Appello di Napoli a Renzi: ” rimuovere ostacoli e inefficienze”
Per Napoli arriva una richiesta di un appello al premier Matteo Renzi da parte di 160 personalità del mondo partenopeo in vista della visita prevista per giovedì prossimo 14 agosto: “Una strada chiara nella meta e certa nei tempi che veda il Governo impegnato a rimuovere ostacoli e inefficienze, definire nuovi strumenti e obiettivi, chiamare le forze produttive e sociali, le competenze, le istituzioni locali, a perseguire soluzioni nette e definite, ridando una prospettiva di futuro a Napoli”. Soprattutto “un nuovo e più virtuoso rapporto tra Stato, istituzioni locali e classi dirigenti espressione della città e del territorio, sulla base di una rispettiva assunzione di responsabilità”. Il primo firmatario della richiesta è l’architetto Pasquale Belfiore, ex assessore della Giunta Iervolino, docente della Seconda Università degli Studi di Napoli, che ha curato – con altri intellettuali – una sintesi dei mali più emblematici e delle migliori soluzioni possibili. Soluzioni che consentano di risvegliare le forze sane e capaci della città perchè “Napoli non chiede privilegi, nè indulge a un rivendicazionismo deteriore, spesso brandito dalle classi dirigenti come alibi per il loro fallimento, ma a lungo assecondato per convenienze di parte anche dai Governi nazionali”. L’appello è contenuto in una lunga lettera aperta il cui testo è stato consegnato al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio nel corso di un incontro tenutosi venerdì 8 agosto a Palazzo Chigi e che sarà data a Matteo Renzi con le firme definitive il 14 agosto. La lettera è stata sottoscritta finora da oltre 160 personalità e da più di una ventina di enti e associazioni. Le firme si raccolgono ancora sulla pagina Facebook di “Noi per Napoli”. Plasticamente visibile nello sbriciolarsi dei cornicioni di palazzi simbolo di Napoli – il senso della lettera aperta a Renzi – il declino della città prosegue con l’aumento della disoccupazione, l’emorragia demografica, il peggioramento della qualità della vita. Forte della sua storia ultramillenaria, del prestigio del passato, Napoli può e deve rinascere puntando sulla valorizzare di “quelle risorse di cui dispone la Città metropolitana e che sono gravemente sottoutilizzate: il patrimonio culturale, storico, paesaggistico e ambientale da Cuma a Pompei, le conoscenze scientifiche radicate nelle Università e nei centri di ricerca, un’antica tradizione manifatturiera e artigianale”. In concreto, le indicazioni delle donne e degli uomini di ‘Noi per Napoli’ chiedono impegno mirato su sei questioni: Città metropolitana – realizzazione di una No Tax Area a tempo determinato per investimenti che garantiscano innovazione tecnologica, competitività e occupazione (contro la sospensione degli attuali sussidi alle imprese, che superano significativamente il gettito IRES al Sud); Bagnoli – divisione chiara di compiti tale che il Governo – con specifici strumenti attuativi e con il coinvolgimento delle competenze scientifiche e delle comunità locali – sovraintenda alla bonifica dei suoli e del mare; il Comune predisponga piani urbanistici realistici e sostenibili in tempi ravvicinati; le forze economiche e imprenditoriali, a livello locale e internazionale, siano incoraggiate con strumenti nuovi a portare avanti la riconversione produttiva dell’area; Terra dei Fuochi – si lavori perchè divenga “Terra Produttiva e di Lavoro” accelerando e integrando interventi per l’individuazione e la bonifica delle aree contaminate tra Napoli e Caserta, al fine di assicurare la prevenzione della salute pubblica e la salvaguardia della filiera agroalimentare; Centro Storico di Napoli – si scongiuri il ritardo del progetto finanziato con i fondi europei e si avviino politiche di manutenzione del patrimonio edilizio e di rigenerazione urbana; Periferie – si provveda al risanamento a partire da Scampia e dalla riconversione delle aree dismesse, anche con moderni modelli di partenariato pubblico-privato come ‘Naplest’, con l’obiettivo della piena integrazione di questi territori nella Città metropolitana e attraverso l’adozione di politiche sociali; Porto di Napoli – il Governo intervenga per far andare avanti il programma di modernizzazione, giungendo alla nomina del Presidente dell’Autorità portuale commissariata da anni e garantendo che l’incarico sia affidato a personalità dalla indiscussa esperienza e competenza manageriale. Belfiore, Umberto Ranieri, e le altre personalità firmatarie della lettera insistono su un punto: “la battaglia per Napoli può essere condotta solo da una politica orientata all’interesse generale e liberata da chi tenta di farne un luogo di privilegi; da una classe dirigente che dimostri di saper utilizzare produttivamente fino all’ultimo centesimo le risorse disponibili, che affermi i principi di legalità e di trasparenza nell’amministrazione della cosa pubblica; insomma, da una politica che si dimostri all’altezza della gravita’ dei problemi che affliggono la città e sia in grado di restituirle una speranza e una prospettiva di sviluppo moderno”.