Presentata la Stagione teatrale 2015/2016 del Centro Teatro Spazio di San Giorgio a Cremano
La storia resta nelle menti di chi ha vissuto quel presente, ma nel presente dell’oggi la storia di ieri non può fare a meno di essere narrata per non essere dimenticata e vivere ogni giorno infondendo lo spirito dei tempi nelle persone che calcano quegli scenari. Massimo Troisi e il suo gruppo si stabilirono all’interno di un sottoscala a San Giorgio a Cremano, che prenderà il nome di Centro Teatro Spazio in via San Giorgio Vecchio 31, esordendo con recite pulcinellesche, tipiche della tradizione teatrale napoletana. Il tutto svolto in maniera grossolana, molto spesso senza ritorni economici, con Troisi sempre in calzamaglia nera o, comunque, con abiti semplici, e con scene e costumi piuttosto scarni ed essenziali. In questo centro il gruppo cercava di far confluire tutte le passioni. In quegli anni ’70, in cui l’arte, il teatro, la musica, il cinema e tutto il resto viveva una rinascita, i nuovi fermenti erano in agguato, pronti a scattare. A Napoli c’era “La Nuova Compagnia di Canto Popolare” di Roberto De Simone, c’erano cantautori come Edoardo Bennato e Pino Daniele e gruppi di base come le “Nacchere Rosse”. È qui dunque, proprio in questo fermento culturale e in questo luogo che nacque, crebbe e si sviluppò, attraversando varie fasi e cambiando di volta in volta nome e formazione, il gruppo di Massimo Troisi.
Il Centro Teatro Spazio, nel momento in cui Troisi riuscì ad imporre a livello nazionale la sua formidabile maschera, rimase inoperoso (dimenticato dagli stessi creatori e soprattutto dalle istituzioni) fino al 1988, anno in cui Vincenzo, insieme a Ernesto e Marco Borrelli decise di dargli un nuovo impulso. Fu grazie alla caparbietà, la professionalità e l’amore per il teatro (in un epoca in cui lo slancio culturale si definisce nullo) con Vincenzo Borrelli, che si è cominciato a fare il “Teatro” (non in calzamaglia, non in maniera grossolana, ma con vera professionalità e preparazione). Oggi il centro teatro spazio mantiene questo nome nel rispetto dei tempi che furono ma è gestito dall’Accademia Teatrale UNO SPAZIO PER IL TEATRO, che è scuola di formazione professionale allo spettacolo riconosciuta dalla Regione Campania, ed in quanto scuola ha una sala teatrabile, una sala per il mimo e la danza, sala di canto ed attrezzature per la cinematografia. Il centro teatro spazio ha ospitato tra gli altri: Pupella Maggio, Massimo Troisi, Lello Arena, Enzo De Caro, Fiorenzo Serra, i Zezi, le Nacchere rosse, i Popularia, Patricia Lopez, la New York City Band; Mico Galdieri, Tato Russo, Antonio Ferrante, Leopoldo Mastelloni, Peppe Lanzetta, Nuccia Fumo, Antonio Allocca, Maria Basile, Teresa Saponangelo, Pietro Pignatelli, Marco Zurzolo, Massimiliano e Gianfranco Gallo, Cristina Donadio, Corrado Taranto, Alessandro Siani, Paolo Caiazzo, Maria Bolignano, Ardone, Peluso, Massa, Nunzia Schiano, Gea Martire, Tina Femiano, Manlio Santanelli ecc. È qui che quella tradizione rivive, in questo luogo animato da ferventi passioni creative e artistiche. È qui che nasce quello spirito che Vincenzo infonde attraverso il fare teatro.
