Due giorni all’inizio del tour dei Verdena, ecco tutte le date di “Endkadenz Vol.1” – VIDEOCLIP
Ad una settimana dall’inizio del tour, i Verdena annunciano la seconda tranche di concerti che vedrà protagonista il Vol 1 di ‘Endkadenz’. Prima dell’estate uscirà infatti ‘Endkadenz Vol.2″ e nel tour che gli farà seguito, sarà dato più spazio ai brani di questo nuovo capitolo musicale. Nel tour di aprile i Verdena tornano nella dimensione del club che poi è quella che la band bergamasca da sempre preferisce. Locali più piccoli e più intimi, più a contatto col pubblico. ECCO LE NUOVE DATE DEL TOUR DI “ENDKADENZ VOL.1”:
27 marzo – Torino Cap 10100 – Spazio 211 presenta
prevendite: www.piemonteticket.it – www.ticket.it
28 marzo – Pordenone Il Deposito
prevendite: www.mailticket.it/evento/4649
31marzo – Cosenza – Teatro Auditorium Unical
prevendite: www.inprimafila.net
01 aprile – Pulsano (TA) Villanova
prevendite: www.ciaotickets.com
03 aprile – Fontaneto d’Agogna (NO) Phenomenon
prevendite: www.ciaotickets.com e www.ticketone.it
04 aprile – Siena Sonar
prevendite www.boxol.it
10 aprile – Brescia Latteria Molloy
prevendite: www.mailticket.it/evento/4664
11 aprile – Ravenna Bronson
prevendite: www.vivaticket.it
17 aprile – Grottammare (AP) Container
prevendite: www.ciaotickets.com
18 aprile – Perugia Urban
prevendite: www.urbanclub.it
23 aprile – Lugano Studio Foce
prevendite: www.eventbrite.it
24 aprile – Livorno Cage
prevendite: www.bookingshow.it
25 aprile – Genova Festival Supernova
prevendite: www.happyticket.it
27 aprile – Trieste Teatro Miela
prevendite: www.vivaticket.it
*TUTTI I LIVE A 12 EURO, TRANNE LUGANO (12 CHF) e GENOVA (15 EURO).
LE DATE GIÀ ANNUNCIATE
27 febbraio 2015 – Rimini Velvet
28 febbraio 2015 – Marghera (VE) Rivolta
02 marzo 2015 – Milano Alcatraz – SOLD OUT
03 marzo 2015 – Firenze Obihall
05 marzo 2015 – Bari Demodè
06 marzo2015 – Catania BarbaraLab – SOLD OUT
08 marzo 2015 – Napoli Casa della Musica
09 marzo 2015 – Roma Atlantico
– ULTIMI BIGLIETTI DISPONIBILI
10 marzo2015 – Bologna Estragon
– SOLD OUT
*PER LE DATE DI MARGHERA E ROMA
SONO DISPONIBILI ANCORA POCHISSIMI BIGLIETTI. AFFRETTATEVI!
Stipulare idee, sorridere agli dei, captare bisogni immobili.
E‘ un casino ormai.
Faccio come il nevischio, non cambierò mai di stile.
Un nuovo disco dei Verdena è sempre un movimento, una ricerca, una via di fuga dalla prevedibilità. Se WOW era un’esclamazione quasi categorica, anche se piena di rifrazioni, qui sono i sussurri e le grida, mica solo vocali, a fare da miccia agli incendi di ogni brano. Il brio del risveglio si contrappone al sonno della decadenza. La lotta, magari disillusa, all’accettazione di tutto quello che capita. I Verdena non abbandonano il loro modo di fare e intendere la musica: lo testimoniano ancora una volta le parole, che non sono mai state così amalgamate ai suoni, al punto da rendere la voce, a tutti gli effetti, uno strumento completo, che non scivola più di lato, ma resta spesso al centro della scena sonora.
“Endkadenz Vol.1” è un viaggio in cui ogni nota, ogni inflessione del canto e ogni deviazione si accompagnano senza sovrapporsi: il Nevischio che impasta i pensieri e i sentimenti apre, improvvisamente, la porta a un intreccio in cui l’elettrico, l’acustico, la sovrapposizione e la rarefazione sono messe lì, fianco a fianco, con effetti incandescenti.
Non ci sono preminenze, fra la batteria, il basso, la chitarra, tutti gli strumenti che vengono utilizzati perché una canzone suoni bene: conta, decisamente, la coralità. Apocalittico, magari – lo mostrano bene il tono di Rilievo e i suoi ricami vocali sciamanici, la malinconia dei sensi di Diluvio, che diventa malinconia delle forme, le pulsazioni di Derek – ma tutt’altro che disintegrato.
Nel battito in dissolvenza di Vivere di Conseguenza, nelle circospezioni soniche di Alieni fra di noi, nell’eleganza, tutt’altro che ruvida, di Contro la Ragione ci sono anche i semi del cambiamento, rispetto a quelle che sono le strade percorse fino ad ora da Alberto, Luca e Roberta. Nessuna rivoluzione – e perché mai si dovrebbe rivoluzionare un percorso già di per sé così ostinatamente ricco e vasto? –, ma un deciso affinamento verso un orizzonte sempre più ipnotico malinconico e corrosivo, se serve.
L’inno del Perdersi sottolinea questo nuovo equilibrio, fuori dagli schemi troppo rigidi e dai riferimenti troppo obbligati di molti altri. Il futuro magari non è radioso (vedi Funeralus, che comunque apre la porta a suggestioni, di nuovo, profonde, inattese), ma i Verdena lo canteranno ancora, nel modo migliore: non per sfida, ma semplicemente per attitudine.