“E continuo”, online il nuovo videoclip di Enzo Gragnaniello – VIDEO
“E continuo” è il titolo del secondo singolo dell’album “Misteriosamente” di Enzo Gragnaniello uscito a fine maggio – dopo il brano omonimo cantato in coppia con Raiz – dal quale è stata tratta ispirazione per girare il videoclip diretto dal regista Gianluca Menta. Il brano, commenta il cantautore, “è un canto all’amore, dove parole e musica si mescolano in un mondo etereo, visionario, come se tutto fosse dettato da un sogno”.
Gragnaniello, miscelando la sua musica suggestiva con la sua voce profonda, ruvida e dolce insieme, riesce a creare un’atmosfera magica accompagnandoci in un viaggio immaginario il cui significato ultimo è lo stupore che si prova ogni giorno verso la vita.
L’idea di girare il videoclip nasce da un incontro con il regista una sera a tavola nei Quartieri Spagnoli, dove Gragnaniello abita. Per trasporre in immagini l’emozione che trasmette il brano è stato scelto un luogo dove il tempo si è fermato. In questo modo le note e le parole di Enzo sembrano volerci invitare a fermarci, per riflettere, nel silenzio, per ritrovare “quella stella che nel cielo non c’è”, per saltare, anche solo per un attimo, in un mondo visionario dove tutto è dettato dal sogno.
Questo luogo è Roscigno Vecchia, un borgo dimenticato nel parco del Cilento, disabitato dal 1920, dove vive soltanto l’anziano personaggio del videoclip, ancorato alla sua casa e ai suoi ricordi. E ritrova lì un po’ di pace “quella faccia segnata dal tempo”, così come segnato dal tempo è tutto ciò che circonda il cantautore nel videoclip: gli oggetti, le case, i sentieri…
Enzo Gragnaniello, che appartiene al cantautorato più alto, colto ma popolare, ha scelto un percorso appartato, lontano dai riflettori perché, come dichiara lui stesso, “il successo è aver creato qualcosa che mi fa star bene”.
Sin dal primo disco del 1983 fino al recentissimo “Misteriosamente”, che conferma la sua classe e sensibilità, Gragnaniello ha rinnovato il linguaggio della nostra musica popolare. Nel suo recente lavoro amplifica la dimensione spirituale della sua musica, concepita ed eseguita per entrare in contatto con la sfera più intima di chi l’ascolta. Atavica e istintiva, si rivela al pubblico per condurlo alle sue radici più profonde.
E’ stato il primo artista pop a tenere un concerto al San Carlo di Napoli, tempio della lirica. La sua musica è passata dai vicoli di Napoli al Premio Tenco (dove è stato premiato più volte), e da Sanremo al G7 del 94, dove fu scelta una sua canzone come colonna sonora. Ha scritto capolavori per Mia Martini e rilanciato nel mondo sia la musica partenopea che il suo padre nobile, Roberto Murolo. Nato nella stradina più stretta di Napoli (Vico Cerriglio), Gragnaniello non ha mai abbandonato i Quartieri Spagnoli, dove tuttora vive e dove continua a creare canzoni di rara bellezza.