Da 30 anni il teatro in provincia “SOPRAVVIVENZA”
Quando si crea un progetto, una stagione teatrale, un evento di qualche genere, perché questa venga presa in considerazione da qualcuno, si cerca la notizia. Allora tutti a chiedersi, qual è la notizia? C’è qualche nome importante? Qualche novità apportata? Un progetto avveniristico e nuovo? Molto spesso in giro, di nuovo non c’è proprio niente e la notizia va più inventata che presa dalla realtà dei fatti. Ecco però, forse una notizia c’è: il Centro Teatro Spazio esiste ancora. Tanti spazi chiudono, altri se ne aprono, ma il teatro in cui ha militato Massimo Troisi è lì, sopravvive da un trentennio e migliora, e non certo grazie al compianto artista di San Giorgio a Cremano. Sopravvive grazie a una serie di progetti importanti, e ora passiamo alle notizie. Sopravvive, per il secondo anno “O’ Curto” (31 Ottobre e 1 Novembre), festival di corti teatrali in collaborazione con lo ZTN che l’anno scorso ha visto professionisti dello spettacolo provenire da tutta Italia. Sopravvive Vesuvio Underground (11-12 Dicembre), che da la possibilità ai giovani musicisti e band emergenti dl territorio di esprimersi in uno spazio diverso, storico, nuovo, ma soprattutto di esprimersi. Sopravvive l’accademia e contemporaneamente incrementa i propri iscritti, grazie a un progetto serio e a una serie di insegnanti tutti formatisi al Centro Teatro Spazio, che ne condividono , dunque , la progettualità e assicurano la continuità fra le materie e gli anni di corso, garantendone le finalità educative e di formazione allo spettacolo. Nasce la rassegna amatoriale, che offre la possibilità agli amanti del teatro, seppur non in stagione teatrale, di recitare davanti a un pubblico in uno spazio che è sempre stato votato al professionismo, ma che si apre ora a nuove proposte e lascia spazio a chi il teatro lo fa solo per passione. Sopravvive la stagione teatrale, con un filo conduttore preciso: professionisti del teatro e lavori di qualità.
Vincenzo Borrelli, direttore del teatro, firmerà le regie di autori come Strinberg o Schmitt (“Julie” e “Piccoli crimini coniugali”), proponendo anche però delle prima assolute come “Fobos”, da lui scritto e diretto, e dirigendo “Cari stramaledettissimi amici” e “Io sono Giacomo Casanova” (quest’ultimo in collaborazione con l’autore) scritti rispettivamente da Emanuele Alcidi e Maurizio Tieri. “Festa di Compleanno” , di Angela Matassa, con la regia dello stesso Borrelli, promette poi di essere un altro lavoro di qualità.
La stagione comincerà con Julie, tratto dal lavoro di Strindberg, dal 6 all’8 novembre, ma dopo si avvicenderanno sul palco tanti professionisti dello spettacolo, come Domenico Orsini, che metterà in scena “Due fori nel cappello”, ancora Davide Sacco che firma la regia di “Virginia e sua zia”, di Manlio Santanelli, con Gina Perna. Simone Somma firma la sua prima regia, dopo essersi formato proprio al Centro Teatro Spazio, con “Poesie su carta igienica di una fredda serata estiva, mentre Igor Canto e Cristina Recupito mettono in scena “Paolo Borsellino, l’ultimo istante”, vincitore del primo premio della rassegna “O’ Curto” dell’anno scorso. Anche due lavori di Niko Mucci: “Visite” e “Sigmund e Carlo”. Roberto Giordano interpreterà “Napoletani di…versi” , lavoro da lui scritto, diretto e interpretato. Andrà poi in scena il provocatorio spettacolo di Maurizio D. Capuano “Volgarità gratuite a un prezzo ragionevole”, cui seguiranno “Scarpe di Mizan”, di Daniele Marino, che tocca il tema dell’immigrazione, Gianluca d’Agostino metterà in scena “L’anniversario”, Giovanni Meola “il Summit di Carnevale”
Insomma, una stagione ricca, nel segno della qualità e delle continuità, che promette di regalare sorprese , sempre in nome della collaborazione reciproca e della stima fra tutti gli artisti, uniti per un solo scopo, fare teatro, e farlo bene.
JULIE
6 – 7 – 8 NOVEMBRE 2015
con
CRISTINA AMMENDOLA – MARINA BILLWILLER
VINCENZO BORRELLI
Produzione unospazioperilteatro
Tratto da la signorina Julie di Strindberg
Tradotto adattato da Vincenzo Borrelli
La stagione parte con un grande classico della letteratura teatrale internazionale: Vincenzo Borrelli mette in scena “La signorina Julie” di Strindberg.
Scritta in un momento in cui le differenze di classe era no molto marcate, la storia narra di una tresca fra un servo e la sua padrona, un amore dirompente che finirà drasticamente. Ma la messinscena non si limita soltanto a una analisi delle differenze di ceto: Il punto focale diventa presto la differenza insanabile, l’abisso che c’è fra l’universo maschile e quello femminile, i rapporti di forza che si instaurano nella coppia, e la nullità del concetto di “classe” di fronte alla forza della natura dei singoli quando entrano a stretto contatto.
