Avellino, il Sindaco Foti su politiche abitative e alloggi comunali
“non è facile – anche per il Primo Cittadino – commentare le ultime vicende che hanno riguardato la questione degli alloggi comunali. Il mio compito, in questa sede, sarà quello di relazionare brevemente sulle attività poste in essere da questa Amministrazione sulle politiche abitative che hanno condotto alla ripresa, qualche settimana fa, degli sgomberi di quegli alloggi comunali occupati abusivamente.
Vorrei iniziare dicendo che sono assolutamente sereno perché posso sostenere, senza tema di smentita, che fin dal mio insediamento mi sono impegnato a riorganizzare il settore delle politiche abitative. Soprattutto negli ultimi mesi abbiamo intrapreso una serie di verifiche per contrastare le occupazioni abusive. E a tal proposito ribadisco il pieno sostegno all’attività messa in campo dal Comandante della Polizia Municipale che sta attuando un procedimento amministrativo nel pieno rispetto della legalità. L’Amministrazione porterà avanti questo percorso intrapreso, sempre garantendo i diritti dei singoli cittadini, al fine di assicurare ordine e trasparenza in un comparto, quello del servizio delle politiche abitative, che da troppo tempo è stato lasciato all’improvvisazione e all’inefficienza.
Desidero ancora una volta esprimere fiducia nei confronti dell’azione della Magistratura e, fermo restando la presunzione di non colpevolezza che costituzionalmente va garantita ad ogni cittadino, sono convinto che bisogna affidarsi serenamente al suo giudizio.
Questa aula è la sede deputata al resoconto delle attività poste in essere dall’Amministrazione con riferimento ad ogni servizio prestato alla cittadinanza.
In merito alla situazione in cui si trova il settore dell’assegnazione alloggi del Comune di Avellino, il sottoscritto ha deciso di assumerne personalmente la delega a fin dallo scorso mese di gennaio. La mia non è stata certamente un’azione di sfiducia nei confronti degli assessori che si sono succeduti che, in due anni, hanno operato cercando di rimediare alle anomalie e alle criticità che tale settore presentava.
Come ho avuto modo di chiarire, assumendomi questa responsabilità ho voluto lanciare a tutti un segnale forte lavorando personalmente per una più trasparente organizzazione dell’ufficio assegnazione alloggi e ribadendo in tal modo la volontà di questa Amministrazione a non piegarsi a prevaricazioni e atti violenti che hanno coinvolto il settore che certamente non appartengono ad una società civile. Ecco perché, preoccupato da troppi lati oscuri di queste vicende, mi sono recato personalmente al comando dei Carabinieri per denunciare inquietanti episodi che hanno coinvolto, lo scorso anno, un dipendente comunale e che di fatto hanno rallentato e condizionato fortemente le procedure di verifica e di assegnazione degli alloggi.
È mio dovere sottolineare che gli atti trasmessi dagli uffici hanno evidenziato una linearità delle procedure adottate dal Comune di Avellino, costantemente rispettose della normativa vigente in materia, in particolare della legge regionale 18 del ’97, nello stabilire termini, condizioni, requisiti di partecipazione e di accesso al bando di concorso e nell’osservare le posizioni dei legittimi assegnatari secondo una graduatoria definitiva.
Linearità e coerenza tese ad una razionalizzazione e ad un efficientamento del servizio rispondente alle esigenze e alle emergenze delle politiche abitative nel rispetto delle prescrizioni di legge.
Solo come esempio cito il provvedimento di Giunta Comunale n. 9 del 16 gennaio u.s., con la quale si è preso atto della graduatoria definitiva formata dalla Commissione Provinciale per l’Assegnazione Alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, all’esito di procedura ad evidenza pubblica, e si è demandato al competente ufficio comunale di procedere all’assegnazione degli alloggi in ordine di graduatoria. Sole eccezioni previste, rispondenti a criteri di emergenza e di priorità, considerate la precarietà delle condizioni di queste famiglie, adottate dalla stessa Amministrazione, sono quelle relative alla risoluzione delle problematiche abitative e alla ricollocazione dei nuclei familiari di Picarelli, Via F.Tedesco e via Penta. Così come è mio desiderio sottolineare che quando alcuni iter procedurali sono risultati irrituali e non lineari, a seguito delle istruttorie dell’ufficio competente, i miei assessori ed io abbiamo espresso atti di indirizzo circostanziati e precisi. Cito l’episodio delle assegnazioni extra bando a persone per le quali non risultavano accertati i requisiti previsti dalla normativa vigente, per carenza di documentazione depositata agli atti del Comune. Con la delibera n. 36 dello scorso febbraio la Giunta Comunale in merito:
Ha demandato al Dirigente del Servizio Assegnazione Alloggi l’annullamento e/o la revoca delle assegnazioni effettuate extra bando o eseguite in difformità alla normativa vigente;
Ha incaricato il Segretario Generale di dotare il Servizio Assegnazione Alloggi di risorse umane e strumentali per una migliore e più efficiente attività del Servizio stesso, anche in riferimento alle numerose istruttorie da effettuarsi sia per l’adozione di provvedimenti di assegnazione/subentri/decadenze, sia per tutte le attività connesse all’esecuzione degli sfratti”.
