Giancarlo Siani trent’anni dopo: la passione per il giornalismo e l’amore per lo sport

 Giancarlo Siani trent’anni dopo: la passione per il giornalismo e l’amore per lo sport

Ci sono due belle storie in cui si intrecciano passione sportiva e impegno civile nei due articoli vincitori dell’edizione 2015 del Premio Siani organizzato dalla Scuola di Giornalismo Suor Orsola Benincasa, la prima Scuola di Giornalismo del Mezzogiorno peninsulare fondata nel 2003 dall’attuale Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro e dall’ex direttore de “Il Corriere della Sera”, Paolo Mieli.
La prima è la storia di Gianni Maddaloni, raccontato come “O’ Maestro di Scampia” dal napoletano Claudio Pellecchia, allievo del biennio 2013-15 della Scuola di Giornalismo Suor Orsola Benincasa, che ripercorre i quarant’anni di impegno sul tatami di Maddaloni, molti dei quali spesi con l’obiettivo di far diventare lo sport un’occasione alternativa alla delinquenza per i ragazzi a rischio di Scampia. “La palestra di Gianni Maddaloni – scrive Pellecchia – è molto più di un luogo di allenamento: è un punto di incontro per la parte sana della comunità; il rosso del cancello d’entrata spicca tra il grigio dei palazzoni noti per lo spaccio di droga e gli omicidi di camorra: un fiore di legalità sbocciato in un inferno di cemento e lamiera”.
Anna Dichiarante e Claudio Pellecchia vincitori del Premio Siani 2015 della Scuola di Giornalismo Suor Orsola BenincasaIl secondo articolo premiato è quello della bergamasca Anna Dichiarante, che nel 2013 ha scelto la Scuola di Giornalismo dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli per svolgere il biennio di formazione abilitante all’esame di Stato per diventare giornalista professionista, e ha partecipato al Premio Siani 2015 con un’intervista a Michele Ciambellini, giudice della sezione penale del Tribunale di Napoli, che ha raccontato l’impegno professionale ma anche la grande passione sportiva per la pallavolo di Giancarlo Siani.
“Quello che mi è sempre mancato di più di Giancarlo è l’allegria, il modo con cui riusciva a stemperare la tensione e a farci ridere. Eravamo adolescenti – racconta il Giudice Ciambellini ad Anna Dichiarante – e Giancarlo fino al 1984 fu il nostro allenatore alla “Fides-Vomero” di pallavolo. Ci insegnò a vincere e a perdere con la stessa serenità, senza esasperazioni, trasmettendoci valori che andavano al di là del mero aspetto tecnico-sportivo”. Ciambellini, anche lui tra i presenti domenica scorsa al PalaVesuvio di Ponticelli, per assistere all’amichevole tra la nostra nazionale La premiazione con Ottavio Lucarelli e Marco Demarco (1)femminile di pallavolo e quella della Germania organizzata dal Coni, dall’Anm, dal comitato campano della Federazione italiana pallavolo, dalla Fondazione Polis e dall’Associazione Giancarlo Siani, proprio per celebrare la memoria del cronista del “Mattino”, assassinato dalla camorra il 23 settembre 1985, sottolinea come “l’Italia avrebbe davvero avuto bisogno di un uomo come Giancarlo, sia in veste di giornalista sia, perché no, in quella di allenatore”.
La premiazione nella redazione de “Il Mattino”
Stamattina i due giovani giornalisti sono stati premiati nella sede del quotidiano “Il Mattino” dal direttore Alessandro Barbano, dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, dal presidente della Fondazione Polis, Paolo Siani e dal direttore della Scuola di Giornalismo “Suor Orsola Benincasa”, Marco Demarco.

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