Napoli rischia Champions: e spira vento polemica

 Napoli rischia Champions: e spira vento polemica

Preoccupazioni per rapporto Insigne-tifosi e frasi di Higuain .Napoli, ma che succede? La partita di ieri con l’Athletic Bilbao rischia di aprire una clamorosa crisi tecnica e societaria, prima ancora che cominci il campionato. Il pareggio con gli spagnoli forse non bastera’ per passare il turno e qualificarsi per la fase a gironi della Champions League. Sarebbe un danno economico e d’immagine gravissimo, tale da interrompere il percorso virtuoso che la squadra e la societa’ di De Laurentiis ha cominciato dieci anni fa e mantenuto costante nel corso del tempo. Ma altri, e probabilmente anche piu’ preoccupanti della mancata vittoria contro il spagnoli, sono i segnali che arrivano dalla serata di ieri al San Paolo. Innanzitutto il rapporto ormai gravemente incrinato tra Lorenzo Insigne ed il suo pubblico. La sceneggiata del calciatore, fischiato dai tifosi al momento della sostituzione (al culmine, peraltro, di una prova deludente), che invitava platealmente i tifosi a contestarlo anche di piu’, avvenuta peraltro sotto gli occhi severi del nuovo Ct della Nazionale, Antonio Conte, apre il fronte di una crisi personale del ragazzo di Frattamaggiore che non si sa dove possa sfociare. Evidentemente il rapporto, che gia’ lo scorso anno aveva fatto intravedere qualche punto di frizione, si era inasprito molto piu’ di quanto non si pensasse durante il ritiro di Dimaro, quando il giocatore, dal palco montato in piazza, in polemica con un dirigente e con i compagni di squadra, si era rifiutato di salutare il pubblico ed era stato sonoramente fischiato. Ora ci vorra’ tutto l’impegno di Benitez, di Bigon e di Di Laurentiis per scongiurare una crisi di rapporti che potrebbe fare solo male al Napoli. Quanto ad Higuain, le sue parole cariche di rabbia e di veleno, pronunciate subito dopo il fischio finale della partita con l’Athletic Bilbao, fanno pensare. E non si tratta di pensieri positivi, non si intravedono orizzonti rosa, bensi’ sollecitano solo suggestioni negative, spunti inquietanti che aprono, anch’essi, scenari preoccupanti. Che cosa intendeva Higuain con la frase: ”Non voglio parlare della partita, so solo che il Napoli deve partecipare alla Champions”? La breve intervista ha suscitato non poche preoccupazioni tra i tifosi, molti dei quali hanno letto, tra le righe della frase del Pipita, un chiaro messaggio in codice che potrebbe essere interpretato piu’ o meno cosi’: ”Se il Napoli non si qualifica per la Champions, voglio andar via”. Se tutto cio’ non bastasse, c’e’ anche l’aspetto strettamente tecnico-tattico ad allarmare. La campagna acquisti del Napoli, fino ad ora, e’ oggettivamente deficitaria. E’ andato via Berhami ed e’ stato rimpiazzato, al momento, da Gargano che lo svizzero due anni fa era stato chiamato a sostituire. Al posto di Fernandez, ceduto allo Swansea, e’ arrivato Koulibaly che, sia pure autore di un buon precampionato, ieri ha mostrato qualche limite di esperienza e di solidita’. Inoltre Benitez tiene misteriosamente relegato in un angolo Zuniga, manda Ghoulam in panchina e fa giocare il contestatissimo (dal pubblico) Britos in un ruolo non suo, quello di esterno sinistro di difesa. Ultime considerazione in negativo: l’impalpabile presenza di campo di Michu, la crisi continua di Marek Hamsik e qualche dubbio perfino su Rafael, chiamato all’ingrato compito di sostituire Pepe Reina. Insomma sul Napoli fiocca una raffica di problemi che ne minano il morale, a sei giorni dalla partita piu’ difficile e piu’ importante della stagione. Fare un’impresa a Bilbao non e’ facile per nessuno, figurarsi per questo Napoli incerottato e, per certi versi, incompleto. Oggi l’olandese De Guzman ha firmato il contratto che lo lega alla societa’ azzurra. Che apporto potra’ dare? Si rivelera’ superiore per qualita’ e rendimento a Berhami o, in subordine, allo stesso Gargano? I dubbi restano, non trattandosi chiaramente di un top player e molti pensano che si sia trattato, per il Napoli, di un poco costoso ripiego (il cartellino e’ costato sei milioni). Quanto a Fellaini, ammesso che dopo una eventuale esclusione dalla Champions League pensi ancora di trasferirsi al Napoli, ieri si e’ infortunato e non si sa ancora quanto tempo impieghera’ per guarire. E poi c’e’ da risolvere il problema del costo: il Napoli non vuole spendere quasi nulla, se non pochi milioni per il prestito, dividendo a meta’ con il Manchester il pesante ingaggio del belga. Perche’ la societa’ inglese dovrebbe accettare? i dubbi restano ed i tifosi azzurri sono sempre piu’ preoccupati, mentre la campagna acquisti sta per concludersi ed il campionato e’ prossimo a cominciare.

Mario Orlando

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