È stata poi ferma intenzione di questa Amministrazione impegnare risorse ed energie sul servizio con la rivisitazione della macrostruttura dell’Ente, collocando la gestione degli alloggi tra i Servizi Strategici del Comune. Pertanto, su mia proposta, la Giunta Comunale lo scorso mese di maggio ha deliberato la costituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare finalizzato alla risoluzione delle problematiche connesse agli alloggi di Edilizia residenziale pubblica e di proprietà comunale.
Gruppo di lavoro, diretto da tre dirigenti e coordinato dal Comandante della Polizia Municipale, che è stato costituito con il chiaro obiettivo di verificare la legittimità degli assegnatari degli alloggi comunali, affrontare le problematiche emergenti dall’Ufficio Assegnazione Alloggi, procedere all’istruttoria per la verifica della permanenza dei requisiti, della legittimità delle assegnazioni di tutti gli alloggi comunali di Edilizia residenziale pubblica (oltre 1400) finalizzata alla compilazione dell’anagrafe degli assegnatari e alla redazione dei contratti di locazione. A seguito delle opportune verifiche e nei casi di occupazioni abusive si è stabilito di procedere allo sgombero degli alloggi occupati abusivamente e/o detenuti o posseduti da soggetti senza i requisiti previsti dalla normativa vigente. È stato inoltre stabilito che le operazioni di sgombero sarebbero state gestite esclusivamente dal Comando di Polizia Locale del Comune di Avellino e che il gruppo di lavoro in questione dovesse operare seguendo esclusivamente le direttive del Sindaco, con il coordinamento del Segretario Generale, del Dirigente dell’ufficio assegnazioni alloggi e del Comandante della Polizia Municipale, i quali verificheranno anche eventuali richieste relative a possibili sgravi.
Nella ricostruzione della vicenda amministrativa giungiamo ad inizio settembre, quando si è concluso il procedimento amministrativo di constatazione dell’occupazione sine titulo per gli alloggi appartenenti al patrimonio indisponibile del Comune.
In particolare si è preso atto che il fenomeno riguarda numerosi alloggi e pertanto l’Amministrazione comunale ha autorizzato a riprendere le operazioni di sgombero. Io stesso ho provveduto a inviare una nota alla Prefettura in cui ho richiesto la convocazione del Comitato dell’Ordine della Sicurezza Pubblica per procedere all’esecuzione degli sfratti. Infatti, per una efficace risoluzione della problematica è stato necessario richiedere, oltre naturalmente all’intervento delle forze di polizia presenti sul territorio, anche la collaborazione di altri Enti quali ad esempio l’ASL, le Strutture di accoglienza e gli Enti di erogazione di servizi a sostegno delle famiglie.
Come è noto lo scorso 14 ottobre sono partite le prime operazioni di esecuzione degli sfratti coordinate dal Comandante della Polizia Municipale, operazione che questa Amministrazione ha riavviato dopo alcuni anni.
Non può passare più il messaggio che l’abusivismo sia prassi consolidata e quindi tollerata. Certo bisogna guardare anche alle peculiarità dei casi. Verificheremo – e lo stiamo già facendo – anche quelle situazioni familiari o particolari che oggettivamente richiedono un’attenzione dei servizi sociali. Per tali situazioni comunque dovremo individuare soluzioni alternative che sono al vaglio dell’Amministrazione. È bene però comprendere che nemmeno lo stato di bisogno può giustificare scorciatoie, sotterfugi e illegalità, perché si lede il diritto di altri cittadini e di altre famiglie, inserite nelle graduatorie ufficiali di assegnazione degli alloggi, che legittimamente attendono di ricevere risposte ai propri problemi, avendo rispettato pienamente ogni procedura di legge.
Resta chiaro che l’Amministrazione, anche su questi temi, è aperta al confronto con i cittadini, con i sindacati con cui – anche grazie al lavoro dell’apposita Commissione consiliare – abbiamo iniziato una serie di incontri che certamente porteranno ad interventi concreti.
Resto convinto che anche questa Aula consiliare potrà contribuire attivamente a risolvere questa situazione che la città di Avellino non può più sopportare, perché ad essere tutelati debbono essere i diritti di tutti, nel rispetto delle leggi, della piena trasparenza e di quella legalità che dobbiamo iniziare a praticare e non solo a teorizzare.
QUESTI I FATTI.
Ma, conclusivamente, non posso non considerare che alcune dichiarazioni di queste settimane sono risultate fuori luogo, affrettate, superficiali e sgradevoli, e hanno travalicato le competenze di chi le ha rese. Ognuno dovrà contribuire col proprio lavoro alla risoluzione di questo stato di cose che, certamente, non è figlio di situazioni che si sono verificate in questi anni di mia amministrazione. Affrettare giudizi o pontificare su vicende senza conoscere o facendo finta di ignorare i fatti reali rischia di generare confusione e di dividerci su una battaglia di legalità che invece deve vederci tutti uniti, ognuno per le proprie competenze. “. Così il sindaco di Avellino.