Russia, controlli e censura per i blog che superano i 3000 lettori
Entra in vigore oggi la tanto discussa legge dello stato Russo che impone pesanti restrizioni sugli utenti di social media. I blogger con più di 3.000 lettori al giorno da oggi dovranno registrarsi presso l’autorità per i mass media, Roskomnadzor, e conformarsi alla normativa sui media. Inoltre i blogger non possono più restare anonimi e i social network saranno obbligati a conservare i dati suoi loro utenti per sei mesi. Le informazioni andranno custodite in server sul territorio russo, in modo che le autorità di Mosca li possano consultare. Secondo Human Rights Watch, ong con sede a New York, si tratta di “un’altra pietra miliare della repressione della libertà di espressione in Russia”. “Internet è l’ultima isola di libera espressione in Russia e queste norme draconiane sono chiaramente concepite per metterla sotto il controllo del governo” ha detto Hugh Williamson di Human Rights Watch. I blogger russi si stanno già organizzando per cercare di aggirare la legge, che presenta vari problemi tecnici di attuazione: ad esempio il fatto che i social network più popolari in Russia sono ospitati su server fuori dai confini della Federazione. Qualcuno pensa all’utilizzo di proxy per accedere ai siti a rischio, altri studiano come “barare” sul numero di lettori, fermando il conteggio a poco meno di 3000 o nascondendo del tutto le statistiche sugli accessi. E’ già entrata in vigore qualche mese fa una legge che dà al governo russo il potere di bloccare l’accesso a un sito internet senza fornire spiegazioni. E’ accaduto al blog del leader d’opposizione Alexey Navalny e a due siti che fanno capo all’ex campione di scacchi Garry Kasparov, altro oppositore del Cremlino.