Veneto al top per le presenze turistiche, ma gli stranieri preferiscono la Toscana
Considerando la dinamica dei flussi per regione di destinazione, nel 2016 gli aumenti relativi più consistenti in termini di presenze si registrano in Abruzzo (+8,8% rispetto al 2015), Calabria (+7,1%), Lazio (+6,7%) e Lombardia (+6,4%). Viceversa, le regioni con la maggiore flessione in termini di presenze sono l’Umbria (-6,5%) e il Molise (-5,6%)
La capacità di attrazione turistica dei territori è diversa in relazione alla tipologia e provenienza dei turisti. In Abruzzo (+7,7%), Calabria (+7,4%), Marche (+6,0%)e Lazio (+5,5%) si rilevano i maggiori incrementi di presenze della clientela residente mentre in Molise (-9,6%), Emilia-Romagna (-7,6%) e Umbria (-6,7%) si registrano flessioni importanti della componente domestica.
Le presenze dei clienti non residenti in Italia sono, invece, positive nella maggior parte delle regioni, pur con alcune eccezioni come la Toscana (-5,8%) e l’Umbria (-4,6%, che probabilmente risente degli eventi sismici di agosto e ottobre 2016). Gli incrementi più elevati riguardano Liguria (+12,3%), Lazio (+11,6%), Abruzzo (+10,1%) e Valle d’Aosta (+9,9%).
Nel 2016 i residenti che pernottano negli esercizi ricettivi in Italia spendono in media 369 euro per viaggio e 82 euro al giorno, stime che rimangono sostanzialmente stabili nel triennio 2014-2016 bFonte: Istat, Viaggi e vacanze. Si stima che un viaggio entro i confini nazionali costa circa la metà di uno all’estero (739 euro in media), con una differenza di 39 euro al giorno (all’estero la stima della spesa media giornaliera è pari a 121 euro).
Il tipo di alloggio influisce molto sulla spesa complessiva delle vacanze sia per quelle trascorse in Italia sia per quelle all’estero. Nel 2016, si stima che la spesa media per una vacanza trascorsa pernottando negli esercizi alberghieri (pari a 483 euro) é superiore del 30% a quella riferita agli esercizi extra-alberghieri (377 euro).
La spesa media per vacanza è più alta nel trimestre estivo (475 euro in media) e raggiunge il minimo (260 euro) nel quarto trimestre. Al contrario, in estate è più bassa la spesa media giornaliera (69 euro) poiché i soggiorni sono mediamente più lunghi
Complessivamente, nel 2016 le regioni con il maggior numero di presenze dei clienti sono il Veneto (16,2% delle presenze negli esercizi ricettivi italiani), il Trentino-Alto Adige (12,0%, con la Provincia autonoma di Bolzano al 7,8% e la Provincia autonoma di Trento al 4,2%), la Toscana (11,0%),l’Emilia-Romagna (9,4%) e la Lombardia (9,2%). In queste cinque regioni si concentra il 57,8% delle presenze turistiche in Italia, pari a oltre la metà(51,1%) dei clienti residenti e a quasi due terzi (64,6%) dei non residenti.
Alcuniterritori italiani sono prevalentemente meta di una clientela straniera:la Provincia autonoma di Bolzano (68,6%), il Veneto (67,2%), il Lazio (61,0%) e la Lombardia (59,9%). Alcune regioni del Centro e del Sud, invece, hanno un bacino di attrazione quasi esclusivamente nazionale: Molise (90,2% di presenze di clienti residenti sul totale regionale), Basilicata (89,3%), Abruzzo (85,7%), Marche (82,1%),Puglia (79,3%) e Calabria (78,3)