Nonostante la drammaturgia sia modernissima per l’epoca, il regista Vincenzo Borrelli rifugge da un’interpretazione del testo in chiave ultramoderna, mantenendo per quanto possibile, quello che è lo spirito e il senso dell’opera senza stravolgere i concetti già moderni e di sicuro scottanti del maestro svedese.
Regia VINCENZO BORRELLI – Assistente alla regia Simone Somma
DUE FORI NEL CAPPELLO
14 – 15 NOVEMBRE 2015
Produzione
Senzartenèparte
La corte dei sognattori
di LORNA PAGAL
Elwood è l’eccentrico e bizzarro erede di una famiglia dell’alta borghesia americana, simpatico, alla mano e con tanti amici. E’ proprio quest’ultimo aspetto a creargli un po’ di problemi: il suo migliore amico non è ‘ben visto dalla società, in particolar modo da sua sorella Veta. A causa delle singolari frequentazioni del fratello, Veta cerca in ogni modo di ottenere la tutela del patrimonio di famiglia. Potrà così allontanare Elwood… insieme alle sue imbarazzanti amicizie e, finalmente, introdurre l’adorata figlia Myrtle in società…
Colpi di scena, equivoci e ‘misteriosi’ personaggi sono il fulcro di una commedia più profonda di quanto sembri. Al centro della vicenda la follia di chi si professa ‘normale’. Lo spettacolo, seppure nel segno della commedia, vuole insinuare nel pubblico un dubbio: chi è il folle… e chi il normale?!
Regia DOMENICO ORSINI
SCACCO MATTO IN CINQUE MOSSE
20 – 21 – 22 NOVEMBRE 2015
con
MASSIMILIANO ROSSI
MARIA ROSARIA VIRGILI
LIDIA FERRARA
FELICIA DEL PRETE
MELANIA ESPOSITO
DUILIO VACCARI
di SALVATORE MAIORINO
E’ un dramma noir con tema centrale “la violenza sulle donne”. E’ ambientato alla fine degli anni 60. Un uomo, una scacchiera in bella mostra, 5 donne con 5 segreti.
Mauro Spagnuolo noto regista e autore teatrale è un personaggio bello e dannato. Cocainomane, alcolista, puttaniere. La scena si apre con lui seduto alla scrivania nell’intento di battere a macchina il suo nuovo spettacolo, SCACCO MATTO IN 5 MOSSE. Fuma nervosamente, è agitato, rilegge quello che ha scritto, appallottola il foglio e lo getta nel cestino. Fa una telefonata alla sua amante ma lei non vuole vederlo…impreca, si agita ancora di più, si attacca alla bottiglia del whiskey, tira coca, si appisola sulla scrivania. Buio. E’ giorno e sulla scena compaiono le attrici convocate da lui per un provino. una farsa nella farsa, un rompicapo noir.
Regia SALVATORE MAIORINO
SIGMUND E CARLO
28 – 29 NOVEMBRE 2015
Con
ROBERTO CARDONE
NIKO MUCCI
Assistente alla Regia Marina Cavaliere
Scene e Costumi Barbara Veloce
Produzione Teatri associati di Napoli
Musiche Luca Toller
Due vecchi esibizionisti in competizione per una panchina , un lampione. Una partenza grottesca, che ben presto svela altri sapori. I due sono forse Freud e Marx, sopravvissuti al loro tempo, ed alla degenerazione del loro pensiero. Fra loro si sviluppa un dialogo a fisarmonica in cui si alternano i litigi ed i tentativi di allearsi nel portare a termine la loro misteriosa e, forse impudica ,missione, mentre i frequenti passaggi di auto, li inducono a mimetizzarsi, assumendo di volta in volta ruoli di improbabili , pagliacci, religiosi, venditori, sino al colpo di scena finale. Un testo che fa sorridere e ridere spesso, ma che lascio un ché di amaro , nel suo rifiutare possibili letture positive e di speranza.
