Il racconto di Napoli: attraverso i suoi colori e la sua arte, con “Megaride Art”

 Il racconto di Napoli: attraverso i suoi colori e la sua arte, con “Megaride Art”

Napoli è una storia, una storia che va raccontata e conosciuta attraverso le sue straordinarie bellezze storico-artistiche ed archeologiche, attraverso i suoi vicoli da cui è possibile sentire gli straordinari odori della tradizione gastronomica e dolciaria e attraverso i suoi colori.
Per questo fine settimana, sono proposte da Megaride Art, Agenzia di Servizi Culturali, di Maria Girardo, due particolari visite che verteranno sul far rivivere le origini della Napoli antica.
Si comincerà, Sabato Mattina, con la visita alla Basilica di San Paolo Maggiore che, costruita sulla primitiva basilica, visse un periodo di intensa ricostruzione a partire dal 1538 quando il vicerè don Pedro de Toledo la diede in concessione ai Padri Teatini. Una chiesa colossale, quella di San Paolo Maggiore, in cui è possibile ammirare, tra le tante, opere di Dionisio Lazzari, Domenico Antonio Vaccaro, Paolo De Matteis e di cui, purtroppo, a causa del bombardamento del 1943, è andato perso il soffitto e parte della navata.
Domenica Mattina, invece, si proseguirà in un percorso che è all’insegna dei “colori di Napoli”.
Si comincerà dall’analisi della Stazione di Materdei, vero e proprio tripudio di colori che, vanno dal blu al verde, al rosso,
per passare al Cimitero delle Fontanelle autentica testimonianza, del pregnante culto dei morti.
Il culto dei morti a Napoli ha avuto, nel corso dei secoli, una sua importanza per le varie situazioni storiche che la città ha vissuto ed ha dato vita alla venerazione di singoli teschi, le cosiddette “capuzzelle” raccolte tutte all’interno di un’ampia caverna che ha originato un vero e proprio ossario.
Il percorso si concluderà a due passi dal cimitero delle Fontanelle, sarà possibile, inoltre, “rivivere” “la Napoli di un tempo”.
Entrando in una casa, vero e proprio ambiente tufaceo, sotterraneo, scavato dai tagliamonte probabilmente nel Seicento, si scopriranno cinque pozzi dove anticamente gli abitanti della zona attingevano l’acqua, compreso un convento settecentesco, oggi scomparso. Tutt’intorno, inseriti nell’ambiente giallo-umido, sono esposti antichi strumenti di lavoro, candele, vecchie sculture ritrovate e riggiole.
Per i dettagli informativi, basta visitare sito web dell’Agenzia Megaride Art al seguente link:
www.megarideart.com/eventi
oppure telefonare ai numeri:
+39 081 194 650 25 – +39 3481149647

Mario Orlando

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