Formula 1, l’anteprima del Gran Premio d’Italia di Monza – VIDEO
Monza è la gara di casa per Pirelli: si trova, infatti, a solo mezz’ora di auto dal quartier generale della società, a Milano, dove vengono progettate le gomme F1. Con le sue famose curve veloci, come la Parabolica, e i lunghi rettilinei seguiti da chicane lente, dove sono alti i carichi longitudinali in trazione e frenata, il circuito italiano rappresenta una bella sfida per le gomme. Per questo motivo, Pirelli ha deciso di portare qui le due mescole più dure del range F1: il P Zero Orange hard ed il P Zero White medium. Oltre alle forze scaricate, le gomme devono sopportare ulteriori stress derivanti dagli alti cordoli, tipici del circuito italiano. Proprio i cordoli vengono spesso sfruttati dai piloti per trovare la traiettoria più veloce, e lo pneumatico svolge un ruolo chiave nell’ assorbire gli impatti come parte della sospensione. Quest’anno, i nuovi regolamenti hanno ridotto i livelli di carico aerodinamico, per cui se da un lato le velocità in curva si sono ridotte, dall’altro le vetture raggiungono le più alte velocità di punta di tutto l’anno, sfiorando i 360km/h. Per esaltare la velocità massima sui lunghi rettilinei, serve un’aerodinamica estremamente scarica. Alettoni minimi, quindi, il carico aerodinamico va assicurato a livello meccanico. In queste condizioni, il lavoro numero uno per il pilota diventa salvaguardare al massimo gli pneumatici posteriori. Per riuscirci serve un assetto che garantisca buona trazione in uscita dalle chicane, altrimenti le gomme posteriori si usurano rapidamente e a quel punto anche la frenata si allunga molto, con danni terribili a livello di tempo sul giro.