Gli affari della Camorra nella Piana del Sele; novantadue richieste di rinvio a giudizio
I Sostituti procuratori Marco Colamonici e Silvio Guarriello hanno chiesto al gup del tribunale di Salerno Piero Indinnimeo per il gruppo criminale Bisogni-Di Maio ben novantadue richieste di rinvio a giudizio: le persone sono tutte accusate, a vario titolo, di associazione camorristica finalizzata a compiere i delitti di estorsione, rapina, ricettazione, attentati, danneggiamenti, incendi, porto e detenzione di arma da fuoco, controllo delle attività economiche nel comparto dell trasporto merci, distribuzione all’ingrosso di bevande e strutture turistico-alberghiere.
Il gruppo, che secondo l’Antimafia operava in continuazione all’attivitò criminale dei Pecoraro-Renna agiva in tutta la Piana del Sele e, di recente, si stava espandendo anche nel settore della droga, e non solo. Gli affiliati gestivano anche un giro di prostituzione all’interno di un complesso turistico alberghiero della litoranea di Pontecagnano Faiano, fittiziamente intestato a due incensurati, dove venivano fatte alloggiare decine di donne dell’est Europa, le quali vi esercitavano attività di meretricio e corrispondevano al clan somme di denaro quantificate in 50 euro giornaliere per ogni camera occupata e 30 euro per ogni cliente ospitato.