L’intervista all’europarlamentare Fulvio Martusciello:“Roma, l’Italia e l’Europa che vogliamo”

 L’intervista all’europarlamentare Fulvio Martusciello:“Roma, l’Italia e l’Europa che vogliamo”

Domenica 29 marzo a Roma Capitale all’ Hotel Ergife su Via Aurelia, dalle ore 10,00 del mattino si è tenuta la conferenza stampa con gli ospiti presenti di Forza Italia: Mariastella Gelmini Vice Presidente gruppo FI Camera dei Deputati, Salvatore Cicu Vice Capo delegazione Fi al Parlamento Europeo, Laura Comi Vice Presidente del gruppo PPE al Parlamento Europeo, Fulvio Martusciello Deputato al Parlamento Europeo, Mario Abbruzzese Consigliere Regionale del Lazio, Giovanni Toti, Debora Bergamini Vice Presidente gruppo PPE al Consiglio d’Europa, Alessandra Mussolini Deputato al Parlamento Europeo, Maurizio Gasparri Vice Presidente del Senato, con conclusione l’intervento del Presidente Silvio Berlusconi, che a causa di un malore è intervenuto con una telefonata in sala per tutti i presenti. Intervista fatta al Dott. Martusciello, ci parla delle riforme costituzionali e del ruolo delle autonomie locali? I livelli intermedi di governo locale servono davvero o sono soltanto enti inutili, come spesso vengono dipinti dai mass media all’opinione pubblica? Posso approcciare alla questione portando in dote la mia esperienza personale sul territorio, sia a livello di impegno politico sia a livello istituzionale, nell’ambito del mio ruolo di assessore alle Attività produttive della Regione Campania. Non si può generalizzare facendo di tutta l’erba “amministrazioni locali” un unico fascio negativo. È importante che i cittadini di un territorio abbiano un’interfaccia istituzionale vicina, comprensibile, accessibile. È altrettanto importante però che tali interfacce fulvio 2funzionino e non costituiscano solo dei vuoti presidi burocratici o insostenibili centri di costo.
Quale utilità hanno le Regioni? Qual è la vera posta in gioco? La mia esperienza nell’ambito del governo regionale è estremamente positiva e mi ha fatto toccare con mano quanto sia necessario che esistano dei presìdi di governo sul territorio affidabili, snelli e in grado di incidere sullo sviluppo e la crescita del territorio. In base a questa esperienza, senza negare che si possano migliorare tanti ingranaggi che a volte si bloccano e rallentano i processi, la Regione, grazie al ruolo proattivo del presidente Caldoro e al dinamismo della Giunta, sa ben esercitare un ruolo davvero rilevante nelle dinamiche territoriali programmando, stimolando il tessuto produttivo e, soprattutto, facilitando e semplificando il quadro complessivo, in modo che imprenditori, forze sociali e professionali e mondo accademico si trovino ad agire e ad interagire in un territorio funzionale, trasparente, dinamico. Dobbiamo quindi fare in modo che siano questi gli aspetti predominanti del ruolo del governo regionale, migliorando ancora con grande impegno e andando a limare le parti meno funzionali.
Qual è il ruolo dei corpi intermedi nel rapporto fra Stato e cittadino? Rappresentare un riferimento sul territorio per i cittadini che devono sempre sapere, in maniera chiara e puntuale, a chi rivolgersi per esempio quando la Regione promuove un bando o finanzia un intervento che impatta direttamente sui cittadini. Se viene a mancare l’evidenza di questo collegamento, allora l’istituzione locale viene percepita come distante e inaccessibile e si perde, nel contatto con i cittadini, quanto di buono viene fatto a livello di stimolo propulsivo al sistema.
Cosa ne pensa del nuovo governo? E del presidente del Consiglio Matteo Renzi? Possiamo parlare di mutamento in positivo?
Il nuovo Governo presieduto da Matteo Renzi si è assunto una enorme responsabilità per quanto riguarda le sfide delle riforme e della crescita economica. Al di là delle reazioni mediatiche, però, per il nostro Paese è vitale che gli annunci si trasformino in azioni concrete. L’Italia, ma in realtà è una questione che vive tutta l’Europa, attraversa una crisi molto problematica che richiede assoluta serietà. Va bene quindi porsi mete e obiettivi ambiziosi, il traguardo deve essere però chiaro e raggiungibile anche in tempi brevi. Credo che su questo sarà giudicabile l’azione del Governo.
fulvio 3Si arriverà a un nuovo e più equilibrato rapporto fra Stato e Regioni? C’è necessità di correggere il rapporto tra livello centrale e livello regionale, è un rilievo a cui si è recentemente rifatto anche il Presidente della Repubblica Napolitano. È uno dei nodi che il governo presieduto da Matteo Renzi ha promesso di affrontare. Ovviamente il discrimine sarà non sul fare o meno le riforme, ma sul merito che sarà adottato per realizzare questo riequilibrio nel rapporto tra Stato e Regioni e quindi nella modifica al Titolo V della Costituzione.
Un suo sogno nel cassetto? Ci sono news per Fulvio Martusciello? Progetti in cantiere?
Sono impegnato in politica da vent’anni, sempre sul territorio, e ho avuto anche la fortuna e l’onore di entrare a far parte della giunta regionale campana in un ambito, quale quello delle Attività produttive, che mi ha fatto entrare in contatto diretto con un tessuto produttivo vitale e ricco di eccellenze, che spesso viene mal raccontato o sottostimato. Lavorare al servizio della propria comunità è un’esperienza esaltante ed è il primo obiettivo che si pone chi fa politica.
Quale futuro si dispiega davanti ai giovani?
I giovani sono la vera forza della Campania: siamo tra le regioni più giovani d’Italia e tra quelle con il maggior numero di laureati ma purtroppo registriamo anche dati negativi sul fronte della fuga dei cervelli. Dobbiamo invertire questa tendenza partendo da quello che abbiamo, con poche semplici azioni: valorizzare la creatività dei nostri giovani, stimolarne lo spirito imprenditoriale e soprattutto fare la nostra parte per avviare un processo in grado di rendere la nostra regione attrattiva e produttiva per i nostri cervelli. La Giunta regionale campana ha messo questo punto in cima alla propria agenda di governo: abbiamo promosso un bando di 30 milioni di euro per la creazione di start up giovanili, di prossima pubblicazione. Inoltre, abbiamo previsto incentivi specifici imprese che assumeranno giovani campani come azioni di contrasto alla fuga dei giovani talenti dalla Regione. Puntiamo a rimettere in moto la voglia di fare impresa dei nostri under 35, facendo della nostra Regione una Silicon Valley del Sud, attraverso il coinvolgimento di tutti le forze vitali e professionali del territorio e stimolando la capacità progettuale dei nostri giovani futuri imprenditori.
A cura di Valentina Busiello

Mario Orlando

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