Benetti Ocean Paradise, il più grande yacht del Cannes Yachting Festival 2014 – VIDEO
Benetti Ocean Paradise dei cantieri Benetti di Livorno – regina e ammiraglia a Cannes il prossimo settembre 2014. Ocean Paradise è un 55 metri in acciaio e alluminio che basa la sua architettura navale sulla collaudata piattaforma Benetti, ma che porta con sé elevati contenuti di innovazione, soprattutto in termini compartimentazione e allestimento. Ocean Paradise è uno yacht con il quale Benetti dimostra ancora una volta le sue polivalenti, quanto uniche capacità di adattamento alle richieste degli Armatori. Sono tanti gli elementi che rendono questo yacht un custom d’avanguardia, dalle soluzioni d’arredo al grande lavoro d’illuminotecnica passando per soluzioni architettoniche inedite e la combinazione di materiali trasparenti e non, per enfatizzare il rapporto con il mare in alcuni casi e per conferire un aspetto più sportivo e moderno in altri. Tutto questo è gestito e coordinato nei vari scenari realizzabili nelle diverse aree dello yacht da BEST (Benetti Exclusive Sea Technology), il collaudato sistema di domotica adottato dal cantiere su numerosi esemplari della sua gamma e molto apprezzato dagli armatori e dagli equipaggi. Molte delle soluzioni presenti a bordo di Ocean Paradise sono state sviluppate dai progettisti e dai tecnici del cantiere su specifiche indicazioni dell’Armatore – giovane e dinamico businessman di Singapore – il quale è stato sempre molto presente in tutte le fasi progettuali e costruttive. Benetti Ocean Paradise è stata concepita per rispondere al meglio a tutte le esigenze tipiche del charter, ma nonostante questo porta con sé numerosi elementi di forte personalità, come la ricerca dei designer di soluzioni atte a garantire comunicazione tra ambienti attigui e soprattutto con l’elemento mare, anche stando comodamente seduti in salone o nell’area pranzo. Tutto questo è stato ottenuto con un accorto studio e sviluppo delle altezze di elementi non trasparenti e l’adozione di materiali quali il plexiglass o il cristallo in luogo di altri, come per esempio, l’assenza dell’impavesata in corrispondenza delle superfici vetrate cielo-terra del salone. Ambienti minimalisti ma mai freddi e sempre in contatto con il mare, erano alcune delle indicazioni fornite dall’Armatore per lo sviluppo di questo progetto. Il team di designer del cantiere, che ha curato esterni e interni di Ocean Paradise , ha interpretato i desideri dell’Armatore fino al raggiungimento del risultato ideale dal punto di vista tecnico ed estetico/funzionale. Le cabine per gli ospiti sono quattro, tutte disposte sul ponte inferiore e dotate di accesso da un disimpegno centrale in collegamento con il foyer del ponte principale. Ogni cabina è dotata di servizi di grandi dimensioni e vista sul mare garantita dall’adozione di ampi oblò. La suite Armatore è sul ponte principale, impegnandone l’intera porzione prodiera in cui la struttura è sviluppata a tutta larghezza, un ambiente privilegiato per posizione e dimensioni, ma anche per soluzioni come la terrazza laterale impiegabile nel corso della navigazione. Qui come in tutta la nave, il lavoro sviluppato dai designer e dagli ingegneri Benetti per la realizzazione di soluzioni di illuminotecnica atte a creare sempre la giusta atmosfera è stato molto intenso. Il risultato è stato raggiunto anche con l’impiego di LED e LED RGB sapientemente celati tra i diversi componenti dei rivestimenti e gestiti da sistemi di semplice utilizzo ma dall’architettura complessa. La luce è sicuramente l’elemento al quale è stata data forte enfasi in tutto il progetto di Ocean Paradise, sia essa naturale e guidata all’interno da ampie aperture sulle strutture, ma anche da soluzioni trasparenti come lo skylight in cristallo, oppure, artificiale e a temperatura colore controllata per essere sempre coerente con l’illuminazione proveniente dall’esterno. Particolare attenzione è stata posta anche ai passaggi utilizzati da Armatore e ospiti e quelli dedicati all’equipaggio, sapientemente separati ma sempre in grado di assicurare la prontezza dei servizi del personale in tutte le aree comuni e private. Tra le numerose soluzioni adottate a bordo di Ocean Paradise, per lo sfruttamento di spazi e volumi destinato a garantire comfort e contatto con il mare, spicca la soluzione adottata a poppa dove è stata