Regia NIKO MUCCI
CARI STRAMALEDETTISSIMI AMICI
18 – 19 – 20 – 26 – 27 DICEMBRE 2015
Con
VINCENZO BORRELLI
CRISTINA AMMENDOLA
MARINA BILLWILLER
FABIO BALSAMO
PAOLO CUNSOLO
ANTONIO BRAUCCI
SIMONE SOMMA
Produzione Unospazioperilteatro
di EMANUELE ALCIDI
EDOARDO NAPPA
Cinque persone completamente diverse tra di loro, legate da regole mai dette. Cinque amici, stretti tra scherzi, esami universitari, storie familiari, di sesso e d’amore. Cinque vite che si fondono in un’unica esistenza, formando un’associazione “quasi” a delinquere.
In una società che vuole tutti omologati e allineati c’è un gruppo di amici che rifiuta i relativi schemi e che sa che per poter sopravvivere deve “fare branco”.
La necessità di autotutelarsi, e spesso anche vendicarsi a seguito di ingiustizie o attacchi esterni, porta questi amici a reagire sempre in maniera diversa ma mai violenta. Goliardica ma mai aggressiva. Scherzosa ma mai bellica. A volte cattiva, ma una cattiveria “sana” che non è mai crudeltà.
Regia VINCENZO BORRELLI Assistente alla regia Marina Billwiller
L’Appuntamento
9 – 10 GENNAIO 2016
con
MARCELLA VITIELLO
ROBERTO CARDONE
Produzione Libera Scena Ensamble
Musiche Luca Toller
da Vargas LLosa
Due soli personaggi ed un abile, intrigante gioco di identità. Perché, come l’autorevole farci intendere, chiunque può essere chiunque e, soprattutto, chiunque può immaginare di essere chiunque. Cico un ricco uomo d’affari , è nella sua stanza. Apre la porta ad una donna. Lei è Raquel. Dice di essere la sorella del suo antico amico Paulo. Una donna piacente ed affascinante che giunge improvvisamente: Ho visto sul Financial Times che eri qui, per questa riunione. E all’improvviso ho avuto voglia di vederti, di ascoltare la tua voce. Anche se apparentemente verosimili. Senza dubbio la scena teatrale è lo spazio privilegiato per rappresentare la magia di cui è intessuta anche la vita della gente: quell’altra vita che inventiamo perché non possiamo viverla davvero, ma solo sognarla grazie alle splendide menzogne della finzione.
Regia Niko Mucci
Virginia e sua Zia
16 – 17 GENNAIO 2016
con
GINA PERNA
Musiche Marco Zurzolo
Costumi Annalisa Ciaramella
Scene Luigi Sacco
Produzione Avamposto teatro
Di Manlio Santanelli
In un’atmosfera di magra satira dove la risata si confonde con la malinconia, un’anziana bimba si muove e rimuove tra ciò che sente e ciò che vede; in un mondo incastonato tra miti televisivi e sogni da soap opera, ancestrali musiche evocano antichi sogni: in un’ultima notte la nostra piccola Virginia si gioca una vita. A farle compagnia ironici fantasmi di buffe storie, che, come un puzzle, pezzo dopo pezzo, completeranno un incerto disegno. Una figura echeggia sulla nostra storia: una zia tanto ingombrante da diventare essenziale, tanto cinica da diventare comica, tanto vera da essere finta, tanto reale da appartenere, forse, all’immaginazione.
Regia DAVIDE SACCO
FESTA DI COMPLEANNO
23 – 24 GENNAIO 2016
Con
IVAN IMPROTA
VINCENZO BORRELLI
MARINA BILLWILLER
Produzione Uno Spazio per il Teatro
Scene e costumi C.T.S.
di Angela Matassa
Giovanna Castellano
“Festa di compleanno” è una storia di amori proibiti, di conflitti sopiti, di verità nascoste. Il protagonista, Fabrizio, è solo davanti a una torta. Si sente la voce di una donna: è la mamma che ripete gli auguri che gli faceva da bambino. L’uomo sorride e sistema quaranta candeline: da qui inizia il suo racconto ricco di dolcezze, ricordi, tenerezze, ma anche di astii, opposizioni, dolore.
