Salerno, momenti di tensione alla festa patronale: contestato mons. Moretti
Tensione alle stelle alla festa patronale di Salerno durante la processione in onore del santo patrono della città campana, San Matteo. Una parte delle paranze, predisposte come portatori delle statue del patrono, oltre a quelle di San Giuseppe e dei Martiri salernitani, si è opposta alle disposizioni dell’arcivescovo, monsignor Luigi Moretti, che prevedevano la riduzione delle danze e dei ‘giri’ delle statue su stesse, oltre alla cancellazione delle soste nell’atrio del comando provinciale della Guardia di Finanza e del Comune di Salerno. Le nuove regole per la processione adottate dalla Curia salernitana, in osservanza alla norme indicate dalla Conferenza episcopale, hanno trovato l’opposizione di una parte dei portatori delle paranze che prima dell’avvio della processione, nell’atrio del Duomo, hanno avuto un confronto con l’arcivescovo. La processione e’ partita con 15 minuti di ritardo tra l’incredulità dei fedeli che attendevano all’esterno della cattedrale l’uscita del corteo religioso. Nel corso della processione si sono registrati anche momenti di contestazione da parte di alcuni fedeli all’indirizzo del presule; non sono mancati anche fischi in piazza Cavour quando l’arcivescovo ha preso parola per la benedizione. La situazione e’ controllata dagli agenti della Digos e dal questore, Alfredo Anzalone. Contro le disposizioni dell’arcivescovo Moretti, i portatori delle paranze del patrono di Salerno, San Matteo, e degli altri santi protettori salernitani, sono entrati nell’atrio del Comune. La statua del patrono e’ stata fatta girare mentre il vescovo era fischiato all’esterno da alcuni fedeli. Momenti di tensione si sono registrati poi in una tappa della processione su via Da Procida, nel centro storico del capoluogo, quando sono stati intonati cori di contestazione all’indirizzo del presule che ha continuando a procedere verso il Duomo accompagnato dal corteo di presbiteri, dal questore di Salerno, Alfredo Anzalone, da alcuni agenti della Digos e da Angelo Scelzo, vicedirettore della Sala stampa vaticana. Alle 21,50 le paranze hanno fatto ritorno in cattedrale e prima della benedizione alla citta’, il vescovo e’ stato ancora oggetto di vibranti fischi. “Ringrazio – ha detto il presule – tutti coloro che hanno contribuito a fare una bella manifestazione di fede, grazie”. Dopo il saluto del vescovo sono seguiti altri fischi. La processione e’ durata circa tre ore e mezza. Alle 20,17 il corteo e’ stato interrotto su via Roma da una dimostrazione dei portatori, contrari alle novita’ apportate dall’arcivescovo; la processione e’ ripresa dopo qualche minuto tra gli sguardi increduli dei fedeli.