Quarto, beni confiscati: assegnate con bando pubblico altre 2 ville che diventeranno un Centro per l’autismo e punto di riferimento per i genitori

 Quarto, beni confiscati: assegnate con bando pubblico altre 2 ville che diventeranno un Centro per l’autismo e punto di riferimento per i genitori

Continua il programma del Comune di Quarto di affidamento degli immobili confiscati alla camorra e assegnati per finalità sociali. Le due ville confiscate in via Cesapepere e via Cortese ad esponenti del clan Polverino-Nuvoletta sono state assegnate ad una associazione temporanea di imprese, composta dalle cooperative sociali Fattoria nel Parco, Proxima Centauri e Eureka2000, che hanno creato un partenariato con altre 5 realtà associative e cooperative, che da anni si occupano di autismo. “Continua il nostro impegno convinto e continuo in tema di gestione e assegnazione di beni confiscati – dice il sindaco Antonio Sabino e consigliere metropolitano con delega al Patrimonio e ai Beni comuni – Ringrazio il Segretario generale del nostro Ente, la dottoressa Leondina Baron, che ha presieduto la commissione giudicatrice per la valutazione dei progetti presentati, gli uffici comunali e gli assessori alle Politiche sociali Angela Di Francesco e alla Scuola e Beni confiscati Raffaella De Vivo per l’attento ascolto del territorio e dei bisogni sociali di molte famiglie e delle istituzioni scolastiche. In questi due grandi immobili saranno accolti nei prossimi mesi fino a 25 persone, per lo più bambini e adolescenti, affetti da disturbi dello spettro autistico, della sindrome di Asperger e delle patologie correlate. Tutto ciò mi emoziona, perché in questi anni ho incontrato decine di famiglie che lamentavano una assenza di strutture pubbliche e noi ora realizziamo questo sogno a Quarto e, per di più, in due beni confiscati. Un messaggio doppiamente importante e un punto di riferimento per l’intera area metropolitana di Napoli, anche perché nell’intero Centro-Sud Italia ci sono poche realtà come quella che realizzeremo a Quarto. Conosciamo il bisogno delle famiglie del nostro territorio su questo tema e il progetto denominato “Case dell’Arcobaleno per l’Autismo”, che sarà realizzato in queste due ville, prevede anche l’utilizzo dell’intelligenza artificiale attraverso una app innovativa, un gruppo di mutuo aiuto tra i genitori, una serie di laboratori e l’impiego di molte professionalità anche in aiuto dei caregiver. Ma sarà, innanzitutto, un primo e saldo punto di riferimento e sostegno per moltissime famiglie di ragazzi e ragazze affetti dallo spettro autistico del nostro territorio. ”.

Mario Orlando

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