Anaao Assomed, Bruno Zuccarelli: “Camorra negli ospedali? Lo denunciammo 4 anni fa”

 Anaao Assomed, Bruno Zuccarelli: “Camorra negli ospedali? Lo denunciammo 4 anni fa”

«La camorra negli ospedali di frontiera è una presenza oscura e sotto gli  occhi di tutti. È un bene che il commissario dell’Asl Napoli 1 Centro Ciro  Verdoliva abbia richiamato l’attenzione su un allarme che come segretario  regionale dell’Anaao Assomed ho sentito il dovere di lanciare anni fa. La  speranza è che dopo anni, il nostro “sos” risale al 2015, la Procura abbia  ormai svolto meticolose indagini e che quindi si sia ormai pronti a  liberare queste strutture dal malaffare». Così Bruno Zuccarelli, Vice  Segretario Nazionale Anaao con delega al Mezzogiorno commenta le  dichiarazioni del commissario straordinario dell’Asl Napoli sulle  infiltrazioni camorristiche.  In tempi non sospetti, quando rivestiva il ruolo di segretario regionale  del sindacato dei medici dirigenti, Zuccarelli aveva infatti chiesto che  si approfondissero eventuali legami tra la camorra e gli ospedali del  centro città. «Siamo certi – l’interrogativo proposto da Zuccarelli – che  questi soggetti non tengano sotto scacco alcuni nosocomi del centro  storico?». Per il sindacalista è fin troppo evidente, valeva allora e vale  ancora oggi – che a Napoli strutture quali l’Ascalesi, il San Giovanni  Bosco ed il Vecchio Pellegrini siano dislocate in “zone calde” e quindi  soffrano di un processo di “osmosi” che rischia di portare all’interno personaggi dubbi, se non addirittura veri e propri affiliati a qualche  clan. Zuccarelli aveva denunciato che alcuni ospedali del centro storico  erano stati utilizzati dalla camorra per organizzare summit, ma anche per  custodire armi e droga ed evitare controlli da parte delle forze  dell’ordine. «Mi chiedo – dice – quale sia la situazione attuale».   Il Vice Segretario Nazionale Anaao mette in guardia anche dalla mentalità  camorristica che alle volte si annida all’interno di alcuni uffici. «Una  mentalità che va combattuta e debellata con la stessa forza con la quale  si interviene contro i clan. Solo così potrà esserci realmente un vero  cambiamento. L’Anaao lo ha fatto anni fa ed è pronta a sostenere tutte le  iniziative che verranno poste in essere in favore della legalità».

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