Il mito di Martha Argerich a Ravello con l’Orchestra Giovanile dello Stato di Bahia

 Il mito di Martha Argerich a Ravello con l’Orchestra Giovanile dello Stato di Bahia

Il penultimo weekend del Ravello Festival 2014 riserva, domenica 14 settembre (ore 19.55), uno degli appuntamenti più attesi del ricchissimo cartellone sinfonico che, quest’anno, ha visto alternarsi nella Città della Musica alcune delle orchestre, dei direttori e dei solisti più importanti del panorama internazionale. A salire sul Belvedere di Villa Rufolo sarà infatti, Martha Argerich, considerata da più parti la massima pianista del nostro tempo, concertista di straordinario carisma, interprete travolgente e sensibile.
Ad affiancare la Argerich – che ritorna al festival dopo il successo del 2012 con i Bohemian Virtuosi – saranno i circa 140 elementi dell’Orchestra Giovanile dello Stato di Bahia, diretti dalla bacchetta di Ricardo Castro. L’accostamento non è casuale: da sempre, infatti, Martha Argerich ama promuovere giovani artisti particolarmente dotati e realtà musicali ed educative che riescono a dare un futuro a tanti giovani. L’ensemble brasiliano infatti, nasce come iniziativa pioneristica sul modello venezuelano di Abreu (“El Sistema”), fondata nel 2007 proprio dal pianista e direttore d’orchestra brasiliano Ricardo Castro, che attualmente ne è direttore artistico e direttore generale. Sostenuta dalla città di Bahia, l’orchestra fa parte del programma educativo a lungo termine Neojiba. In pochi anni l’orchestra ha conquistato ampio successo in Europa, facendo registrare il tutto esaurito a Londra, Berlino e Ginevra e proponendosi come ensemble in residence al Festival di Montreux. Così la musica ha trasformato le vite di centinaia di bambini, mentre il progetto Neojiba continua a conquistare nuove platee con entusiasmanti riproposte del repertorio tradizionale e contemporaneo. Il 2014 è l’anno del primo tour negli Stati Uniti dell’orchestra, oltre che del suo debutto in Italia, con tappe a Torino, Milano e Ravello. Il programma proposto, brillante e impegnativo, comprende, tra l’altro, il sontuoso primo Concerto di Čajkovskij, cavallo di battaglia da sempre dell’artista argentina, che nell’occasione verrà dedicato a Claudio Abbado.

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