Regia VINCENZO BORRELLI
POESIE SU CARTA IGIENICA DI UNA FREDDA SERATA ESTIVA
30 – 31 GENNAIO 2016
PRODUZIONE
UNOSPAZIOPERILTEATRO
Di Simone Somma
Quando c’è una persona sull’orlo di un balcone, in bilico sul decidere se buttarsi giù o meno, che scrive per sfogarsi e per ritardare l’atto decisivo, e tutto questo viene messo in scena, la tentazione di dire che si tratti di un’opera che affronta il tema del suicidio è forte di sicuro. “Poesie su carta igienica di una fredda serata estiva” è però tutt’altro. Lo spettacolo si distacca presto dall’essere una pièce a tema “suicidio”, la situazione contingente si trasforma in pretesto per scandagliare l’animo del personaggio, per penetrare all’interno delle sue paure, delle sue insicurezze, degli angoli più spigolosi e torbidi di una mente contorta in modo ingenuo e infantile.
Regia SIMONE SOMMA
PAOLO BORSELLINO
L’ULTIMO ISTANTE storia di un giudice italiano
13 – 14 FEBBRAIO 2016
con
IGOR CANTO
VALERIA IMPAGLIAZZO
ALESSANDRA RANUCCI
CRISTINA RECUPITO
Produzione TeatrAzione
Magazzini di fine millenniO
di Igor Canto – Cristina Recupito
Uno spettacolo che vuole mettere in evidenza un aspetto inedito di Paolo Borsellino: un uomo con le sue paure, le sue incertezze, le sue passioni, i suoi ricordi. Un uomo che ha dedicato la sua vita alla ricerca della verità e della giustizia, non un “eroe” come i media hanno voluto ricordarlo.
Ed è proprio in questa dimensione che abbiamo immaginato di incontrare Paolo Borsellino, il giudice assassinato a Palermo dalla Mafia nel 1992, ma per noi ancora vivo nelle sue parole, nei suoi pensieri, nel suo ‘dovere morale’. Siamo partiti da questi elementi reali per raccontare il nostro incontro immaginario con Paolo Borsellino.
Regia Igor Canto – Cristina Recupito
PICCOLI CRIMINI CONIUGALI
19 – 20 – 21 FEBBRAIO 2016
con
MARINA BILLWILLER
IVAN IMPROTA
Produzione unospazioperilteatro
Scene C.T.S.
di Eric Schmitt
Gilles e Lisa, una coppia sposata da anni, tornano a casa dopo essere stati in ospedale. Gilles ha avuto un incidente a causa del quale ha perso la memoria, o questo, almeno, è quello che vorrebbe farci credere. Mano a mano che la storia procede, infatti, ci si chiede se davvero abbia perso la memoria o se il suo non sia stato piuttosto un tentativo, mal celato, di dimenticare una vita e un rapporto che non stava più in piedi. “Piccoli crimini coniugali”, come il titolo stesso suggerisce, è un’esplorazione dell’universo a due in cui non sempre è facile sopravvivere al tedio di una vita insieme che scorre lenta e sempre uguale nei giorni. Non nuovo a questa tematica Eric-Emmanuel Schmitt ci presenta un mondo grigio, fatto di tradimenti e di rapporti difficili inaspriti dai troppi silenzi. L’ambientazione “povera”, lo stile secco dei dialoghi e la profonda indagine psicologica.
Regia VINCENZO BORRELLI assistente alla regia SIMONE SOMMA
FOBOS
26 – 27 – 28 FEBBRAIO – 4 – 5 – 6 MARZO 2016
Produz ione unospazioperilteatro
Con
Vincenzo Borrelli – Cristina Ammendola – Simone Somma
Marina Billwiller
di Vincenzo Borrelli
“Fobos” è uno studio sul motore. La più importante ragione per la quale si perpetua l’esistenza. Che cos’è la paura? La paura è infine ciò che ci consente di sopravvivere. La paura è la ragione più recondita per la quale compiamo una scelta anziché un’altra, la paura è in fin dei conti ciò che ci permette di sopravvivere scegliendo, per paura di non morire. La paura nel suo significato atavico: la scelta del titolo scritto in greco rimanda ad una tradizione primordiale, della paura come fondamento imprescindibile di questa stessa civiltà, di tutte le civiltà. Ma è una paura che presto non è più solo timore, spirito di sopravvivenza. È una paura che diventa presto panico, una paura degenerata, figlia del trauma. Il trauma fa nascere quindi delle fobie che sono folli, assurde, frutto di convinzioni sbagliate, di ferite mai sopite, che si riaprono e sgorgano sangue senza un perché. I personaggi del dramma si muovono in una regia claustrofobica, di spazi stretti, di movimenti misurati, di lessico forzato, I personaggi si muovono nel proprio respiro, le loro storie si intrecciano ma la modalità è contorta, spezzata, una ragnatela di insicuri perfetta ma cadente, che con un soffio può essere spazzata via. La paura: il motore vero dell’esistenza, la ragione ultima per cui questa continua.
