Beatificazione del giudice Rosario Livatino, iniziativa per il II anniversario

 Beatificazione del giudice Rosario Livatino, iniziativa per il II anniversario

Su iniziativa della Fondazione San Giuseppe dei Nudi e del Centro Studi Rosario Livatino, presso il Complesso monumentale di San Giuseppe dei Nudi in Napoli, via San Giuseppe dei Nudi 72, si è svolta una cerimonia per il II anniversario della beatificazione del giudice Rosario Livatino. Per il giovane giudice, assassinato dalla mafia a 38 anni, proclamato Beato, sarà celebrata una Messa officiata da fra’ Sergio Galdi d’Aragona.

“Alla celebrazione –ha annunciato il presidente della Fondazione di San Giuseppe dell’Opera di vestire i Nudi, l’avv. Ugo de Flaviis – è seguito la presentazione del concorso di idee indetto dalla Fondazione per la realizzazione di un’opera d’arte dedicata al giudice Livatino”.

Eroe della legalità e martire di Cristo, come lo ha definito il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, nell’omelia tenuta il 9 maggio 2021, in occasione della cerimonia solenne per la beatificazione, nella cattedrale di Agrigento, Rosario Livatino venne trucidato a Canicattì, dove viveva, la mattina del 21 settembre 1990. Nel decennio dal 29 settembre 1979 al 20 agosto 1989, come Sostituto Procuratore della Repubblica, Livatino si occupò delle più delicate indagini antimafia e anche di quella che poi, negli anni 1990, sarebbe scoppiata come “Tangentopoli siciliana”. Nella sua agenda, alla data del 18 luglio 1978, si legge: “Oggi ho prestato giuramento: da oggi sono in magistratura. Che Iddio mi accompagni e mi aiuti a rispettare il giuramento e a comportarmi nel modo che l’educazione, che i miei genitori mi hanno impartito, esige”. Fede e diritto, infatti, per Livatino, come egli stesso spiegò in una conferenza, sono due realtà “continuamente interdipendenti fra loro, sono continuamente in reciproco contatto, quotidianamente sottoposte ad un confronto a volte armonioso, a volte lacerante, ma sempre vitale, sempre indispensabile”.

NOTE

 LA FONDAZIONE DI SAN GIUSEPPE DELL’OPERA DI VESTIRE I NUDI

Oltre a svolgere opere di carità è ‘un piccolo scrigno di tesori di inestimabile valore religioso e culturale nel cuore del centro storico di Napoli, poco distante dal Museo Archeologico. Venne fondata nel 1740 da Re Carlo III per assistere i poveri e mendicanti. Il nome originario era Real Arciconfraternita Monte di San Giuseppe di Vestire i Nudi Vanta una pinacoteca importantissima, con firme prestigiose come Andrea Vaccaro, Giuseppe Bonito, Jusepe de Ribera e tanti altri. Inoltre, ha un fondo musicale, costituito da manoscritti di opere la maggior parte delle quali inedite, composte dai più celebri esponenti della Scuola Musicale Napoletana. Basti pensare che lo stesso Giovanni Paisiello fu nominato nel 1801 Maestro straordinario di cappella. Conserva una raccolta di reliquie di primaria importanza a partire dal bastone di San Giuseppe, ma anche la Stauroteca ed il “Sacro Legno”, un prezioso reliquiario in rame dorato con finiture d’argento contenente alcuni frammenti della Vera Croce lignea di Gesù.

CENTRO STUDI ROSARIO LIVATINO

Si costituisce nel 2015, a 25 anni dal sacrificio del magistrato siciliano, ad opera di un gruppo di giuristi – magistrati, avvocati, docenti universitari, notai – che, traendo esempio dal giudice ucciso per mano mafiosa nel 1990 e proclamato beato il 9 maggio 2021, studia temi riguardanti in prevalenza il diritto alla vita, la famiglia, la libertà religiosa, e i limiti della giurisdizione in un quadro di equilibrio istituzionale, e realizza azioni di mobilitazione culturale, informazione, formazione, oltre ad essere parte attiva in giudizi rilevanti

 

Mario Orlando

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