tutore del bilancio pubblico finalizzando i propri interventi non solo all’effettivo incasso dei tributi dovuti ma anche ad assicurare che le risorse siano gestite in maniera corretta.