Il piatto gourmet? Si prepara con i surgelati

 Il piatto gourmet? Si prepara con i surgelati

Terza edizione del concorso Bofrost Chef che coinvolge i venditori dell’azienda con piatti che non sfigurerebbero in un ristorante stellato. Le ricette vincenti: la Tartare Dolceamara, i Ravioli Breva & Tivano e l’Oreo che non ti aspetti.

Materie prime di alta qualità, abbinamenti insoliti, cura dell’estetica e dei dettagli. Sono questi i segreti per portare in tavola un grande piatto, e sono alla portata di tutti quando l’ingrediente protagonista è surgelato, quindi di qualità, comodo e semplice da preparare. Lo sanno bene i venditori Bofrost, che per lavoro propongono le specialità surgelate della più importante azienda italiana del porta a porta e nel tempo libero le trasformano in prelibatezze culinarie.

«I nostri venditori sono gli ambasciatori del prodotto, coloro che lo conoscono meglio –afferma Enrico Marcuzzi di Bofrost Italia– Per questo per il terzo anno abbiamo deciso di valorizzare la loro esperienza, nonché la passione per la cucina di alcuni di loro, con il concorso interno Bofrost Chef».

Dalle 50 filiali Bofrost di tutta Italia sono arrivate le ricette vagliate dalla giuria dell’azienda, che poi ha scelto i tre team finalisti che si sono sfidati ai fornelli nella sede di Bofrost a San Vito al Tagliamento (Pordenone).

La ricetta vincente è risultata la “Tartare Dolceamara” di Sergio Pavani e Massimo Zeid, filiale di Casale Monferrato: «L’abbiamo chiamata così perché il dolce di scampi e mazzancolle si incontra con il cuore amaro della salsa al radicchio, con la nota croccante data dai pistacchi di Bronte» raccontano Pavani e Zeid. Il tocco finale è la spolverata di tuorlo d’uovo marinato, la preparazione resa celebre dallo chef Carlo Cracco.

Seconda classificata una ricetta che contiene una sorpresa. Il nome “oreo” infatti ricorderà a tutti i famosi biscotti al cioccolato ripieni di crema, ma oreo è anche il nome di un pesce dal gusto delicato, forse insolito da trovare nel banco freezer ma che fa parte dell’amplissimo catalogo Bofrost. Su questo equivoco gioca il piatto “L’Oreo che non ti aspetti” firmato da Lucio Durì e Andrei Tikhomirov della filiale di Udine. Il pesce mantecato costituisce il ripieno di due medaglioni di polenta colorata con nero di seppia per ricordare i biscotti Oreo, e il tutto è completato con una maionese ai funghi porcini.

Terzo posto per i “Ravioli breva & tivano” (sono i nomi di due venti caratteristici del Lario) di Angelo Sacco e Alfio Rota, filiale di Erba (Como). Gli ingredienti base sono fra quelli che si trovano in tutti freezer: filetti di branzino, piselli fini, spinaci a cubetti e altre verdure. Stesso ripieno ma tre impasti diversi, verde, rosso e nero, per questi ravioloni che si adagiano su una vellutata di carota e zucca.

«Queste ricette sono gustose, equilibrate e impiattate con fantasia –conclude Enrico Marcuzzi. La mancanza di tempo per procurarsi tutti gli ingredienti freschi e prepararli a volte limita la passione per la cucina. Con Bofrost Chef vogliamo dimostrare che si possono realizzare grandi piatti con gli ingredienti surgelati, sempre disponibili nel freezer, senza scarti e veloci da preparare. L’importante è che la materia prima sia di alta qualità».

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