Lello era un bravo ragazzo
A tu per tu con i genitori del ragazzo drammaticamente ucciso il 13 dicembre a Pianura. Una fiaccolata in suo onore
Occhi lucidi ma sguardo sereno e rassicurante, con il contegno di chi vive il lutto con grande dignità, nonostante il dolore immenso per la perdita del proprio figlio 32enne. La signora Anna Ostetrico, mamma del giovane Raffale Pisa, rimasto ucciso lo scorso 13 dicembre in seguito ad un agguato che solleva mille interrogativi, ha un’unica certezza: . Lo ha ripetuto più volte la signora Anna, seduta al tavolo della sua cucina accanto a suo marito, il signor Luigi, e al loro legale, l’Avvocato Concetta Vernazzaro, che ha seguito ogni attimo dell’intervista. Già, Lello era un bravo ragazzo e lo gridano a gran voce anche tutti gli amici e i conoscenti che sabato 21 gennaio, dalle ore 17, affolleranno le strade del quartiere Pianura in occasione della fiaccolata organizzata dal Comitato “Lello Vive”, di cui si fanno portavoce il Presidente Valentina De Vito e il Vicepresidente Concetta Salemme, amiche d’infanzia di Lello, anche loro in casa Pisa per dare sostegno e conforto ai coniugi.
Signor Luigi, le va di ripercorrere gli ultimi momenti di quel maledetto pomeriggio?
Lello si era recato dal piastrellista per acquistare il necessario per alcuni lavori che stavamo effettuando nel nostro box auto. Verso le 17 è ritornato ed è rimasto con me in garage per un’altra mezz’ora; poi io sono risalito a casa, perché faceva piuttosto freddo. Poco dopo le 18 mi hanno comunicato che c’erano stati dei colpi di arma da fuoco nell’area dei garage; mi sono precipitato e ho trovato mio figlio per terra.
Eppure molti giornali hanno scritto che Lello sarebbe morto in una sala scommesse…
Sono sciocchezze. Lello è stato sparato nel nostro garage, mi chiedo come siano saltate fuori notizie del genere.
Ci dica ancora.
Quando ho trovato Lello per terra lui era ancora vivo. Ho organizzato il suo trasporto in ospedale, ma non c’è stato niente da fare.
Un brivido di commozione interrompe la voce del signor Luigi. Ci rivolgiamo allora alla signora Anna.
Che tipo era Lello?
Lello era un bravo ragazzo, aveva un carattere solare. Si è sempre confidato con me e io con lui. Non ho perso soltanto un figlio, ma anche un amico. Ha lasciato un vuoto incolmabile nella nostra casa, perché la presenza di Lello era viva e costante nelle nostre giornate.
Le fa eco anche Concetta Salemme, Vicepresidente del Comitato “Lello Vive” nonché amica di Lello da lungo tempo.
Lello era un ragazzo splendido, un pacioccone, lo conosco da tantissimi anni e posso dirlo con estrema certezza. Si è sempre adoperato per mettere pace, in ogni situazione.
Signora Anna, come spiega il fatto che alcuni quotidiani abbiano ipotizzato un coinvolgimento di Lello in alcuni giri di malavita?
È stato veramente disgustoso, Lello non c’entra nulla con certe persone! È stata ingiustamente sporcata l’immagine di mio figlio e lotteremo fino alla fine anche per questo.
Lei ritiene che si sia trattato di un tragico scambio di persona?
Senza dubbio. Lello aveva la coscienza limpida, era tranquillo, non aveva nulla da temere. Era un ragazzo pulito, ha sempre cercato di trovare lavori onesti e dignitosi, ma economicamente non aveva ancora una sua stabilità, tant’è vero che io e mio marito gli davamo finanche i soldi per comprarsi le sigarette.
A tal proposito interviene l’Avvocato Concetta Vernazzaro.
Siamo fermamente convinti del fatto che Lello non avesse alcun legame con la criminalità organizzata. L’obiettivo sarà quello di sostenere i signori Pisa e di accompagnarli nel percorso verso la verità, che senz’altro verrà fuori dall’ottimo lavoro degli inquirenti. Questa è una triste pagina, non solo per la famiglia Pisa, ma per tutta la città di Napoli; ma non ho alcun dubbio che Lello e i suoi splendidi genitori riceveranno giustizia.
Signora Anna, lei ha fiducia nella giustizia?
Si, ho fiducia nella magistratura e nella giustizia. Lello deve avere giustizia e lotterò fino alla fine dei miei giorni per questo!.
E lei, signor Luigi?
Certamente. La giustizia può anche essere lenta, ma sono sicuro che prima o poi avremo giustizia. Prima di morire spero fortemente di conoscere l’identità di chi ha ucciso mio figlio.