Motore elettrico: il futuro che stiamo ancora aspettando a Napoli

 Motore elettrico: il futuro che stiamo ancora aspettando a Napoli

di Stefano Esposito

Nel mondo frenetico delle auto elettriche, ogni giorno sembra portare una nuova promessa rivoluzionaria. Ma qui a Napoli, dove il sole splende generoso, la realtà è un po’ diversa. Si parla tanto di veicoli a zero emissioni, ma la verità è che ci stanno ancora lavorando. Al momento, le auto elettriche non si vendono come sperato e questo è il vero problema.

Immaginate Napoli, con i suoi vicoli stretti e affollati, dove già trovare un parcheggio è un’impresa epica. Adesso immaginate dover trovare anche una stazione di ricarica per la vostra auto elettrica. Ah, sarebbe bello avere un’auto che non inquina, ma poi dove la ricaricate? Col sole di Napoli? Forse si spera in una ricarica solare miracolosa, ma la realtà è che le stazioni di ricarica sono ancora troppo poche.

Un altro tema cruciale è la chiusura delle fabbriche di auto a Napoli, che ha causato ondate di scioperi e preoccupazioni tra lavoratori e famiglie. In un clima di incertezza, mentre si discute del futuro elettrico, chi pensa ai lavoratori e alle loro famiglie che vedono il loro futuro sempre più incerto? Questo sentimento sembra risuonare con le parole di Pino Daniele in “Na tazzulella ‘e cafè”:

“’Na tazzulella ‘e cafè e mai niente ce fanno sapè. Nui ce puzzammo e famme, o sanno tutte quante. E invece ‘e c’aiutà c’abboffano ‘e cafè. ‘Na tazzulella ‘e cafè, ca sigaretta acopp pe nun verè che stanno chine e sbaglie, fanno sulo mbruoglie. S’allisciano, se vattono, se pigliano ‘o cafè. E nuie passammo ‘e guaie, nuie nun putimmo suppurtà. E chiste invece ‘e rà ‘na mano. S’allisciano, se vattono, se magnano ‘a città.”

Mentre l’industria discute di innovazione, chi pensa al pane quotidiano dei lavoratori?

Ma c’è una soluzione che potrebbe adattarsi perfettamente alla nostra geologia e alla mancanza di intermodalità: il car sharing elettrico. Condividere un’auto elettrica potrebbe essere la chiave per superare le difficoltà logistiche della città. Immaginate poter prendere un’auto quando serve e poi lasciarla dove è più comodo, senza preoccuparsi della ricarica.

Nel frattempo, gli studi per migliorare l’elettrico continuano. Gli ingegneri sono al lavoro su batterie che durano più a lungo e si ricaricano più velocemente. Un’innovazione interessante è rappresentata dalle batterie allo stato solido, che promettono di essere più sicure e efficienti. Inoltre, si stanno sviluppando tecnologie per la ricarica ultrarapida, che potrebbero ridurre i tempi di ricarica a pochi minuti.

In conclusione, mentre il motore elettrico rappresenta una grande speranza per il futuro, a Napoli si sta ancora aspettando che diventi una soluzione veramente praticabile. Tuttavia, affinché questa soluzione sia davvero sostenibile a livello ecologico e anche lavorativo, garantendo opportunità e stabilità per i lavoratori locali inseriti nel comparto motori e nel relativo indotto. Insomma, con un po’ di innovazione e un pizzico di ironia napoletana, forse un giorno si riuscirà veramente a fare il giro della città con un pieno… di sole.

 

Mario Orlando

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