Maurizio Elettrico presenta, a Castel Sant’Elmo, un’imponente scultura da titolo Cibum deorum

 Maurizio Elettrico presenta, a Castel Sant’Elmo, un’imponente scultura da titolo Cibum deorum

Nell’ambito del grande evento espositivo L’Albero della cuccagna. Nutrimenti dell’Arte, a cura di Achille Bonito Oliva, diffuso in tutta Italia con il coinvolgimento di oltre 30 artisti chiamati a realizzare opere ispirate al soggetto iconografico dell’albero della cuccagna, Maurizio Elettrico presenta, a Castel Sant’Elmo, un’imponente scultura da titolo Cibum deorum, liberamente ispirata all’albero della cuccagna e ai suoi arcaici riferimenti ai riti di fertilità.

L’ installazione prende ispirazione dalla saga fantasy Lo scoiattolo e il Graal, in corso di pubblicazione, redatta da Maurizio Elettrico e fonte di una complessa serie di produzioni multimediali. Cibum deorum è un opera dedicata al cibo e alla sua intima dialettica tra la vita e il suo godimento, in particolare, cercherà di restituire gli splendori delle tavole imbandite già presenti ne Lo scoiattolo e il Graal e di rievocare l’atmosfera di alcune visionarie descrizioni gastronomiche.

L’architettura dell’opera si compone essenzialmente di un elemento femminile orizzontale, la grande tavola imbandita, e uno maschile verticale, l’albero della cuccagna vero e proprio, un pennone di circa sette metri di altezza, luoghi epifanici, dove si manifestano le presenze letterarie dell’immaginario dell’artista.

Gli oggetti che arrederanno questa scultura, realizzati in silicone e altri materiali, appariranno bizzarri e alieni, quasi che a mangiare su quella tavola non ci siano esseri umani ma dei o demoni. Un transumanesimo culinario che trova testimonianza nell’incredibile tavolata di compleanno del pontefice Paolo VIII – raccontata nel primo volume della saga Lo scoiattolo e il Graal – una creatura dai mille poteri soprannaturali e dagli infiniti appetiti:

‘La regale tavolata all’aperto consisteva in un velo d’acqua, un tapis roulant in cui i flutti purificati dello stesso Tevere scorrevano come quelli del più dolce ruscello, profumato con essenze di rose e iris. Su questa tovaglia di acqua corrente procedevano lentamente le ricche vivande. Ve ne erano per tutti i gusti: insalate di cervelli di scimmia con zenzero e petali di rosa, tuberi lessati di topinambur, monstera, ninfea, dalia, asfodelo, conditi con aceto di mele e foglie di nasturzio, una salamandra del Giappone lunga due metri cotta in un brodo di bacche di corniolo e aromatizzata con rametti di abrotano, pitoni marinati in latte di yak fermentato, pastelle fritte con polpa di femore di rana, avannotti di anguilla edulcorati con sciroppo d’acero, carni di mammiferi preistorici con salse di sorbe, uova di gabbiano bollite in tè d’ibisco.’

La manifestazione si svolge con il patrocinio di EXPO Milano 2015 e vede coinvolti il Polo museale della Campania insieme alla Fondazione Morra con la Regione Campania.

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