realizzata una beach area con annessa zona relax e servizi al coperto e grande piattaforma ottenuta con l’abbattimento del portellone. Per realizzare un’area all’aperto che sia riservata e indipendente dalle operazioni relative la movimentazione dei tender e dei toys, il cantiere ha sviluppato una soluzione di apertura laterale dotata anche di piattaforma per l’ormeggio delle due moto d’acqua o del tender di 6,2 mt anch’esso custom made disegnato da Philip Cabon per Tender Ship Yard, ospitati all’interno del garage durante la navigazione. Per quanto riguarda il battello di servizio questo è ospitato a prora in un’area al di fuori dei circuiti destinati ad Armatore e ospiti. L’Armatore, che tra le sue attività si interessa anche di interior design, ha partecipato molto attivamente allo sviluppo del progetto anche negli ambienti più piccoli, con l’obiettivo di garantire un’atmosfera essenziale ma sempre naturale ed accogliente, dove compaiono elementi come teche e giardini Zen ai quali è demandato il riuscito compito di infondere serenità percettiva. Portare il verde naturale delle piante a bordo attraverso trasparenze create per essere al contempo teche e punti di accesso della luce all’interno, contribuisce a rendere Ocean Paradise uno yacht dotato di un’atmosfera particolarmente eclettica. L’Armatore ha fatto sviluppare appositamente per questa nave elementi “minori” come per esempio le maniglie degli armadi, progettate da una ditta fornitrice in concorso con il committente e giunte alla loro forma definitiva dopo mesi. Oppure, gli interruttori, le luci, i rivestimenti, le aperture automatiche di sportelli o pannelli, le cuciture del pellame realizzate a contrasto cromatico, i rivestimenti interni degli armadi tutti realizzati in pelle e molti vani di storage “nascosti” e perfettamente integrati nei diversi ambienti. Ogni area, anche la più piccola e meno in vista, è stata fortemente personalizzata dall’Armatore con l’obiettivo di assicurare coerenza con il motivo ispiratore dell’intero progetto. Tale circostanza vale anche per le aree all’aperto, per questo troviamo sul sundeck una piscina oversize dotata di cascate d’acqua, oppure, elementi di arredo che rimandano sempre ad ambientazioni naturali e che agevolano la vista del mare. Sempre sul sundeck troviamo anche la palestra in posizione predominante sul mare e completata con mobile bar e console per il DJ. Dal punto di vista tecnico la nave Benetti FB263 MY “Ocean Paradise” mantiene una configurazione classica, con scafo dislocante in acciaio e motorizzazione affidata a due CAT 3512C (1765 kW) 2.367 HP di potenza, che assicurano prestazioni adeguate alla nave con le sue 651 t di dislocamento e le 709 di Gross Tonnage. Grazie a questa configurazione Ocean Paradise dispone di un’autonomia di 4.000 miglia nautiche alla velocità di crociera economica di 12 nodi, ma può agevolmente raggiungere la velocità massima di 17 nodi o navigare in crociera alla velocità di 15,5 nodi con l’impiego delle macchine all’85% del carico. La master station porta con sé la tecnologia Benetti “Plancia Integrata” grazie alla quale l’equipaggio può monitorare e gestire tutti gli impianti di bordo in modo rapido e intuitivo, garantendo sicurezza e prontezza di intervento quando necessario. Il sistema rappresenta su schermi dotati di tecnologia touchscreen lo stato di tutti gli impianti sensibili della nave, permettendone la gestione degli allarmi ma anche dello stato di funzionamento. Dalla plancia dunque, è possibile avere il controllo totale della nave ed essere informati in modo istantaneo anche di eventuali malfunzionamenti in locali non presidiati. L’evoluto sistema adottato da Benetti permette anche la gestione di impianti quali il condizionamento per esempio, garantendo nel corso delle diverse condizioni di navigazione lo sfruttamento dell’energia in modo razionale. Teconologie di bordo a parte, anche la plancia porta con sé elementi di design, come per esempio il rivestimento totale in cuoio con cuciture a contrasto, diversi setting di illuminazione e, soprattutto, la forma “walk around” derivata dalla presenza di un camminamento perimetrale che verso prora mette in collegamento le due alette di manovra, soluzione molto navale e sicuramente apprezzata dall’equipaggio durante le manovre, anche in virtù del collegamento diretto con la zona prodiera di manovra.