Moretto (Prima Napoli): ‘Refezione scolastica: contributo extra perchè?”

“Il grado di civiltà di una città si evince dai servizi che una Amministrazione, degna di tale nome, riesce ad erogare ai suoi cittadini, ed in particolare quei servizi indirizzati alle categorie più deboli o bisognose di sostegno, come la refezione scolastica,strumento indispensabile per venire incontro alle esigenze delle famiglie ed in particolare modo verso quei genitori che lavorano. E’ quanto ricorda il Consigliere Vincenzo MORETTO Presidente del Gruppo Prima Napoli al Consiglio Comunale di Napoli. Una pericolosa situazione di stallo amministrativo, aggiunge MORETTO, si sta verificando a seguito della grave crisi finanziaria che attanaglia il Comune di Napoli, infatti, la refezione scolastica,nelle scuole del Capoluogo Partenopeo,non è ancora partita nonostante le scuole abbiano aperto i loro battenti già da un mese, e non si è ancora riusciti a stabilire la data certa per l’avvio del servizio,con la conseguenza che i bambini, mentre da una parte  perdono il pasto quotidiano dall’altra perdono anche ore di lezioni visto che,non usufruendo della mensa, debbono rinunciare anche al prolungamento pomeridiano delle attività scolastiche,e al tempo pieno,ed i Dirigenti scolastici sono costretti,loro malgrado,a fissare l’orario di uscita degli alunni  non oltre le 14,00. Questa gravissima situazione di stallo amministrativo e  gestionale,aggiunge inoltre MORETTO, non può assolutamente perdurare,anche alla luce del fatto che al danno si è accomunata la beffa rappresentata dalla richiesta,formulata dall’Amministrazione, di un contributo ulteriore, oltre la normale retta mensile, di Euro quindici ad ogni famiglia,per ogni bambino fruitore del servizio mensa, il che si traduce in un consistente contributo a famiglia visto che, in genere, le famiglie napoletane hanno,di media,perlomeno due figli. Come si è provveduto a dichiarare i servizi educativi indispensabili ed inalienabili,afferma l’esponente di Prima Napoli,alla stessa stregua occorrerebbe considerare il servizio di refezione scolastica necessario,irrinunciabile e non procrastinabile. Viene da chiedersi, domanda Moretto,dove sia finito il senso di chi,istituzionalmente,è chiamato a tutelare l’infanzia napoletana dal momento che,i bandi e le assegnazioni degli appalti, nelle dieci municipalità,si sarebbero potuti espletare  aggiudicare e analizzare con largo anticipo rispetto alla normale riapertura delle scuole; Sembra proprio che le famiglie napoletane siano condannate,ogni anno,nel momento in cui riaprono le scuole, a dover sopportare una situazione che definire “paradossale” sia estremamente  riduttivo visto che, già da alcuni anni,il servizio della refezione scolastica parte con molto ritardo rispetto alla data di apertura delle lezioni. Viene da chiedersi,domanda ulteriormente Moretto,di chi siano le colpe di quanto sopra evidenziato?Come mai la refezione scolastica,in una moderna città Europea quale è Napoli,ogni anno continua a lasciare sconcertati per i ritardi,le insufficienze e le incapacità gestionali? Come mai, chiede altresì il Consigliere, quest’anno si è deciso di chiedere un  ulteriore balzello alle famiglie, oltre alla normale singola retta, per poter usufruire di un servizio che dovrebbe essere erogato gratuitamente, specie per quelle famiglie disagiate e bisognose? Appare evidente,conclude Moretto,che il malumore serpeggia nelle famiglie napoletane per la mancata partenza della refezione scolastica e per la richiesta dell’ulteriore balzello, e sta varcando i limiti della sopportabilità. Già ci sono famiglie che stanno pensando di rivolgersi al TAR Campania,per istituire una class-action contro il Comune di Napoli, la qual cosa potrebbe portare ulteriori  danni alle già  asfittiche casse comunali. Il Consigliere,in riferimento alla problematica,ha presentato una apposita interrogazione al Sindaco e all’Assessore Competente”.