Regia VINCENZO BORRELLI
NAPOLETANI DI… VERSI
12 – 13 MARZO 2016
Con
ROBERTO GIORDANO
di Roberto Giordano
La lingua è il mezzo attraverso il quale si narrano le esperienze vissute, è lo strumento che permette di raccontare le vicende di un popolo, di una città. La lingua napoletana, riconosciuta come tale dall’Unesco, è un’antica lingua romanza che ha permesso il racconto delle vicende legate a una fetta importante di popolazione italiana. Il napoletano è un patrimonio che va tutelato e difeso. Lo spettacolo unisce: recitazione, musica, poesia e un’inedita ma graditissima lezione di antropologia. Un evento culturale completamente innovativo, proposto da un autore che nutre la sua anima con il cibo più prezioso: la lingua napoletana. La lingua di Bovio, Viviani, Di Giacomo, De Filippo (l’interprete porrà in evidenza le differenze tra i nostri grandi autori e ci farà ascoltare parole ormai scomparse). Un lavoro per riflettere e per non dimenticare le proprie radici fatte di cultura, poesia, musica e suggestioni.
Regia ROBERTO GIORDANO
VOLGARITA’ GRATUITE A UN PREZZO RAGIONEVOLE
19 – 20 MARZO 2016
Con
MAURIZIO CAPUANO
CLAUDIO BUONO
Produzione Naviganti InVersi e Spazio ZTN
di Maurizio D. Capuano
Claudio Buono
“Se dovessimo usare una sola parola, diremmo che dissacrare è quella che meglio descrive questa raccolta di sketch satirico/umoristici. E adesso qualcuno ci spieghi il significato di dissacrare”. Così i due giovanissimi – si fa per dire – autori emergenti, Jessica Montessori e Luciano Salfi (non napoletani, ci tengono a precisare con un limpido accento lumbard, anche se sono toscani), presentano lo spettacolo Volgarità gratuite a un prezzo ragionevole, la nuova produzione firmata Naviganti InVersi, la giovane compagnia impegnata nella non facile impresa di abbassare ancora di più il livello del teatro napoletano. Un progetto che mira a realizzare un teatro diverso dal solito, dove la risata non è affidata al semplice gioco di parole, alla banalità priva d’inventiva, alla volgarità usata come fine e non come mezzo, ma alla capacità, propria di chi scrive, di condensare in poche battute le contraddizioni della nostra società. Questa, la nostra difesa in tribunale. Volgarità gratuite a un prezzo ragionevole: uno spettacolo che vi farà venire voglia di ridere, riflettere, portare in teatro un oggetto contundente. ps: “ragionevole”, non significa “gratis”. No, tanto per essere chiari.
Regia MAURIZIO D. CAPUANO
SCARPE DI MIZAN Traversata sulla fuga e altri fossi
2 – 3 APRILE 2016
Con
DANIELE MARINO
Rena Libre in coproduzione con Te.Co
di Daniele Marino – Marina Cavaliere
Lo spettacolo s’interroga sulla condizione dell’emigrato, in un periodo storico in cui gli sbarchi clandestini, il rifiuto, la fuga dal paese di origine, sono materiale vivo per una complessa indagine sociale e politica. La drammaticità di temi, quali l’intolleranza e la non accettazione del prossimo, è l’oggetto dell’analisi che ha spinto l’attore-regista a confrontarsi e a scrivere una nuova drammaturgia. La Traversata sulla fuga ed altri fossi (sottotitolo della pièce), intrapresa da Mizan, attraverso l’Europa, sarà per lui la scoperta di un mondo indifferente e violento, ricco di speranze e di falsi miti, specchio di una società distratta, mirata sempre di più alla globalizzazione dell’individuo stesso, della sua opinione pubblica, della sua libertà.
aiuto regia Marina Cavaliere
regia DANIELE MARINO
L’ANNIVERSARIO
9 – 10 APRILE 2016
Con
GIANLUCA D’AGOSTINO
ANTONIO MARFELLA
Musiche originali Luca Formicola
Costumi Federica del Gaudio
di Gianluca D’Agostino
Siamo in una casa. È l’anniversario di Luigi e Lucrezia. Luigi sogna di festeggiare come ha sempre fatto, ma Lucrezia non c’è più. È andata via quattro mesi prima senza spiegazioni e Luigi non è più uscito di casa. A fargli compagnia, in questo che da felice, si è trasformato in tristo giorno; c’è un amico, il quale cerca invano, con ogni mezzo, di smuoverlo da questa situazione di stallo in cui si ritrova. Ma Luigi è fermo, bloccato, cristallizzato nell’attimo in cui Lucrezia è andata via.
Qualcosa di ambiguo arriverà a rendere ancora più speciale e misterioso questo giorno. E Luigi dovrà fare la sua scelta. In una chiave decisamente ironica, attraverso il contrasto tra i punti di vista tra Luigi e il suo amico, la piece indaga il rapporto di coppia uomo-donna, giocando su temi come: abbandono, tradimento, gelosia, amore. L’obiettivo è quello di esorcizzare tutto quanto può esserci di patetico e morboso in una storia d’amore, in modo da liberarsene, restituendo così all’amore la sua essenza primordiale..
aiuto regia Carlo Liccardo
regia GIANLUCA D’AGOSTINO
IL SUMMIT DI CARNEVALE
16 – 17 APRILE 2016
Con
LUIGI CREDENDINO
ALESSANDRO PALLADINO
FERDINANDO SMALDONE
Produzione
Virus teatrali – Teatro Rostocco – Te.Co
Scene Flaviano Barbarisi – Anna Seno
Costumi Annalisa Ciaramella
di Giovanni Meola
Il ‘giuoco delle parti’, sempre quello. Crudo, crudele, estremamente paradossale, antico e moderno. In terra di conquista e spartizione, due uomini di potere, Marione e Giuseppone, sono il Potere e si sfidano da anni.. Ma gli anni passano e sfidarsi è sempre più pericoloso e così, ecco un pranzo di riconciliazione tra le due famiglie. Perché oggi tutto si fa in grande e uno più uno non fa due ma molto di più se si mette da parte la vendetta e si pensa agli affari. Marione e Giuseppone la pensano così: hanno bisogno di sancire questa tregua, di sancire questa alleanza, di sancire un potere maggiorato e moltiplicato. Ma il ‘giuoco delle parti’ si annida ovunque: i due boss pranzeranno bene, rutteranno bene e verranno serviti bene. Ma quando a servire è…Arlecchino, tutto può succedere. Anche che il ragazzo Elia, quello con un nome da femmina perché finisce con la lettera ‘a’, si chiami in realtà… Il cinismo è divertente, fa anche ridere, ma quando due boss si sfidano immaginando di avere a portata di mano lo scacco al re, senza accorgersi di non avere nemmeno più la scacchiera su cui giocare, il divertente diventa tragico e a ridere resta solo chi rimane in piedi, l’ultimo, quello crudo, quello crudele, quello paradossale.
Assistente alla regia Serena Russo – regia GIOVANNI MEOLA
IO SONO GIACOMO CASANOVA
29 -30 APRILE – 1 maggio 2016
Produzione
unospazioperilteatro
di Maurizio Tieri
l’avventuriero veneziano, ormai cinquantatreenne, affronta e si confronterà con il peggior nemico del maschio… la vecchiaia, l’insuccesso erotico e la morte. Casanova è oppresso e lacerato da questi pensieri a tal punto da diventare simbolo del rifiuto e l’unico modo per relazionarsi col mondo che lo circonda e con il rapporto erotico è la menzogna. Casanova non riesce più ad essere se stesso. Solo la menzogna lo può far sentire superiore agli altri… ed arrivando a compiere atti terribili la cui tragicità non merita né pietà né perdono. Tutto al solo scopo di sedurre la giovane Marcolina, che per nulla attratta da “questo” Casanova verboso, vanesio, meschino, grigio e pedante che le si presenta. Un uomo sull’orlo del baratro. Un uomo con un unico e solo scopo… ricordare al mondo che “lui” esiste ancora nonostante il tempo che trascorre. Un uomo, il cui urlo al mondo è… “Io sono Giacomo Casanova”.
regia VINCENZO BORRELLI – MAURIZIO TIERI
CENTRO TEATRO SPAZIO diretto da Vincenzo Borrelli
Via San Giorgio Vecchio, 23 San Giorgio a Cremano – Napoli
081 574 4936